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LECCE

VINO CANTO DELLA TERRA

TENUTA CONTI ZECCA

A FIANCO DEL CONCERTO DI ANTONELLO VENDITTI

2wcontizecca-caliceVIGNETI

Giochiamo ad abbinare le etichette ai grandi classici del cantautore  Se il vino è il canto della terra, come diceva Luigi Veronelli, i grandi classici della musica italiana saranno ora abbinati ai grandi vini Conti Zecca. Grande concerto tenuto nei giorni scorsi dell’intramontabile Venditti, Partner Cantina Conti Zecca con i suoi pregiati vini. “Vino è cultura, vino è musica”, dice il direttore commerciale di Cantina Conti Zecca, Valentino Caputo.ANTONELLO VENDITTI  UNPLUGED

“Abbiamo voluto essere partner di questo grande evento con i nostri gioielli di famiglia: lo spumeggiante Sud Est bianco e rosato da abbinare ghiacciato al grande classico “Roma Capoccia” con cui festeggiare i successi della propria squadra del cuore. Il meditativo Rodinò, un primitivo vinificato in purezza, va abbinato al classico “Ci vorrebbe un amico”: aiuta a dimenticare le delusioni d’amore, mentre per ascoltare “Lilly” l’abbinamento giusto è il rosato “Venus”.   E che dire di “Notte prima degli esami”? Va abbinato all’elegante bianco Luna, un vino che sta riscuotendo un grande successo, mentre per ascoltare “Ricordati di me” l’ideale è il bianco Mendola, che, con i suoi profumi e sapori di erbe e fiori selvatici e le sue venature giallo paglierino e verdi ricorda tanto il Salento.

CONTI ZECCA logo

Ecco: Mendola lo dedichiamo ai tanti turisti che trascorrono le loro vacanze nel Salento e che difficilmente potranno dimenticarlo come dice la canzone di Venditti!”  ll tour di Antonello Venditti Unpulugged Tour è stato un evento davvero unico, un regalo destinato ai numerosi fan del cantautore.  Con trenta milioni di album venduti, Venditti è uno dei cantautori tra i più prolifici a livello nazionale e le sue canzoni hanno accompagnato una generazione.  Romano doc, a 14 anni dimostra la sua abilità di cantautore, scrivendo “Sora Rosa” (dedicata alla nonna) e “Roma Capoccia”. All’inizio degli anni Settanta nasce l’amicizia con Francesco De Gregori, con cui nel 1972 pubblica il primo album, “Theorius Campus”.  La sua vena creativa è inarrestabile e lo porta a pubblicare un album all’anno per diverso tempo. Primo cantautore italiano a “cantare” di politica (“Compagno di scuola”), di droga e di sesso (“Lilly”), il 1975 segna l’inizio del successo. Negli anni Ottanta e inizio Novanta arrivano brani romantici e sentimentali, che entrano nel repertorio classico della canzone italiana: da “Notte prima degli esami” a “Ricordati di me”, da “Ci vorrebbe un amico” ad “Alta marea”. Il cavallo di battaglia più popolare lo compone in occasione del secondo scudetto della Roma: Grazie Roma, eseguita la prima volta davanti a 250.000 spettatori, diviene l’inno di chiusura di ogni incontro di calcio della squadra allo stadio Olimpico. Il 2013 lo vede duettare con Max Pezzali nell’album “Max 20” ed interpretare se stesso in un cameo nel film La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Del 2015 è l’ultimo album di inediti pubblicato, Tortuga.  L’evento è rientrato  nella rassegna “Suoni nel Barocco” ed è organizzato da Faraway con il patrocinio del Comune di Lecce. 

 

by. Carmen Mancarella 

 

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