IL GRANDE CINEMA TORNA A MILANO
A cura di Viridiana Schmidt
In via Montenapoleone, nel celebre “quadrilatero della moda”, passeggia Lady Gaga, il personaggio più glamour di Hollywood; recita sotto i riflettori, davanti alla macchina da presa, indossa i panni di Patrizia Reggiani, l’ex moglie di Maurizio Gucci, lo stilista-imprenditore ucciso da un sicario assoldato da lei la mattina del 27 marzo 1995, intorno alle 8.30, mentre usciva dalla sua casa in corso Venezia 38. A Brera, invece, nel cortile dell’Accademia, Napoleone Bonaparte ammira l’immaginifica statua del Canova che lo ritrae nudo, in piedi, come il dio greco Marte Vincitore. Intanto si blocca il traffico al Cimitero Monumentale: passa una imponente processione di tir, camper, roulotte, scortata da pattuglie di vigili motociclisti; la precedono a sirene spiegate sotto i grattacieli della zona Garibaldi. È la troupe de “L’amica geniale 3”, la cui uscita è prevista nell’autunno 2022. Molte scene sono state ambientate tra la Galleria e corso Vittorio Emanuele, dove, magia del cinema, sono comparse decine e decine di auto e motociclette anni Settanta. Milano è tornata ad essere capitale del cinema. Fra i produttori di “House of Gucci”, (in Italia sarà solo “Gucci”) accanto a Ridley Scott, anche regista, spicca il nome di sua moglie, Gianina Facio.

L’avvenente produttrice la ricordiamo giovanissima, quando calcava le passerelle dell’alta moda, appariva sulle televisioni Mediaset in divertenti varietà al fianco di Gaspare e Zuzzurro e tifava Milan. Sempre più registi e produttori oggi scelgono Milano per ambientarvi le loro storie. Fa gola lo spettacolare contrasto urbanistico e architettonico che la caratterizza: accanto agli storici Navigli di Leonardo, oggi ritrovo obbligato della mondanità giovane, convivono i magnifici palazzi ottocenteschi austroungarici e risorgimentali, seriosi e imponenti, mentre sul nuovo skyline della città svettano gli arditi grattacieli del terzo millennio, costruzioni fantascientifiche di vetro, piazze sospese in aria, passerelle sinuose e boschi verticali. Ne ho parlato con Ranuccio Bastoni, giornalista e reporter, versiliese (ha anche diretto l’ufficio stampa della Bussola di Focette e della Capannina di Forte dei Marmi), vive a Milano dai tempi del boom economico. Ha scritto per numerose testate, dal Corriere della Sera, al Giorno, ai settimanali della Mondadori, della Rusconi e della Rizzoli. Nel corso della sua vita giornalistica ha incontrato innumerevoli personaggi della cultura e dello spettacolo. A Milano ha visto e intervistato e ripreso nel suo studio fotografico, cantanti, attori, sportivi, scrittori.

Milano si ripropone dunque come “location” di successi cinematografici e televisivi?
Sì, Milano nell’immaginario cinematografico internazionale, grazie alla moda, all’economia ed all’industria, è diventata un luogo dove è possibile ambientare di tutto: commedie, thriller, fantascienza, politica e pellicole a sfondo sociale. Soprattutto Milano offre le infrastrutture e i collegamenti necessari alla realizzazione di un film. Eppoi a Milano c’è una grande tradizione storica cinematografica. Nel 1879, due anni dopo la presentazione a Parigi della prima pellicola dei fratelli Lumiere, venne presentato a Milano il primo “cinegiornale”: la cronaca di una corsa di cavalli, girata a San Siro e proiettata nel neonato Cinematografo Centrale in Galleria Vittorio Emanuele 23. Infine a Milano in quegli anni nacquero i primi “studios” cinematografici del mondo. Il signor Montuori ideò una sala posa con illuminazione artificiale, dove poter girare in qualsiasi momento, senza dover aspettare la luce del giorno. Per inseguire e sfruttare la luce solare si erano dovute trasferire in California, a Hollywood, tutte le maggiori case cinematografiche. Anche il primo lungometraggio “kolossal” fu girato a Milano. Era “Inferno”, ispirato dalla Divina Commedia di Dante, diretto dal regista Franco Bartolini. La presentazione ufficiale avvenne il 21 marzo 1911 nella sala dei Filodrammatici. Un vero e proprio film colossale, se si pensa che la lunghezza della pellicola era più di 1000 metri, un’enormità per quell’epoca in cui un film standard non superava i 200 metri!”
Ma solo agli inizi Milano si è distinta nel cinema?
Negli anni settanta e ottanta c’è stato il boom del cinema. Milano era diventata un grande set cinematografico. Allora, registi importanti girarono film come “La classe operaia va in paradiso” e “Sbatti il mostro in prima pagina” ambedue interpretati da Gian Maria Volonté, “Revolver” con Fabio Testi e Oliver Reed, che avevo conosciuto in Bulgaria sul set del film “I giorni del furore” con Claudia Cardinale e infine i film diventati dei cult, “Rocco e i suoi fratelli” con Delon e la Cardinale, “I soliti ignoti” con Mastroianni, Gassman e Totò, “Il caso Venere privata” con Raffaella Carrà, tratto dal romanzo di Scerbanenco (che faceva il giornalista alla Rizzoli), “Miracolo a Milano”, “Il generale della Rovere”, oppure “Via Montenapoleone” con Valentina Cortese”. E in quel periodo a Cologno Monzese, dove ora ci sono gli studi di Mediaset, c’erano i capannoni della De Paolis, la Cinecittà milanese, tutti in grande fermento”.
Parliamo di Lady Gaga…
Stefani Joanne Angelina Germanotta, Lady Gaga, newyorkese di nascita ma di chiare origini siciliane da parte di padre, è la nuova icona glamour del mondo della musica leggera che lei ha saputo legare al cinema. Infatti la canzone “Shallow” tratta dalla colonna sonora di “A star is born”, un film che l’ha vista protagonista anche sul set al fianco dell’attore e regista Bradley Cooper, le ha fruttato un Oscar. Lady Gaga, tornata a Milano per girare questo nuovo film, ha sempre affermato l’orgoglio delle sue origini italiane che ha ribadito col suo ultimo album “Chromatica” dove Il duetto con Ariana Grande “Rain on me”, è arrivato ai vertici di tutte le classifiche digitali ed è stata la prima collaborazione tra le due artiste multiplatino. Successo talmente grande che in questi giorni a Milano dove sta girando il film “Gucci”, è stata messa in vendita nei negozi una confezione speciale di biscotti Oreo attraverso la quale lancia un’iniziativa per tutte le superstar in divenire, sfidando i “Little Monsters” e gli amanti di Oreo a condividere la loro interpretazione di “Stupid Love”, il brano principale dell’album, ampiamente acclamato dalla critica. I video delle interpretazioni più belle potranno essere modificate per creare un video “duet”, un duetto musicale virtuale insieme a Lady Gaga!”
Insomma, Milano è una città straordinaria, come dice Lucio Dalla nella canzone che le ha dedicato:
“Milano sempre pronta al Natale
Che quando passa piange
E ci rimane male
Milano sguardo maligno di Dio
Zucchero e catrame”
tratto da:
Milano 24orenews Aprile 2021