1000 Miglia 2025 Vesco Salvinelli all'arrivo

1000 Miglia 2025: Vesco-Salvinelli dominano ancora, sesto trionfo consecutivo sull’Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929
Podio tutto sudamericano alle loro spalle: Erejomovich-Llanos secondi, Tonconogy-Ruffini terzi

Si è chiusa oggi, 21 Giugno, tra le ovazioni della folla bresciana, la 43ª edizione rievocativa della 1000 Miglia, un’epica avventura durata cinque giorni, con 1.900 chilometri percorsi attraverso 14 regioni italiane e oltre 400 auto storiche al via. Un’edizione da record, non solo per il percorso a “otto” che ha rievocato le mitiche edizioni anteguerra, ma anche per l’incredibile dominio dell’equipaggio Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, vincitori per la sesta volta consecutiva alla guida della loro Alfa Romeo 6C 1750 SS (1929).

La battaglia sul filo di secondi: Vesco-Salvinelli resistono all’assalto argentino

Non è stata una passeggiata per i campioni in carica, costretti a lottare fino all’ultimo contro i rivali Daniel Andres Erejomovich e Gustavo Llanos, in sella a una 6C 1500 SS (1929), che nella quarta tappa erano riusciti persino a strappare il comando. Una rimonta magistrale nelle fasi finali ha però riportato Vesco-Salvinelli in vetta, con un distacco ridottissimo al traguardo.

A completare il podio, un altro equipaggio argentino: Juan Tonconogy e Francisco Ruffini, terzi con una 6C 1750 GS (1931), a dimostrazione del crescente livello internazionale della competizione.

I trionfi paralleli: Ferrari Tribute e 1000 Miglia Green

Nella categoria Ferrari Tribute 1000 Miglia, il successo è andato a Roland Hotz e Giordano Mozzi, dominatori a bordo di una F8 Spider, mentre nella 7ª edizione della 1000 Miglia Green, dedicata alle vetture a basso impatto ambientale, hanno trionfato Mirco Magni e Federico Giavardi su Polestar 4, confermando l’impegno della manifestazione verso la sostenibilità.

Un viaggio nell’Italia più autentica: il percorso 2025

La Freccia Rossa ha disegnato un itinerario mozzafiato, unendo Nord e Sud, Adriatico e Tirreno, in un percorso che ha celebrato l’Italia minore e i suoi tesori nascosti:

  • Partenza da Brescia (Viale Venezia) tra ali di folla, con il tradizionale spettacolo pirotecnico.

  • Prima tappa: arrivo a Ferrara, con l’illuminazione notturna del Castello Estense, seguito da una parata notturna nel centro storico.

  • Seconda giornata: traversata del Mugello, passaggio nella Val d’Orcia (con sosta a Pienza), e arrivo a Roma al tramonto, con le vetture in sfilata davanti al Colosseo.

  • Terza tappa: partenza all’alba dalla Capitale, salita verso Orvieto e Arezzo, con tappa serale a Cervia, tra le luci dei suoi famosi stabilimenti balneari.

  • Quarta giornata: emozione unica con il transito nell’Accademia Navale di Livorno, seguito dalle curve leggendarie del Passo della Cisa.

  • Finale: il ritorno in Lombardia, tra le colline della Franciacorta, la sosta a Soncino (con omaggio al suo borgo medievale), e l’arrivo trionfale a Brescia, dove la Festa della Musica ha fatto da cornice alla premiazione.

Oltre la corsa: l’eredità della 1000 Miglia 2025

Oggi le strade si sono silenziate, ma l’eco di questa edizione rimarrà vivo negli scatti fotografici, nei racconti degli equipaggi, e nei sorrisi delle migliaia di spettatori che hanno riempito piazze e strade. La 1000 Miglia non è solo una corsa, ma un rito collettivo, un’esperienza che fonde storia, passione e bellezza, confermandosi, ancora una volta, la Corsa più bella del mondo.

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1000 Miglia 2024

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