FONDAZIONE NICOLA TRUSSARDI
annuncia DIEGO MARCON a cura di Massimiliano Gioni

dal 5 al 30 giugno 2023
Teatro Gerolamo P.za Cesare Beccaria, 8 – Milano
Nel ventesimo anno di attività nomade, la Fondazione Nicola Trussardi annuncia un nuovo intervento nella città di Milano, proseguendo nel suo progetto di museo mobile con il quale Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni hanno riscoperto e trasformato strade, piazze, palazzi, spazi dimenticati e luoghi simbolici, occupandoli temporaneamente con le opere e le visioni di alcuni dei più importanti artisti contemporanei. Dal 5 al 30 giugno 2023, la Fondazione Nicola Trussardi presenterà la prima mostra istituzionale antologica in Italia di Diego Marcon (Busto Arsizio, 1985), uno degli artisti italiani più interessanti dell’ultima generazione. Per questa nuova incursione, la Fondazione Nicola Trussardi ha scelto il Teatro Gerolamo, un teatro per marionette divenuto celebre come “la piccola Scala” per le sue dimensioni in miniatura e i pregiati dettagli architettonici disegnati nell’Ottocento da Giuseppe Mengoni, lo stesso architetto della Galleria Vittorio Emanuele, dove è iniziato il percorso itinerante della Fondazione Nicola Trussardi vent’anni fa. Reso famoso dagli spettacoli di burattini dei Fratelli Colla, riscoperto nel dopoguerra da Paolo Grassi e rilanciato negli anni Settanta da Umberto Simonetta, il Teatro Gerolamo conserva ricordi di racconti fiabeschi e atmosfere incantate che trovano un’inquietante simmetria nelle opere di Diego Marcon.
Con i suoi film, video e installazioni, Marcon costruisce misteriosi drammi da camera nei quali si muovono pupazzi, bambini e creature sospese tra l’umano e il post-umano. Mescolando melodramma ed effetti speciali, Marcon immagina una nuova umanità agitata da profondi dubbi morali e intrappolata in azioni angoscianti che si ripetono all’infinito. Installate in questo teatrobomboniera, le opere di Marcon girano su se stesse come ballerine in un ipnotico carillon, evocando i micromondi di Joseph Cornell e le fantasie di Carlo Collodi e Lewis Carroll.

La mostra di Marcon al Teatro Gerolamo sarà il momento cardine di un palinsesto di attività con cui la Fondazione Nicola Trussardi festeggerà i suoi vent’anni di attività nomade e che avrà inizio ad aprile 2023, in occasione di miart e dell’Art Week milanese. La mostra al Teatro Gerolamo fa parte di una serie di importanti progetti espositivi realizzati dalla Fondazione Nicola Trussardi, sotto la presidenza di Beatrice Trussardi e con la direzione artistica di Massimiliano Gioni. La Fondazione Nicola Trussardi è un’istituzione no profit privata, che, come un museo mobile, riscopre luoghi dimenticati e spazi simbolici della città di Milano, invitando gli artisti più importanti del panorama internazionale a reinventare la città, immaginando nuovi usi per palazzi, piazze, chiese, monumenti e altri edifici emblematici di Milano. Dal 2003 la Fondazione Nicola Trussardi ha prodotto opere d’arte pubblica, mostre temporanee, incursioni, performance e interventi pop-up di celebri artisti internazionali tra cui Pawel Althamer, Allora & Calzadilla, Maurizio Cattelan, Martin Creed, Tacita Dean, Jeremy Deller, Elmgreen and Dragset, Urs Fischer, Fischli e Weiss, Gelitin, Ragnar Kjartansson, Sarah Lucas, Ibrahim Mahama, Paul McCarthy, Paola Pivi, Pipilotti Rist, Anri Sala, Tino Sehgal, Stan VanDerBeek e Nari Ward, oltre a presentare grandi mostre a tema a Palazzo Reale e alla Triennale. Diego Marcon (nato nel 1985 a Busto Arsizio, vive a Milano) lavora con film, video, installazioni e scultura. Il suo lavoro è stato esposto in importanti kermesse internazionali – come la 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (20223) e la Quadriennale d’arte FUORI, Roma (2020) – e in mostre organizzate da istituzioni pubbliche e private internazionali come Artspace, Auckland; Fondation d’entreprise Ricard, Parigi; Fondazione Prada, Milano; ICA Institute of Contemporary Arts, Singapore; Matadero, Madrid; MACRO Museo d‘Arte Contemporanea, Roma; MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; OCAT, Shanghai; PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; La Triennale di Milano; Whitechapel Gallery, Londra.
I suoi film sono stati proiettati in numerosi festival cinematografici, tra cui la Quinzaine des Réalisateurs, Festival de Cannes, Cannes; International Film Festival Rotterdam, Rotterdam; Cinéma du Réel, Parigi; Courtisane, Gent; BFI, Londra; doclisboa, Lisbona.Nel 2018, Marcon ha vinto il Premio per la Scultura Fondazione Henraux e il MAXXI Bulgari Prize. Per il 2023 Marcon ha in preparazione altre due mostre personali alla Kunsthalle di Basilea (Have You Checked the Children, 27 ottobre 2023 – 21 gennaio 2024) e al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (Glassa, 30 settembre 2023 – 4 febbraio 2024). Costruito in pochi mesi nel 1868, il Teatro Gerolamo in piazza Beccaria si è presentato da subito come una Scala ‘in miniatura’, con due ordini di palchi, un loggione e una platea, per una capienza totale all’epoca di 600 posti. I lavori furono affidati alla stessa impresa che stava erigendo la Galleria Vittorio Emanuele e fu presumibilmente questa ditta a utilizzare per il Gerolamo materiali di recupero della Galleria. La gestione del teatro, affidata all’inizio al grande marionettista Giuseppe Fiando, dava spazio anche al teatro dialettale: questo grazie al contributo dell’Accademia del Teatro Nuovo, dove operavano diversi personaggi della Scapigliatura e un discreto numero di compagnie dialettali. Dopo la morte di Giuseppe Fiando, la moglie restituì il Gerolamo alle marionette e vi furono chiamate a esibirsi svariate compagnie di teatro di figura: tra queste la prestigiosissima Carlo Colla & Figli, alla quale, infine, nel 1911, fu affidata la gestione del teatro. I Colla vi restarono stabili, creando spettacoli memorabili, fino al 1957. In quell’anno il teatro fu chiuso una prima volta sotto la minaccia di demolizione per le sue gravi condizioni di degrado. Recuperato all’uso da Paolo Grassi nel 1958 con una recita straordinaria di Eduardo De Filippo, il Gerolamo ha poi ospitato per alcuni anni recital, esibizioni di cabaret, monologhi, piccoli spettacoli, portando sul palco importanti protagonisti della scena nazionale e internazionale: tra gli altri Franca Valeri, Lilla Brignone, Tino Buazzelli, Jean-Louis Barrault, Paolo Poli, Milly, Enzo Jannacci, Dario Fo e Franca Rame, Ornella Vanoni, Domenico Modugno.
Tra gli anni Sessanta e Settanta il Gerolamo si presenta come sede stabile e privilegiata del teatro dialettale milanese e passa sotto la guida di diversi personaggi, fino ad approdare nel 1978 alla direzione di Umberto Simonetta. Simonetta mette in scena molti dei propri testi, abbandonando definitivamente il dialetto e teorizzando la nascita di un neo-milanese più in linea con i tempi. Tra i suoi interpreti figurano Maurizio Micheli e Rosalina Neri. La gestione di Simonetta si conclude nel 1983, anno della seconda nuova chiusura, per ragioni di uscite di sicurezza non a norma. Nel 2017 il teatro viene recuperato e messo a disposizione della città Milano per iniziativa privata della Società Sanitaria Ceschina, proprietaria da circa un secolo dello stabile che ospita il Gerolamo. La Società ha provveduto ai lavori di restauro, proseguiti per sei anni e improntati all’idea di conservare e consolidare quanto era possibile recuperare della struttura originaria e del suo splendore. Il Gerolamo oggi conta 209 posti complessivi e numerosi nuovi spazi: una sala caffetteria, uno spazio per conferenze, mostre e proiezioni al piano terra, una piccola sala con un pianoforte e biblioteca.
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