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Il settore vitivinicolo italiano guarda all’estero, ai Paesi emergenti dove la crescita dei consumi è esponenziale. Alla Cina, in primo luogo, che ha più che raddoppiato l’import di vino italiano con un incremento in valore del 105%. È una delle indicazioni  che emergono dal nuovo studio elaborato dall’Area Research di Banca Mps: «Tendenze e prospettive della filiera vitivinicola», presentato al Forum Montepaschi sul vino italiano, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan e il presidente di Banca Mps, Giuseppe Mussari. L’Area Research ha completato il percorso iniziato quasi un anno fa indicando gli scenari di prospettiva e producendo uno strumento finanziario nuovo per la filiera italiana. Ha infatti elaborato uno specifico “indice di competitività” riservato alle denominazioni italiane che mostra un’elevata correlazione con il future Liv-ex Fine Wine 100 Index, il principale benchmark dell’industria mondiale del vino. L’Italia, con circa 45 mln di hl copre il 17% della produzione mondiale e oltre il 28% dell’Ue. Un risultato, spiega l’indagine, frutto anche di una crescita qualitativa con circa il 60% dei raccolti destinati alla produzione di vini Doc, Docg e Igt. Il giro di affari riconducibile al mercato del vino è stimabile attorno ai 13,5 mld all’anno, a cui si aggiungono circa 2 mld dell’ indotto. Il mercato del vino coinvolge oltre 1 milione di addetti con una crescita del 50% negli ultimi 10 anni: di questi 200 mila sono stagionali e 20 mila immigrati.ITALIA DA GUSTARE E IL CONSUMO DEI VINI
Il consumo di vino in Italia, tuttavia, continua a calare: dai 45 litri pro-capite all’anno nel 2007 ai 43 nel 2009 con la prospettiva di scendere sotto i 40. Anche per questo, lo studio dell’Area Research di Banca Mps indica nell’export la miglior prospettiva per il futuro. Il 2010 si è aperto per il settore con il ritorno di un cauto ottimismo, grazie a una crescita delle esportazioni del vino made in Italy (gennaio-luglio) del 4% in volume e del 6,9% in valore, sotto la spinta dei Paesi Terzi a fronte di un recupero più contenuto dell’Ue. Secondo la ricerca, in Asia il consumo del vino sta aumentando ad una velocità pari a 4 volte quella media mondiale: tra il 2009 e il 2013 il consumo in Asia è previsto crescere del 25%.

Fonte:UffStampASA

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