Scuola docenti
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Scuola: Mancano 150 mila docenti

Con quota 100, senza tale soluzione, si rischia di continuare ad abusare sui contratti a termine e a essere condannati dall’Europa. Si potrebbe anche reclutare dalle graduatorie d’istituto da cui lo Stato chiama la maggior parte dei supplenti sui posti vacanti, insieme ai nuovi concorsi se proprio non si vogliono riaprire le graduatorie ad esaurimento, come già fatto due volte nell’ultimo decennio: a chiederlo alla I Commissione Affari Costituzionali del Senato, con due distinti emendamenti al decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, il cosiddetto decreto Semplificazioni, è stato il sindacato Anief. Chiesta anche la salvaguardia dei ruoli conferiti e l’assunzione pure degli idonei degli ultimi concorsi. Con queste richieste, formalizzate lunedì scorso in audizione, l’organizzazione che opera in difesa dei lavoratori della scuola intende dare una prima risposta all’altissima percentuale di precarietà del mondo scolastico, più che doppia rispetto agli altri comparti, diventata ancora più preoccupante dopo che nell’anno in corso la supplentite anziché ridursi è tornata pericolosamente a crescere, superando i 150 mila contratti a tempo determinato con scadenza 30 giugno o 31 agosto 2019. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se non si dà seguito alle nostre richieste, considerando anche i pensionamenti derivanti da quota 100 e la tendenza a disertare le convocazioni per mancanza di aspiranti dalle graduatorie concorsuali e permanenti, nel prossimo mese di settembre la situazione del precariato potrebbe esplodere.

 

 

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