Evelina flachi e Antonella clerici prova del cuoco
Evelina Flachi E Antonella Clerici Prova Del Cuoco


 

Vi sentite gonfi e fuori forma? Niente paura, è una sensazione che assale quasi tutte le donne (e non solo) sulla soglia della famosa “prova costume”. Rimediare però si può, soprattutto giocando d’anticipo con l’attività fisica e avendo cura della propria alimentazione, senza però dimenticarsi del benessere psicologico.

Benessere a cinque lati

Per stare davvero bene con se stessi bisogna imparare a curare il benessere da cinque diversi punti di vista: fisico, emotivo, sociale, intellettuale e spirituale. Ce lo spiega, con la semplicità e chiarezza che come sempre la contraddistinguono, la dr.ssa Evelina Flachi Specialista in Scienza dell’Alimentazione, Docente a.c. di Nutrizione per il Benessere alla Scuola di Specializzazione in Idrologia Medica e Medicina Termale dell’Università di Milano: «Se si mangia correttamente, si sta meglio dal punto di vista della salute (benessere fisico), ma anche emotivo (se non ci si abbuffa e si è in forma ci si sente più soddisfatte). In più se si impara a gestire il cibo e la buona tavola senza averne paura, anche se si è invitate a cena o al ristorante, di solito si sta meglio anche con gli altri (benessere sociale). Se si mangia bene, inoltre, il cervello funziona meglio (benessere intellettuale) e se si impara a cucinare in modo sano ma appetitoso si possono conquistare una platea di fans dei propri piatti, la nostra autostima e il benessere emozionale».

Le cinque portate

Quando si parla di cinque pasti al giorno e di cinque porzioni quotidiane tra frutta e verdura si sta su un terreno che probabilmente conosci bene e di consigli in questo senso ne avrai sentiti a centinaia.
La questione delle cinque portate per ogni pasto principale, invece, probabilmente ti lascia un po’ sgomenta. Tranquilla, non si tratta di una dieta che punta a farti abbuffare per poi tenerti improvvisamente a stecchetto. Semplicemente vengono proposti cibi sani in quantità moderata, che ti permettono di portare in tavola sia a pranzo che a cena primo, secondo, contorno e frutta, a cui si aggiunge l’acqua.

5+1+5+1+5: uno schema completo. Ma cosa significa, in pratica, pensare al benessere da cinque punti di vista? Seguire una dieta che preveda cinque pasti al giorno, con 5 nutrienti per la colazione, il pranzo e la cena e con la maggioranza di un nutriente per gli spuntini. «Questo schema (5+1+5+1+5) permette di portare in tavola cibi sani – spiega la dr.ssa Flachi – variando l’alimentazione in modo corretto da un punto di vista nutrizionale, e senza dover rinunciare al gusto e al piacere della buona tavola». Vengono proposti cibi sani in quantità moderata, che permettono di portare in tavola sia a pranzo che a cena primo, secondo, contorno e frutta, a cui si aggiunge l’acqua. «L’acqua non è un vero e proprio alimento, ma è un elemento molto importante della nostra alimentazione. Innanzitutto perché aiuta ad aumentare la diuresi e quindi ad eliminare scorie e liquidi in eccesso combattendo la ritenzione idrica, spesso causa di problemi iniziali di cellulite. E poi perché può fornire minerali molto importanti, come ad esempio il calcio, di cui molte acque minerali sono particolarmente ricche. Bere un bicchiere d’acqua prima di colazione e prima dei pasti, inoltre, aiuta a riattivare l’attività intestinale, combattendo la stipsi che spesso è responsabile di quella fastidiosa sensazione di gonfiore addominale» continua la dr.ssa Flachi.

Per disintossicarsi

La dieta con cinque portate può essere, in vista dell’estate, soprattutto disintossicante. Può aiutare cioè a combattere gli eccessi alimentari invernali in modo semplice e gustoso. «Può servire ad alleggerire il fegato – aggiunge la dottoressa – dagli eccessi calorici e di grassi di questi mesi, può aiutare a migliorare la funzione intestinale e la diuresi favorendo l’eliminazione delle tossine e, se si rispettano le indicazioni sulle dosi delle portate, può anche aiutare a perdere una taglia. Con la dieta disintossicante si possono infatti perdere 700-800 grammi in una settimana. Seguendo la dieta per due settimane, si possono perdere anche due chili».

La Dieta Flachi

Il libro “La Dieta Flachi – Dimagrire in 5 tappe rispettando il gusto italiano” propone numerosi esempi di menù settimanali, alcuni dei quali con la tappa del “pasto libero”. È Inoltre ricchissimo di preziosi consigli pratici: da come fare la spesa e scegliere la frutta e la verdura, a come preparare, cucinare e conservare gli alimenti. In conclusione, una carrellata di ricette che si rifanno ai principi dell’alimentazione mediterranea, la dieta salutare per eccellenza, rivisitata e alleggerita alla luce della Dieta Flachi.

Come usare la dieta in pratica
Lo schema sopra descritto (rif. Libro) si riferisce ad una dieta settimanale (da seguire al massimo per 15 giorni dopo aver consultato il proprio medico) in cui sono indicate le porzioni ideali per disintossicarsi, ma anche per perdere peso. Se appartieni alla schiera delle donne magre, ma che vogliono mantenersi in forma e disintossicarsi, puoi aumentare un po’ le porzioni (più o meno del 10%, ma fai anche tranquillamente ad occhio seguendo il buon senso)
Evita però di consumare alimenti “a rischio”, anche dopo che hai concluso la dieta e ricordati di mangiare la frutta lontano dei pasti se hai la tendenza ad accumulare aria nello stomaco.
Quando hai terminato la dieta presta attenzione ai cibi ricchi di sale (che favoriscono la ritenzione di liquidi e l’aumento della pressione nelle persone predisposte), agli zuccheri semplici (che, se in eccesso, fanno salire la glicemia oltre a fornire calorie senza che tu te ne renda nemmeno conto) e ai grassi (che, se saturi e di origine animale, possono essere dannosi per l’apparato cardiocircolatorio).
In pratica, limita i formaggi, soprattutto quelli salati come gli stagionati (sono concessi 2 volte a settimana con porzioni di 40-50 grammi) e gli affettati (in realtà oggi meno ricchi di sale e grassi rispetto al passato, ma da mangiare 2 volte a settimana in porzioni da 50-70 grammi). Attenzione anche a non eccedere con il sale nascosto: ad esempio nel pane, nei cibi in scatola, in quelli affumicati, nei cracker.
Evita le bibite dolcificate, ricche di zuccheri semplici: limitale alle occasioni speciali e sostituiscile con l’acqua. Limita anche i fritti e i dolci a una volta la settimana.

“Prima di seguire una dieta non personalizzata è sempre meglio chiedere conferma al proprio medico”, dice la dottoressa Flachi.

L’autrice

EVELINA FLACHI, nata a Milano, è laureata in Scienze biologiche e specializzata in Scienza dell’alimentazione. Professore di Nutrizione per il Benessere presso la Scuola di specializzazione in Idrologia medica/Medicina termale dell’Università degli Studi di Milano, è docente ECM oltre che membro di diverse associazioni nazionali (SINU, ANSISA, AMIA, AIDAP). È inoltre membro del comitato tecnico-scientifi co del programma “Scuola e cibo” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e consulente scientifi co dell’Assessorato alla Salute del Comune di Milano e di importanti industrie alimentari. Come giornalista, opera per divulgare nelle sue rubriche (“Tu Style”, “Starbene”, “Donna Moderna”, “Confidenze”) la consapevolezza del piacere e del benessere derivanti da un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita salutare. È conosciuta dal grande pubblico per la sua partecipazione alla Prova del Cuoco (Raiuno), già con Antonella Clerici. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui Il pentagono del benessere (Mondadori 2006) e, con Antonella Clerici, Oggi cucini tu light (Mondadori 2007). Dal 1977 svolge l’attività professionale nel suo studio Slim Line di Milano e Roma.

www.evelinaflachi.it

www.slimline.tv

Dieta Flachi

 

 

 

 

 

 

 

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