Road to Riyadh (1)
Road to Riyadh

VERSO RIYADH EXPO 2030PRESENTATO A MILANO “ROAD TO RIYADH”, IL PROGETTO DI CONSULENZA MULTIDISCIPLINARE PER LE PMI ITALIANE IN SAUDI ARABIA

Road to Riyadh
Road to Riyadh il Team

 

Il primo evento ufficiale in Italia dedicato a Riyadh Expo 2030 con la partecipazione di Max Calderan, imprenditore e noto esploratore e Action Agency, Factory di comunicazione integrata

In viaggio insieme verso una nuova era: è stato questo il file rouge di “Road to Riyadh”, il primo evento ufficiale in Italia dedicato a Riyadh Expo 2030 svoltosi  al Boga Space, a Milano, con la partecipazione di Max Calderanimprenditore, noto esploratore e profondo conoscitore del Regno Saudita e Manuela RonchiFounder & Ceo di Action Agencyfactory di comunicazione integrata operante nel settore degli eventi da oltre 30 anni. La serata è stata l’occasione per presentare un progetto di consulenza multidisciplinare (legale, finanziaria, public affairs, tender, etc.) ideato per guidare le imprese italiane nel loro ingresso sul mercato saudita. Il primo passo di un ambizioso percorso di avvicinamento delle nostre PMI alla grande esposizione che si terrà in Arabia Saudita nel 2030.

“La Vision di Riyadh è espressione di una trasformazione planetaria che va molto oltre l’Expo del 2030. E’ una rivoluzione culturale ed economica sempre più pervasiva che ha fatto della sostenibilità il suo fulcro. Basti pensare alle piattaforme di sviluppo dell’idrogeno e al progetto Neom per la viabilità auto-sostenibile, solo per citare alcuni esempi. Ecco perché la vera sfida per le nostre aziende è l’acquisizione di un modello di business nel quale la conoscenza della cultura, della geo-politica e delle dinamiche relazionali del Saudi Arabia diventa l’asset fondante per il successo dei progetti”, ha commentato Max Calderan.

Crediamo davvero in questo progetto, visionario per ambizione ma concreto nelle sue numerose opportunità, per consentire alla nostra economia di prepararsi in modo efficace per l’Expo 2030, offrendo alle aziende l’opportunità di comprendere e integrarsi con il mercato saudita. Grazie all’esperienza di Max Calderan le imprese potranno accedere a risorse e conoscenze indispensabili per navigare con successo nelle dinamiche economiche e culturali dell’Arabia Saudita, contribuendo attivamente agli obiettivi della Vision 2030. Questo progetto non solo facilita l’ingresso in un mercato complesso, ma promuove anche uno scambio culturale e commerciale profondo e duraturo”, ha aggiunto Manuela Ronchi.

Dal lusso alle infrastrutture: oltre 50 PMI italiane fra i big player del Regno saudita

In Arabia Saudita operano circa una cinquantina di aziende italiane che hanno conquistato il mercato con i loro expertise, distinguendosi soprattutto nei settori Energia, Infrastrutture & Costruzioni, Trasporti. I principali gruppi italiani qui presenti sono Webuild, Ferrovie dello Stato, Maire Tecnimont, Tenaris, Bonatti, CESI, Leonardo, Elettronica, oltre a diverse società di ingegneria (Proger, Manens-Tifs, Italconsult) e studi di architettura (Studio 65, Schiattarella Associati, AR&P Architecture)*. 

Le PMI italiane hanno conquistato un ruolo di primo piano anche nei settori del Lusso, della Moda e dell’Alta Gioielleria fino all’Arredamento, al Design e al comparto Automotive. I principali marchi italiani qui presenti sono Aurora (penne), Bulgari, Roberto Cavalli (abbigliamento e real estate), Armani, Versace, Fendi, Prada, Ferrari, Lamborghini, Pagani, Maserati, Poltrona Frau e Minotti, solo per citarne alcuni.

In crescita l’Export Made in Italy nel Saudi Arabia
Nel 2023 le esportazioni Made in Italy hanno messo a segno una crescita del 19%, generando un giro d’affari da 4,9 miliardi di euro e collocando il nostro Paese al secondo posto fra i principali fornitori europei del Regno, confermando la crescente rilevanza strategica di questo mercato*

 La metropolitana di Riad parla italiano
Nel settore delle Infrastrutture e Trasporti il consorzio guidato da Webuild si è aggiudicato il contratto per la realizzazione di una delle sei linee della metropolitana di Riad – linea 3, lunga 41,58 km, comprensiva della realizzazione di 22 stazioni. E ancora: il Gruppo Ferrovie dello Stato opera nel quadro del consorzio Flow, a guida Hitachi Rail STS, per la gestione di diverse linee della metropolitana. E ancora: nel settore Oil & Gas la storica azienda SAIPEM, che dà lavoro a oltre 6 mila persone nella gestione di progetti EPC di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e costruzione dell’opera, ha al suo attivo un partenariato di lunga data con il gigante nazionale di Saudi Aramco per la produzione di polipropilene presso il sito petrolchimico di Jubail nella Provincia Orientale del Regno*. 

Una Vision che anticipa il futuro
Dal 2016 l’Arabia Saudita ha adottato la Vision 2030, un progetto di trasformazione radicale della società, che implica riforme economiche, ma anche culturali e sociali mirate a ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio, a diversificare la sua economia e a sviluppare i settori di servizio pubblico e l’indotto del Turismo.Tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030, il Regno punta infatti ad aumentare le entrate pubbliche non petrolifere da 36 a 223 miliardi di euro. Alla luce di queste premesse, Riyadh Expo 2030 rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane. Fare il proprio ingresso sul mercato saudita richiede, però, una profonda conoscenza del territorio, della sua cultura e dinamiche, preziosi lasciapassare per fare davvero business con un importante ritorno in termini di redditività.

Il progetto “Road to Riyadh”

Analisi mirate dei diversi settori produttivi del Regno Saudita e delle opportunità di sviluppo sul mercato, attività di informazione e di assistenza sui Tender in corso e sui rapporti con le istituzioni saudite. Sono solo alcune delle attività di consulenza previste dal progetto “Road to Riyadh” per facilitare l’ingresso delle aziende italiane nel mercato saudita. Ma non solo. Il valore aggiunto sarà quello di una consulenza multi disciplinare, che abbinerà alle indicazioni tecniche anche informazioni sui “dietro le quinte”, le dinamiche locali e le consuetudini locali nelle relazioni strategiche, portando competenze globali nel mercato locale, sviluppando la conoscenza della cultura, degli stili di vita e delle relazioni tra il mondo arabo e quello occidentale. Un progetto pronto a guidare le PMI italiane nell’ingresso sul mercato degli Emirati Arabi con un portfolio completo di servizi di consulenza legale, finanziaria e per i Public Affairs.

Le aziende interessate a entrare a far parte del progetto “Road to Riyadh” avranno l’opportunità di approfondire tutti i dettagli di questo viaggio di  conoscenza e cooperazione internazionale nel corso di appuntamenti dedicati.

* Fonte: Governo Italiano.it – Info Mercati Esteri/Osservatorio Economico/ Export

A proposito di Max Calderan
Tra i più grandi esploratori italiani viventi, Max Calderan entra nella storia il 2 febbraio 2020 attraversando in solitaria 1.200km di sabbia imbattuta, mai attraversata a piedi o in auto da nessuno prima di lui, un luogo avvolto di mistero, leggenda e segreti mai svelati. È il Quarto Vuoto, il Rub Al Khali, dell’Arabia Saudita il deserto iper arido di sabbia più grande e inospitale al mondo. Nasce la Calderan Line che viene aggiunta nelle cartine geografiche della Penisola Araba e ufficializzato da Google Maps come ‘’Historical Landmark’’. Medaglia al valore civile, Ambasciatore ONU per la salvaguardia del ghepardo asiatico, autore, speaker e ispiratore per aziende internazionali, sono solo alcuni degli aspetti del poliedrico mondo dell’esploratore Max Calderan. Ex Manager di una azienda farmaceutica, collabora da anni con Università e Laboratori all’avanguardia nel campo della medicina rigenerativa. https://maxcalderan.com

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