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’NA SBRIZZIATA DI SALI

Antiche cucine – Ex Monastero dei Benedettini

 
19/28 novembre – Catania

 

 

 

LA MOSTRA DI 

 
Giusy Demma e Giovanni Ruggeri 

 

MOSTRA AI BENEDETTINI: ULTIMO FINE SETTIMANA
apertura pomeridiana, con ingresso gratuito, dalle 18 alle 21

Ultimo fine settimana di apertura al pubblico (fino a domenica 28) della mostra “‘na sbrizziata di sali”, dell’interior designer Giusy Demma e del fotografo metropolitano Giovanni Ruggeri allestita nelle Antiche Cucine dell’ex Monastero dei Benedettini di Piazza Dante a Catania, grazie all’ospitale sostegno della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, e del Magnifico Rettore in persona, prof. Antonino Recca.

 

Le installazioni, una quarantina di opere disposte seguendo il percorso delle Antiche Cucine (visitabili grazie al supporto delle guide delle Officine Culturali), sono un insieme di fotografie lavorate a quattro mani dai due autori, che esaltano con “verghiana memoria” la sicilianità in tutti i suoi aspetti. E così via via che si susseguono, le immagini raccontano il senso del sale come ingrediente che non solo esalta e “arrotonda” i sapori, ma quale essenza utile per la sopravvivenza, la preparazione e la preservazione e al tempo stesso, offrendo spunti di arricchimento per l’acutezza della mente.

 

Il bianco come cromia del sale, ma anche il bianco delle tele e dei pannelli in cui le immagini sono state riportate, “riempiendo” gli spazi, dando un significato che s’intreccia in questo caso, con la storia, la cultura e la letteratura legata al luogo in cui sono state ospitate – le Cucine dei Benedettini -, ma che si pone con sguardo futuristico, al sinergico rapporto fra le varie contaminazioni. Inusuale infatti, il forte dialogo fra le due materie: fotografia e pittura, in cui la luce è l’elemento collante.

 

ORARI

– venerdì, sabato e domenica dalle ore 18:00 alle ore 21:00                INGRESSO GRATUITO

 

Sono due gli ingressi per accedere alle Antiche Cucine:

 

1)            da Via Biblioteca (adiacente Piazza Dante), percorrendo la grande scalinata che porta all’ingresso del palazzo: alla destra stanno le Biblioteche Riunite Recupero Ursino, frontalmente c’è l’accesso dell’antico refettorio dei Benedettini – l’Aula Magna “Santo Mazzarino”. L’ingresso delle Antiche Cucine è sulla destra. Percorrere l’atrio impreziosito dalle maioliche colorate e scendete la scala di ferro che conduce ai sotterranei.

 

2)            da Piazza Dante (ingresso centrale della Facoltà di Lettere e Filosofia), percorrere la grande scalinata di marmo bianco (senza alcuna differenza tra destra e sinistra), sino al primo piano. Seguire le indicazioni “Coro di Notte” e più avanti, “Aula Magna “Santo Mazzarino”. Quindi percorrere l’atrio impreziosito dalle maioliche colorate e scendete la scala di ferro che conduce ai sotterranei.

 

Per motivi di sicurezza, l’ingresso da Via Biblioteca viene chiuso alle ore 18.30.

 

  

info:   

ufficiostampa@bizpress.it

 

PROFILI DEGLI AUTORI

 

Giusy Demma nasce a Lentini (Siracusa) nel 1964. Dopo essersi formata al DAMS di Bologna (discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) come interior designer si  trasferisce a Catania, dove vive e lavora come architetto di interni. Professionista capace di fondere armonicamente desideri dei committenti con le esigenze progettuali di ville, palazzi storici, interni residenziali e commerciali presenti su tutto il territorio nazionale è anche artista eclettica. Le sue realizzazioni infatti, spaziano dal design di oggetti alla creazione di loghi e immagini per aziende commerciali, agli allestimenti di installazioni per rappresentazioni di eventi per istituzioni pubbliche.
 
Giovanni Ruggeri nasce a Catania nel 1971 dove vive e lavora. Figlio d’arte da tre generazioni apprende fin da subito le tecniche fotografiche. Compiuti gli studi decide di dedicarsi completamente alla fotografia per poter acquisire tutto l’apporto di esperienze utile a coltivare il suo lavoro. Perfeziona la sua voglia di ricercatezza in tecniche fotografiche tradizionali e moderne, maturando esperienze lavorative anche in ambito internazionale (Spagna, Francia, Olanda e Stati Uniti). Del fotografo metropolitano si nota la chiara volontà di mantenere forte il legame con la Sicilia; si percepisce infatti un verismo “verghiano” in molte delle sue immagini.

 

 

 

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