Come prepararsi al trasferimento in una RSA. Può capitare che, dopo un’approfondita analisi e una considerazione completa di ogni aspetto, si arrivi alla conclusione che le cure e l’assistenza che si è in grado di offrire ai genitori anziani o ai familiari di cui ci si prende cura non sono più sufficienti per garantire loro il giusto benessere. In quel caso si può prendere in considerazione una Residenza Sanitaria Assistenziale, che potrebbe aiutare a occuparsi di chi si ama nel modo più adeguato possibile.
Un trasferimento, però, potrebbe non essere cosa facile. Cosa fare allora? Di certo, con una buona pianificazione e un approccio più empatico, si può vivere e far vivere questo momento con maggiore serenità. Vediamo come.
Il dialogo aperto e la ricerca prima di tutto
Il primo passo per vivere bene questo cambiamento è sicuramente coinvolgere la persona interessata nella decisione. È infatti importantissimo far sentire parte della scelta i propri cari, farli sentire ancora padroni delle proprie vite.
Si dovrebbe sempre parlare apertamente della situazione e riferire loro cosa ha spinto a valutare questa opzione e quali benefici potrebbero riscontrare. Si dovrebbe poi rassicurarli sul fatto che non saranno mai soli, e che tutto questo non li allontanerà dalla loro famiglia.
Ciò significa che si valuterà la ricerca di una struttura adeguata nelle vicinanze, preferendo una RSA a Genova e provincia se si è residenti in Liguria, e così via per le altre regioni. Superata questa fase, allora si può procedere a una ricerca approfondita delle strutture e alla visita di persona.
L’importanza di dare supporto emotivo
Pur trattandosi di una decisione consenziente, il trasferimento in una RSA può essere un momento emotivamente forte per gli anziani. Per questo, tra le altre cose, è anche fondamentale dare supporto emotivo e rassicurazioni.
Si può fare in modo che i propri cari portino con sé oggetti personali utili a ricreare un ambiente familiare nella nuova stanza, quali foto, coperte, libri e quant’altro. Vanno ricordati, i benefici di questo piccolo cambiamento, e che ci si impegnerà a far loro sempre visita.
La logistica da non tralasciare
Una volta scelta insieme la struttura più idonea, ecco che si avvicina il momento del trasferimento vero e proprio. Potrebbe essere utile stilare una lista di cose da portare nella RSA e prepararsi in anticipo. Il tutto, senza tralasciare le questioni amministrative e tutte le formalità necessarie.
Mantenere le promesse fatte
Effettuato il trasferimento, è il momento di mantenere le promesse fatte. Per prima cosa, potrebbe essere utile programmare insieme agli altri familiari delle visite regolari, così da ridurre quel senso di isolamento e smarrimento che inevitabilmente si potrebbe avere.
Durante le visite, poi, si può chiedere un feedback sulla qualità dei servizi del posto, chiedere un’opinione personale su come sta andando questa nuova fase della vita ed essere sempre incoraggianti.
Potrebbe essere importante anche avere un dialogo con il personale della RSA per capire come procede l’adattamento, e se è il caso o meno di cambiare approccio. In fondo, ciò che si vuole è il completo benessere dei cari e solo tramite una comunicazione aperta con loro e con il personale medico si può cercare di rendere questa esperienza positiva per tutti.