Lampada Tizio

A cura di Luca Medici
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Luca Medici

Correva l’anno 1972 quando, per mano di Richard Sapper, Artemide mise in produzione la bellissima lampada da tavolo Tizio. Un’icona incontrastata che ha superato i decenni senza mostrare il fianco al passare del tempo. Lei è così, unica, minimal e tecnologicamente ancora oggi all’avanguardia. Ha saputo reinventarsi, aggiornando le componenti per essere al passo con i tempi, ma la struttura e l’idea originale non sono cambiate. Ha goduto di un’immensa popolarità negli anni ’80, considerata un must, ogni scrivania dell’epoca aveva la sua Tizio in bella vista, quasi un oggetto di culto da mostrare con orgoglio, un oggetto del desiderio che non doveva mancare, una lampada dal design made in Italy che ha vinto l’ambito riconoscimento del Compasso d’Oro nel 1979. Esposta come un’opera d’arte al Museum of Modern Art, al Metropolitan Museum e anche al Victoria and Albert Museum. Una curiosità sul nome, suggerito da Ernesto Gismondi, perché doveva riuscire a convincere Tizio, Caio e Sempronio e quindi di poter soddisfare chiunque.

Questa lampada, caratterizzata da un ampio raggio di movimento, ma poco ingombrante, è formata da bracci in metallo rivestiti di nylon rafforzato con fibra di vetro che, tramite contrappesi, facilitano i movimenti e permettono di trovare la posizione ideale mantenendola in una sorta di equilibrio perfettamente bilanciato. La base è costituita da un cilindro che contiene il trasformatore e la stessa è appoggiata su una base girevole che permette una facile rotazione di 42°, a destra e sinistra.

Un’altra curiosità riguarda le componenti elettriche, Tizio non prevede fili per alimentare la fonte luminosa, ma semplici bottoni a pressione che hanno anche la funzione di conduttori di elettricità. Questi bottoni permettono anche un libero movimento ai bracci così da ottenere sempre un flusso luminoso dove serve, senza troppi e difficili manovre.
Tizio ha fatto della semplicità e della funzionalità i suoi cavalli di battaglia, ancora oggi molto apprezzati. Proposta in tre colori, bianco, nero e rosso, è un oggetto che, dopo 51 anni dalla sua nascita, è ancora capace di raccogliere molti consensi, ma soprattutto di inserirsi in contesti moderni, ma anche classici, perché lei, è un’icona senza tempo!

Pubblicato su 24orenews Magazine Ottobre 2023
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