CONFIDUSTRIA VALLE D'AOSTA

 CONFINDUSTRIA VALLE D’AOSTA

L’indagine trimestrale condotta da Confindustria Valle d’Aosta, pur delineando il miglioramento di alcuni indicatori resta improntata alla cautela segnale evidente che gli imprenditori valdostani non si attendono a breve una ripresa consistente e che ci sono ancora notevoli criticità che impediscono di immaginare un’uscita dall’emergenza in tempi rapidi. A mostrare le maggiori difficoltà come per lo scorso trimestre è il comparto manifatturiero. Continua a peggiorare il dato relativo all’occupazione che dopo due trimestri in terreno positivo torna ad avere il segno meno attestandosi su di un -3,85%. Aumenta di circa dieci punti la percentuale di imprenditori che prevede di far ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che si attesta su di un +29% è un valore che resta più che doppio rispetto alla situazione pre-pandemica. Peggiora seppur di poco il dato relativo alla produzione il cui saldo ottimisti-pessimisti si attesta su di un -16,98%, tuttavia, circa il 45% delle imprese intervistate si attende un andamento costante. Tra i dati che migliorano sensibilmente c’è quello relativo agli ordinativi che benché continui ad attestarsi in terreno negativo fa registrare un miglioramento di circa cinque punti percentuali passando da un -12,20 del trimestre precedente ad un -7,69% dell’attuale. Anche le attese sull’export migliorano di quattro punti percentuali passando da un -4% ad uno 0% e abbandonano il segno meno dopo tre trimestri consecutivi in terreno negativo. Nel complesso peggiora la composizione del carnet ordini che evidenzia in generale una minore visibilità delle imprese: in particolare diminuiscono quelle con visibilità 1-3 mesi (35,00%) aumentano quelle con ordini per meno di un mese (30,00%) e calano quelle che hanno ordinativi oltre i tre mesi (35%). Un segnale incoraggiante è quello che arriva dagli investimenti, infatti nonostante il periodo difficile le imprese stanno investendo complici anche le normative nazionali e regionali di agevolazione. Aumenta di circa otto punti percentuali il numero di imprese che prevede di fare investimenti di una certa importanza che passa da un +23,81% dello scorso trimestre ad un +31,91% dell’attuale. Diminuisce di poco il dato relativo agli investimenti per sostituzioni che si attesta su di un +25%. Diminuisce seppur di poco il numero di imprese che non prevede di fare nessun investimento che si attesta su di un +43%. Continua il peggioramento del dato relativo al tasso di utilizzo della capacità produttiva che passa dal 68,95% del trimestre precedente ad un 62,05% dell’attuale. La media complessiva dei tempi di pagamento è di 69 giorni (contro i 66 della precedente rilevazione) e di 55 giorni per la Pubblica Amministrazione. Aumenta sensibilmente il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi passando da un +41,67% dello scorso trimestre ad un +51,85% dell’attuale.

Giancarlo Giacchino
Giancarlo Giachino

Lo scenario delineato dalla nostra consueta indagine continua ad essere contraddistinto da una forte incertezza – dichiara Giancarlo Giachino, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta – anche se il miglioramento di alcuni indicatori quale quello relativo agli investimenti ci fa comprendere come gli imprenditori intervistati siano fiduciosi per il futuro e che abbiano intenzione di compiere ogni sforzo necessario, nonostante le difficoltà, con grande responsabilità, per essere pronti ad agganciare la ripresa. E noi come Associazione stiamo lavorando con l’obiettivo di accompagnare al meglio le imprese in questo periodo difficile pensando al loro futuro ma anche quello dell’intera collettività. Confindustria lavorerà incessantemente nei prossimi mesi con la politica convinta che insieme, mettendo in campo politiche lungimiranti, si potrà generare una vera e propria stagione di rilancio del nostro sistema produttivo.
SCHEDA TECNICA
Per le aziende del campione peggiorano le attese sulla produzione che passa da un -12,50% ad un -16,98%: a far registrare il calo più consistente è il comparto manifatturiero. In miglioramento le attese sugli ordinativi che passano da un -12,20% ad un -7,69%. Anche in questo caso a trascinare il dato in terreno negativo è il comparto manifatturiero. Migliora il dato relativo all’export cha passa da un -4,00% dello scorso trimestre ad un 0% dell’attuale. Il miglioramento riguarda sia il settore manifatturiero che quello dei servizi. Nel complesso peggiora la composizione del carnet ordini che evidenzia in generale una minore visibilità delle imprese: in particolare diminuiscono quelle con visibilità 1-3 mesi (35,00%) aumentano quelle con ordini per meno di un mese (30,00%) e calano quelle che hanno ordinativi oltre i tre mesi (35%).

Peggiora il tasso di utilizzo della capacità produttiva che passa dal 68,95% del trimestre precedente ad un 62,05% dell’attuale. Aumenta considerevolmente il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi passando da un +41,67% dello scorso trimestre ad un +51,85% dell’attuale.  La media complessiva dei tempi di pagamento è di 69 giorni (contro i 66 della precedente rilevazione) e di 55 giorni per la Pubblica Amministrazione.
Peggiora lievemente il dato relativo all’occupazione: il valore, infatti, torna in terreno attestandosi su di un -3,85%. Aumenta di circa dieci punti la percentuale di imprenditori che prevede di far ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che si attesta su di un +29% è un valore che resta più che doppio rispetto alla situazione pre-pandemica.

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