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CALCIO

SERIE A GENOA-INTER 

AI MICROFONI DI SKY  GIUSEPPE MAROTTA  

Ai microfoni di Sky, nel pre partita di Genova, l’Amministratore Delegato Sport dell’Inter Giuseppe Marotta.

Quanta importanza ha centrare il secondo posto?

Sicuramente, è importante, questo è ovvio. Però, la nostra analisi va proprio nella crescita costante. Un’annata che ancora non è conclusa, per cui, è presto per fare un consuntivo definitivo, ma quello che abbiamo potuto vedere, è una visione d’insieme che ci porta a dire che siamo migliorati e, quindi, continuiamo in questo processo di crescita.

Sul futuro di Sanchez ci sono progressi, anche per una acquisizione definitiva del giocatore?

Direi che è una situazione anomala, perché, vista anche in considerazione Europa League, porta al fatto che anche la stessa competizione possa essere alterata dall’indisponibilità, nel caso nostro di Sanchez, per altri club di altri giocatori. Non è stato risolto, per cui, ci troviamo oggi in una trattativa continua con il Manchester United proprio con l’obiettivo di averlo, quantomeno, a disposizione per quella che è la prosecuzione, eventuale, dell’Europa League.

Teniamo l’entusiasmo, o spegniamo la fiammella per Messi all’Inter?

L’entusiasmo dev’essere sempre forte e acceso, ci mancherebbe.

Quindi, lascia aperto uno spiraglio?

Diciamo che parliamo di fantacalcio, non è assolutamente un obiettivo nostro, ma credo che in questo momento Messi sia concentrato nel proseguire la sua attività calcistica, la sua vita, con il Barcellona. Questo, senza ombra di dubbio.

Guardando la Juventus, c’è qualche rimpianto?

Se facciamo un’analisi di quello che è stato il nostro cammino, che direi positivo, siamo contenti. Un piccolo rammarico, se guardiamo il cammino di chi ci è davanti, onestamente questo si, ma dobbiamo anche essere onesti nel riconoscere la crescita che abbiamo avuto, il fatto, comunque, che poi partecipiamo anche a una fase finale del campionato dopo il lockdown che, sicuramente, a mio giudizio è un po anomala. Da tutti i punti di vista, oggi è difficile fare una valutazione sulle squadre, è difficile ancor di più farlo sui giocatori. Quindi, io dico che dobbiamo terminare questo campionato, prepararci per la prossima stagione, che sarà, sicuramente, non semplice, che avrà conseguenze anche da questo epilogo. Però, diciamo che fino a oggi dobbiamo essere contenti, non accontentandoci.

Ma il giorno dei calendari era in Lega?

Io ero presente. Il discorso dei calendari, in realtà siamo stati penalizzati, questo è un fatto concreto. Poi, è normale dire che era difficile coniugare le varie esigenze di un calendario che doveva essere compresso come date. Quindi, per l’amor di Dio, non voglio biasimare il comportamento della Lega. Sicuramente, tutto è di stimolo per proseguire con maggiore attenzione, riconoscendo che nel calcio anche i particolari fanno spesso la differenza.

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