Cocktail Baccarat Harcourt
Cocktail Baccarat Harcourt

Baccarat – novità gennaio 2013

 

 


Le declinazioni della forma Harcourt

1.Ève Harcourt

2.Harcourt Bouton Rouge e Bouton Brume

3.Our Fire Harcourt bianco e nero

4.Lo spremiagrumi Harcourt

5.Il calice Luigi Filippo

6.Cocktail Baccarat

Harcourt Altre novità, riedizioni ed estensioni:

7.Bicchieri da degustazione Chateau Baccarat XXL

8.Un nuovo nato nello Zoo Baccarat di Jaime Hayon

9.Il lampadario Lady Crinoline di Jean-Marc Gady       

 

Le declinazioni della forma Harcourt

Ha esaltato gli effetti della luce negli ultimi 170 anni, ma Harcourt non è un semplice bicchiere, piuttosto un’intera famiglia di oggetti con un destino brillante. Nel 2013, Baccarat scrive un nuovo capitolo della storia di Harcourt e ne presenta numerose, nuove declinazioni.

HARCOURT: una saga, un’icona.

Da quando, nel 1841, il Re di Francia Luigi Filippo ordinò a Baccarat un calice da cerimonia con l’incisione del suo monogramma reale e un bottone in cristallo rubino, il bicchiere a sei coste piatte ha incantato il mondo diventando, fin da allora, l’icona senza tempo della linea Maison di Baccarat.

Un Sacro Graal adottato dalle più importanti personalità dell’epoca, incluso l’Imperatore Napoleone III, il servizio Harcourt ha ornato per oltre 170 anni le tavole di politici, aristocratici e reali in tutto il mondo: dal Vaticano al Palazzo dell’Eliseo, alla presidenza brasiliana e libanese, ai Regni di Cambogia e Marocco e alle ambasciate francesi negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Nel 1957 ha fatto solenne mostra di sé alla tavola del banchetto di stato offerto dal Presidente Francese in onore della Regina Elisabetta II di Inghilterra.

Battezzato nel 1920 con il nome di una delle più antiche famiglie della nobiltà francese, il servizio Harcourt ha sempre mantenuto la sua forma originale e, forte delle sue forme innovative, è stato reinterpreto da numerosi creatori e designer famosi, da Inga Sempé a Philippe Starck, con la sua celeberrima collezione Darkside.

HARCOURT: il virtuosismo del savoir-faire

Con la sua base esagonale e le sei facce in cristallo intagliato, ogni bicchiere esalta gli effetti della luce sino a diventare pura magia. Come se fosse illuminato dall’interno, il cristallo rifulge del suo splendore. La creazione di un singolo bicchiere Harcourt richiede l’intervento di circa 60 persone: soffiatori, tagliatori, doratori e incisori, tutti dotati di squisite abilità tecniche e artigianali, l’esempio stesso del savoir-faire Baccarat, unico, fra i brand francesi del lusso, ad annoverare il più alto numero di Meilleurs Ouvriers de France (sono 24) e unica manifattura di cristallo a impiegare un Maître d’art, l’equivalente di un “Tesoro Nazionale Vivente” in Giappone.

LE NOVITA’ 2013 NELL’ALBERO GENEALOGICO DI HARCOURT

1. Ève Harcourt

Sulla sua iconica base esagonale, il bicchiere Harcourt reinventa le sue caratteristiche, diventando Ève. Con la sua silhouette slanciata e graziosa, il nuovo bicchiere è femminile in tutto e per tutto: più alto e più snello, viene declinato in flûte, calici e bicchieri per l’acqua.

2. Harcourt Bouton Rouge e Bouton Brume

Come un libro scritto e riscritto negli anni, il bicchiere Harcourt è una storia infinita e ricca di sorprese, di cui quest’anno Baccarat presenta un altro capitolo: un bottone color rubino o grigio nebbia che orna lo stelo e intensifica il magnetismo, catturando tutta l’attenzione.

3. Our Fire Harcourt bianco e nero

Sette anni dopo la sua creazione, il candeliere Our Fire Harcourt si rivela, come non mai, un connubio di audacia ed eccellenza, a cui Philippe Starck dona, ancora una volta, un tocco di brio. Oggi creato in versione bianco o nero, questo duo inedito rivela un gioco di ombre e uno splendore soffuso ed enigmatico.

4. Lo spremiagrumi Harcourt

Con le divertenti creazioni realizzate nel 2011 in occasione del 170° anniversario della collezione, gli studenti della scuola di lusso e design ECAL di Losanna hanno rinnovato la reinterpretazione di Harcourt. Progettato nel 2013 da Guillaume Noiseux, lo spremiagrumi dal top in metallo cromato viene oggi inserito nel catalogo Baccarat, aggiungendo un tocco di classe alle spremute di frutta fresca.

5. Il calice Luigi Filippo

In omaggio al Re Luigi Filippo, Baccarat riedita nel 2013 il bicchiere commissionato dal monarca francese nel 1841, il capostipite della stirpe Harcourt. Vera “allegoria del cristallo”, questo manufatto è un’intensa espressione di tutti i codici stilistici Harcourt: lo scintillio del cristallo sfaccettato, l’eleganza dello stelo ornato da un bottone colorato, la potenza della base esagonale.                     

Cocktail Baccarat Harcourt 3

 

6. Cocktail Baccarat Harcourt

Baccarat e l’Hotel Plaza Athénée di Parigi si sono alleati e, grazie all’abilità del barman Thierry Hernandez, celebrano la nascita del nuovissimo “Cocktail Baccarat Harcourt”, che verrà servito nel bicchiere che porta lo stesso nome.

Di colore rosso-dorato, come il famoso “Rouge à l’Or” di Baccarat, il nuovo cocktail si riflette nelle sfaccettature del bicchiere di cristallo. Il Cocktail Baccarat Harcourt sarà disponibile per tutto l’anno presso The Bar al Plaza Athénée, nel ristorante Cristal Room nella Maison Baccarat di Place des Etats Unis a Parigi e nei B Bar Baccarat in Giappone.

Il Cocktail Baccarat Harcourt è una sontuosa miscela di frutti rossi: more, fragole di bosco e mirtilli, a base di cognac, corretto con una spruzzata di frutto della passione e innaffiato da champagne. Baccarat Harcourt versione analcolica è con succo di mela, aloe vera e fiore di sambuco, vivacizzato da un goccio di lime.

 

ALTRE NOVITA’ BACCARAT GENNAIO 2013

7. Château Baccarat XXL

Creata nel 2012 per svelare la nobiltà e la verità dei migliori vini, la collezione di calici Château Baccarat viene integrata con un bicchiere da degustazione di taglia XXL, trasformando così, ancora una volta, l’atto della degustazione in un momento di rivelazione. Bernard Magrez, creatore di ottimi vini e proprietario di quaranta straordinari vigneti, afferma: “Dopo avere degustato vini della stessa annata, conservati nello stesso modo nei rispettivi Castelli, i capi cantina delle mie diverse proprietà hanno scelto all’unanimità il bicchiere da degustazione Château Baccarat: un bicchiere dal successo sia estetico sia tecnico, che incarna una promessa di piacere e di intensa esaltazione, rivelando perfettamente i molteplici aspetti del vino.”  

8. Lampadario LADY CRINOLINE

Da quasi 250 anni Baccarat scrive la storia dell’illuminazione: abbinando a magia e poesia una prodigiosa capacità tecnica , la Maison ha potuto far sue le nuove tecnologie della luce, modellandole con l’abilità del soffiatore ed esaltandole nelle roventi profondità di una fornace.

Con Lady Crinoline, Jean-Marc Gady continua questa affascinante storia riprogettando il classico lampadario Crinoline alla luce del 21° secolo. Una ventata di modernità soffia sull’originale, portando un approccio minimalista che ugualmente esprime la delicatezza immutabile del cristallo e il fascino dei suoi infiniti riflessi. “Creare un’illuminazione reale piuttosto che un oggetto luminoso è un lavoro che richiede molto tempo.  Abbiamo impiegato due anni di ricerche per trovare la luce perfetta”, spiega Jean-Marc Gady. Progettato in due versioni – a led e alogena – il lampadario attira lo sguardo verso i prismi appuntiti che, per l’occasione, vengono trasformati nei gioielli di una corona. La versione led è composta da 39 grandi prismi, inondati da un’originale luce scintillante.

Nella versione alogena, sono stati aggiunti dei prismi più piccoli all’interno, illuminati da una luce calda e colorata. Le due versioni sono fonte d’ispirazione per un’ampia gamma di soluzioni. Possono essere appese a diverse altezze in modo da occupare lo spazio dal pavimento al soffitto, “come le lettere di un alfabeto da disporre a piacere per creare nuove parole”, aggiunge Gady. In qualsiasi combinazione, Lady Crinoline crea una cascata di scintillante cristallo.

Zoo Baccarat-Elefante9. Nuovo nato per lo Zoo Baccarat

Il bestiario di  Jaime Hayon amplia il suo serraglio nel 2013. Dopo la scimmia impertinente, l’anatra comica e l’orso buongustaio, il designer spagnolo ha realizzato un elefante affettuoso. Creato artigianalmente in cristallo opaco o brillante, su una base di porcellana, l’elefante ha una presenza solenne, con il suo corpo scolpito, gli occhi a mandorla e le orecchie intagliate in sottili punti di diamante. Addomesticato, educato e magnificamente solenne, diventerà un amico sempre fedele, come i suoi tre

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Annachiara Montefusco  

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