ARMO NIE DELLA MEMORIA
Armo Nie Della Memoria

ARMONIE DELLA MEMORIA” 2016
dal 27 gennaio 2016

al 17 aprile 2016

AUDITORIUM CROCE NERA & PALAZZO TAFFINI
SAVIGLIANO (CUNEO)

 

Organizzata dall’Associazione Amici della Musica in collaborazione con la Città di Savigliano e l’Assessorato Alla Cultura prosegue la rassegna “Armonie della Memoria”, che porterà da mercoledì 27 gennaio, fino a domenica 17 aprile grandi artisti della musica classica, jazz e folkloristica all’Auditorium della Croce Nera e al Palazzo Taffini di Savigliano (Cuneo). Novità di quest’anno: inclusi nel programma di “Armonie della Memoria 2016”, saranno previsti tre concerti dedicati ai giovani musicisti (la mini-rassegna si chiama “Giovani in Concerto”), che si svolgeranno all’Auditorium della Croce Nera e al Museo Civico di Savigliano nei pomeriggi delle tre domeniche del mese di febbraio. Si ringraziano per il sostegno: il Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, la Fondazione Banca Cassa di Risparmio di Savigliano e la Banca Cassa di Risparmio di Savigliano.

Mercoledì 27 gennaio 2016  a Palazzo Taffini alle ore 21 si svolgerà un concerto per la “Giornata della Memoria” denominato “La fine dei tempi”, con Igor Frantisak al clarinetto e il “N.I.S.I Ensemble”, composto Alessandro Milani al violino, Sergio Patria al violoncello e Elena Ballario pianoforte.

Un trio classico nato dalla collaborazione tra il Nuovo Insieme Strumentale Italiano (NISI), fondato da Sergio Patria ed Elena Ballario e presente sulla scena concertistica nazionale ed internazionale sin dal 1990 e un artista del calibro di Alessandro Milani, conosciuto al pubblico tutto per il suo ruolo di spalla nell’Orchestra Nazionale della RAI, sistematicamente applaudito nelle serate per musicofili sul terzo canale. Un programma classico, che dalla Francia, prediletta nei precedenti appuntamenti, torna al cuore tedesco dell’Europa ottocentesca, che batte all’insegna della fremente comunicativa di Mendelssohn nel Trio op. 49, nell’alternarsi tra atmosfere liederistiche ed intime del movimento lento o la ridente vitalità dello Scherzo e la spettacolarità altamente virtuosistica del finale. Prezioso poi l’omaggio di Carl Heinrich Reinecke, apprezzatissimo pianista, docente e compositore del tardo romanticismo teutonico, al mito beethoveniano, con la riscrittura per trio del triplo concerto, così trasformato in un’opera da camera, ma nel gusto per la densità di scrittura che caratterizza posizioni estetiche epigonali. Occasione quest’ultima per apprezzare la vocazione del NISI al recupero di partiture meno conosciute, particolarmente nel settore delle trascrizioni e/o elaborazioni, che, in tempi d’assenza di media, svolsero un ruolo insostituibile nella divulgazione del repertorio.

FrantisakIgor Frantisak, tra il 1989 – 1995 ha studiato presso il Conservatorio di Ostrava nella classe di clarinetto del M° Valter Vítek, con il quale ha proseguito gli studi presso il dipartimento artistico-didattico dell’Università di Ostrava. Nel 2001 ha ricevuto una borsa di studio del governo per studiare all’Accademia Norvegese di Musica, dove ha studiato nella classe del Prof. Hans Christian Bræin. Si è esibito come solista con la Janáček Philharmonic, Bohdan Warchal slovacca Chamber Orchestra, la Kurpfälzisches Kammerorchester di Mannheim, il Talich Chamber Orchestra, la Janáček Chamber Orchestra, la Pavel Haas, il Bennewitz, il Talich, il Skampa, il Zemlinsky, il Wihan Quartetto e altri. Come solista e musicista da camera si è esibito in numerosi concerti e festival internazionali in Repubblica Ceca e all’estero – Polonia, Germania, Slovacchia, Austria, Norvegia, Svezia, Danimarca, Belgio, Francia, Spagna, Italia, Olanda e Turchia. E’ un membro fondatore del Quartetto Stadler e il Moravia Ensemble, con cui ha vinto il 1 ° premio nel 2002 al “Marco Fiorindo” Concorso Internazionale di Musica da Camera di Torino. Recentemente si è dedicato allo studio interpretativo sugli strumenti storici (chalumeau, clarinetti barocchi e classici) collaborando con i seguenti ensemble: Collegium 1704, Musica Florea, Collegium Marianum, Ensemble Inégal. Dal 2002, è co-fondatore e docente presso i corsi di interpretazione annuali internazionali per clarinetto un sassofono a Ostrava. Attualmente, oltre alla sua attività concertistica, lavora come docente, insegnando clarinetto e musica da camera presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Ostrava. Igor Františák è artista di Buffet Crampon e D’Addario e suona su ance “RICO Riserva Classic”.

Alessandro Milani, si è diplomato con il massimo dei voti nel 1990 al conservatorio G.Verdi di Torino città in cui è nato nel1969 e in seguito si è perfezionato con Salvatore Accardo all’Accademia Stauffer di Cremona. Vincitore di numerosi concorsi nazionali ha fatto parte per due anni dell’Orchestra di Giovani della Comunità Europea Nel 1991 è diventato spalla dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento con la quale ha tenuto numerosi concerti solistici e nel 1995 ha vinto il concorso da primo violino di spalla presso l’Orchestra Nazionale della Rai. Ha collaborato come spalla presso l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia con il teatro dell’Opera di Romae ha suonato sotto invito del M° G.Sinopoli nell’Orchestra Filarmonica Romana Svolge attività da camera e solistica è ha insegnato nella scuola di Musica di Fiesole e nella scuola di alto perfezionamento di Saluzzo ha inciso molti CD tra i quali il Concerto di Elgar sotto la direzione del M°J.Tate. Dal 2008 inizia l’attività di direttore d’orchestra dirigendo l’Orchestra Sinfonica RAI nel “Gran Concerto” trasmissione televisiva dedicata ai bambini in onda su RAI tre. Suona un violino Santo Serafino del 1770 gentilmente imprestato dalla Fondazione Peterlongo di Milano.

 

Sergio Patria, a sedici anni debutta in qualità di solista con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana. E’ stato primo violoncello nell’Orchestra Sinfonica di Bogotà (Colombia), allo Stadttheaterdi Lucerna (Svizzera) e dal 1974 al 1999 al Teatro Regio di Torino. Docente di violoncello al Conservatorio di San Cristobal (Venezuela), al Conservatorio dell’Università Nazionale Colombiana (Colombia), al Conservatorio ed alla Scuola Comunale di Lucerna, al Conservatorio di Alessandria, ai corsi orchestrali di Lanciano ed ai corsi di formazione professionale a cura dell’I.R.Fo.P Regione Friuli Venezia Giulia e alla Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo. Dal 1977 è docente di violoncello al Conservatorio G. Verdi di Torino.. Come interprete di concerti per violoncello ed orchestra, ha suonato sotto la guida di importanti direttori, tra i quali: Y.Ahronovitch, R.Chailly, O.Nussio, T.Costin, S.Caduff,. E.H.Beer, M.Horvat, S.Lorant, B.Martinotti. A.Peiretti M.Peiretti F.Zigante. Nel 2001 ha eseguito in prima esecuzione la Rapsodia per violoncello e orchestra (per egli stesso composta) del compositore A.Peiretti con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Solista e camerista in vari di gruppi da camera, di cui è stato anche il fondatore, ha svolto e svolge attività concertistica in Italia e all’estero.

E’ Presidente dell’A.Gi.Mus. sezione di Biella. E’ Direttore Artistico del Festival Musica sul Lago.

 

Elena Ballario, oltre agli studi pianistici si è dedicata per alcuni anni anche allo studio del Violino e della Composizione. Ha iniziato la carriera concertistica nel 1980 proponendosi al pubblico sia come solista che con varie formazioni cameristiche. Dal 2000 ha iniziato l’attività compositiva dedicandosi dapprima a trascrivere e ad elaborare per vari gruppi strumentali e vocali, brani orchestrali, pianistici e per canto e pianoforte di varie epoche dando vita a programmi monografici dedicati a G. Rossini e G. Verdi, all’operetta, alle favole, all’opera lirica, eseguiti dal NUOVO INSIEME STRUMENTALE ITALIANO del quale è la pianista. Successivamente alla prime trascrizioni ha prodotto i primi lavori originali per pianoforte solo, violoncello e pianoforte, per trio, per quintetto d’archi e orchestra d’archi. Sue composizioni sono state inserite in repertorio da vari solisti ed ensemble ed eseguite regolarmente in Italia ed all’estero. Numerosi i lavori per la didattica, di cui recenti sono le raccolte per pianoforte intitolate “Suona con Camilla”. Di recente pubblicazione per la casa editrice Volontè di Milano e distribuito in tutta Italia dalla Carisch, il metodo di Scale e Arpeggi con Introduzione teorica per i Conservatori di Musica. E’ docente al Conservatorio di Torino.

Domenica 7 febbraio 2016  primo appuntamento della rassegna “Giovani in Concerto”: alle ore 17 presso l’Auditorium della Croce Nera di Savigliano, si esibiranno Milena Punzi (violoncello) e Giorgio Costa (pianoforte) con il loro “Recital”, musiche di F. Schubert, F. Lisz, F. Chopin

 

Milena Punzi si è formata artisticamente con Dario Destefano e Andrea Scacchi, diplomandosi nel settembre 2012 presso il conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo.

Ha partecipato, con l’orchestra del liceo “Ego Bianchi”, a concerti a Parigi, Valencia (Spagna), Wernigerode (Germania). Vincitrice del ruolo di “concertino” nell’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani,  ha suonato in varie città italiane Brindisi, L’Aquila, Roma e a Parigi con direttori quali Fabien Gabel, Xu Zhong e collaborando con il regista Nanni Moretti a Parigi e Roma. Nel 2011 ha effettuato una tournè in Cina e Corea del Sud con concerti a Shanghai, Seoul, Daegu e Jeonju. Con una borsa di studio del progetto Erasmus ha studiato al conservatorio di Oviedo con il Maestro Viguen Sarkissov e ha tenuto concerti con gruppi da camera a Gijon, Santander e alla Casa Reale di Madrid. Collabora con l’Orchestra Femminile Italiana, l’Orchestra Filarmonica del Piemonte e l’Orchestra “George Méliès” fondata da Franco Piersanti e Ennio Morricone. Ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale di Montalto Ligure nella sezione Archi.

GIORGIO COSTAGiorgio Costa, diplomatosi sotto la guida di E. Occelli con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi di Torino nel 1977, segue corsi di perfezionamento con Alberto Mozzati e con Fausto Zadra all’Ecole Internationale de Piano di Losanna.  Nel 1980 partecipa ai corsi dell’Accademia Chigiana di Siena, nella classe di Riccardo Brengola. Quindi il desiderio di attingere ad un magistero musicale fondato su premesse storico-filosofiche lo indurrà a frequentare, dal 1985, i corsi di Fenomenologia della musica tenuti da Sergiu Celibidache all’Università di Magonza. Nel 1988 prende parte alla Master Class diretta da Murray Perahia a Firenze. Si evidenzia intanto la sua vocazione di solista votato al repertorio classico, che coltiva anche nell’ambito cameristico, ove spazia dai clavicembalisti ai contemporanei, con particolare riguardo ai grandi autori dell’età romantica. La sua attività concertistica diviene intensa ed estesa, riscuotendo consensi di pubblico e di critica. Ha infatti preso parte a tournées in tutta Europa, in Giappone, Messico e negli USA. Conforme a questa presenza così generosa sulla scena è stata la disponibilità a pubbliche registrazioni per la RAI, ma è soprattutto la funzione di docente al Conservatorio Cantelli di Novara, che continua ad alimentare la reciproca influenza tra affinamento tecnico e didassi formativa.

 

Secondo appuntamento della rassegna “Giovani in Concerto”, domenica 14 febbraio 2016  alle ore 17 presso l’Auditorium della Croce Nera di Savigliano con il piano recital di Lucrezia Slomp (al pianoforte). Musiche di L. V. Beethoven, F. Chopin

 

Lucrezia Slomp è nata a Trento. Ha frequentato il corso di pianoforte sin dall’età di sei anni presso il Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento sotto la guida di Maddalena Giese.  Si è quindi trasferita presso la Sezione staccata di Riva del Garda, dove ha proseguito gli studi con Maria Grazia Petrali, conseguendo  il diploma con il massimo dei voti nell’ottobre 2010. Dal 2007 frequenta i corsi estivi di interpretazione musicale tenuti dai docenti Maria Grazia Petrali ed Andrea Turini prima a Polistena (RC) ed in seguito a Caderzone Terme (TN). Ha partecipato a diverse masterclasses con docenti come Maurizio Zanini, Humberto Quagliata, Alessandro Pinzauti presso l’Accademia musicale di San Giovanni Valdarno, Aldo Ciccolini nell’ambito di MusicaRivaFestival, Andrea Lucchesini, Gereon Kleiner, Rasa Biveiniene, Roberto Cappello, Roberto Prosseda, Roberto Cominati, Georg Kern, Alexander Meinel, Anna Kravtchenko, Sven Birch presso il Conservatorio “F.A. Bonporti”. Ha tenuto concerti in Trentino, Veneto, Lombardia, Puglia, PIemonte, Toscana e Sardegna. Ha ottenuto diversi riconoscimenti in concorsi pianistici nazionali ed internazionali tra i quali un terzo premio al XIX Concorso internazionale Riviera della Versilia “Daniele Ridolfi” a Viareggio, un terzo premio al XXIII Concorso musicale “Camillo Togni” a Gussago, un terzo premio alla VII edizione del Premio pianistico Sergio Cafaro, un secondo premio al III Concorso “Antonio Salieri” a Legnago ed un primo premio al X Concorso di esecuzione musicale “Città di Magliano Sabina”. Ha conseguito nell’anno scolastico 2007-2008 la maturità classica presso il Ginnasio-Liceo “Giovanni Prati” di Trento. L’11 marzo 2014 ha conseguito la laurea di secondo livello di pianoforte, ad indirizzo concertistico solistico, presso la sede di Riva del Garda del Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Ha seguito il corso di perfezionamento pianistico tenuto da Andrea Turini presso l'”Accademia Musicale Valdarnese”. Nell’ambito del progetto Erasmus ha svolto il semestre invernale 2012/2013 presso l’”Universität Mozarteum” a Salisburgo, sotto la guida del Maestro Gereon Kleiner. Dal 2014 è stata ammessa all’Accademia di musica di Pinerolo, sotto la guida di Pietro De Maria ed Enrico Stellini, con cui prosegue gli studi di perfezionamento.

Venerdì 19 febbraio 2016  alle ore 21, presso l’Auditorium della Croce Nera, a Savigliano, “Dal classicismo al romanticismo”, con Andrea Bacchetti al pianoforte. Musiche di L. Van Beethoven, F. Schubert, F. Lisz, F. Chopin.

Andrea Bacchetti, a 36 anni, oggi, è un musicista affermato che sta entrando nel pieno della maturità artistica ed è considerato uno dei più interessanti pianisti della sua generazione. Ha esordito a 11 anni a Milano con i Solisti Veneti diretti da Scimone. Negli anni successivi, ha incontrato e raccolto i consigli di personaggi come Karajan, Magaloff, Baumgartner e Horzowski. Con Berio ha studiato e lavorato fin da quando era un bambino. Master all’Accademia di Imola con Scala, ha ottenuto prestigiose borse di studio (Mozarteum Salisburgo, Yamaha Music Foundation, Londra, ecc.) che gli hanno consentito di studiare con i migliori specialisti della tastiera.   Da oltre 20 anni il suo nome appare nelle programmazioni delle principali società concertistiche di tutto il mondo.

Ultimo appuntamento della rassegna “Giovani in Concerto”, domenica 28 febbraio 2016 alle ore 17 presso il Museo Civico di Savigliano. L’Orchestra Giovanile di Torino e Martina Amadesi al violino presentano il loro recital con musiche di F. Mendelssohn e E. Elgar.

L’Orchestra Giovanile di Torino è attiva da dieci anni e raccoglie giovani professionisti con in quali propone programmi musicali volti a valorizzare i singoli strumentisti in veste di solisti. Ha eseguito un repertorio che spazia da Vivaldi a Bach , da Paganini a Mendelssohn, da Tchaikovski a Nino Rota, attraverso l’utilizzo di ogni tipo di strumento musicale.

Martina Celeste Amadesi è diplomata in violino al conservatorio “G. Verdi” di Torino. Ha avuto contatti con grandi artisti, tra cui Rostropovich e Salvatore Accardo. Alcuni suoi concerti sono stati ripresi dalla Rai 3. Ha collaborato con l’orchestra del Conservatorio di Torino, con l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, con l’Orchestra della Valle d’Aosta e con l’Orchestra Sinfonica Internazionale d’Abruzzo. Ha inoltre tenuto importanti concerti sinfonici con l’Orchestra Giovanile Italiana e collaborato con formazioni cameristiche di alto livello. Attualmente studia alla Accademia di Biella con il maestro Pavel Berman.

Sabato 5 marzo 2016 alle ore 17, presso l’Auditorium della Croce Nera di Savigliano “Pirandello & Malipiero, scrittore e musicista”, con Giovanni Lanza alla voce recitante, Alfredo Castellani al pianoforte e Francesca Pilato, autrice. Musiche di G. F. Malipiero testi di L. Pirandello. “Il figlio cambiato, dalla Favola al Mito dell’Arte: Il teatro di Luigi Pirandello incontra la musica di Alfredo Casella e di Gian Francesco Malipiero”.

Francesca Pilato

curatrice di varie opere di letteratura italiana, saggista (tra gli articoli più recenti: La voce delle «creature» nella narrazione di Elsa Morante, in “Strumenti critici”, a. XXVIII, n. 1, gennaio-aprile 2013, pp. 135-44), è autrice di tre monografie edite da Carocci ( Verga, Montale, Gadda, Roma 2011). Per il 2012-2013 ha curato per la Biblioteca civica musicale “Andrea della Corte” di Torino alcuni incontri su “Letteratura e musica Arti sorelle”. Il più recente (l’incontro tra d’Annunzio e Debussy negli anni della belle époque parigina, con al pianoforte Alfredo Castellani) è stato replicato il 7 agosto 2013 a Morgex per la Fondazione “Natalino Sapegno”.

Alfredo Castellani

Nato nel 1967, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Torino, sotto la guida di Carlo Semeria, con il massimo dei voti, lode e menzione speciale, studiando successivamente con Pier Narciso Masi, Ian Hobson, Aquiles delle Vigne, Boris Petruschansky. Ha conseguito il diploma di esecuzione presso l’ Ecole Normale de musique “A. Cortot” di Parigi ed ottenuto il primo premio al Concorso pianistico internazionale “Roma”. Dal 2001 è attore e regista del “Gruppo Teatro dell’Ora” presso l’Opera Salesiana “Agnelli” di Torino. Dal 2008 al 2012 ha collaborato come attore con la Compagnia d’Opera Italiana.

 

Sabato 12 marzo 2016 alle ore 21, presso il Teatro Milanollo di Savigliano, “Kachupa Folk Band” (Balkan & Mediterranean Music). La rivisitazione della musica popolare rimanendo legata agli elementi profondi della tradizione, con Lidiya Koycheva alla voce, Davide Borra alla fisarmonica, Mattia Floris alla chitarra acustica, Alberto Santoru al basso elettrico, Angelo Dalmasso alle tastiere e Stefano Petrini alla batteria.

La Kachupa è un piatto tipico di Capo Verde (Africa) con verdura, frutta, legumi, cereali e pesce, ingredienti poveri ma ricchi di vitamine e di vita! L’energia dei Kachupa nasce da questa zuppa, simbolo di semplicità e di amore verso la natura. I Kachupa nascono come band di strada, e di strada ne hanno mangiata davvero tanta in giro per l’Europa! All’inizio c’era un piccolo carretto sul quale il batterista suonava cassa e pentole e il resto della band suonava intorno alla carovana! Questo carretto magico ha fatto vendere circa 5000 CD in Italia e Francia. Così la band decide di entrare in uno studio di registrazione e fare un disco vero, dal titolo “GABROVO EXPRESS”, disco molto fortunato perché dopo pochi mesi viene premiato da RADIO POPOLARE Network al MEI di Faenza come miglior disco autoprodotto del 2006. Nel maggio 2006 Gabrovo Express esce in edicola in allegato alla rivista “World Music Magazine” , l’energia Kachupa aumenta e la band inizia a suonare in prestigiosi festival e rassegne.Nonostante i continui successi i Kachupa hanno continuato a fare spettacoli in strada per non perdere la magia in cui essi diventano fiabeschi e talvolta surreali. Nel 2011 esce un disco di svolta della band, “Terzo Binario”, 12 brani originali che raccolgono la loro storia, i viaggi, le feste vissute. Un disco pieno di energia, dove i testi sono rivolti alla coscienza, alla ragione, a volte all’altra parte di noi stessi, senza la quale una ragione non ci sarebbe. In ottobre vincono il premio Sanremo Village 2011, manifestazione associata al più importante Festival della Canzone Italiana. Nel 2014 partecipano al CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO A ROMA, come ambasciatori di Slow Food e del progetto “Diecimila orti in Africa”. Nello stesso anno il singolo “Siamo tutti Africani” raggiunge le vette delle classifiche iTunes, arrivando al primo posto della sezione World Music e viene scelto come inno di Terra Madre 2014 dal patron e ispiratore di Slow Food Carlo Petrini.

Venerdì 15 aprile 2016 alle ore 21, presso il Palazzo Taffini di Savigliano, “Omaggio a Guido Gozzano”, con Beppe Nova al flauto, Giorgio Costa al pianoforte e voci recitanti.

 

Giuseppe Nova, considerato uno dei più rappresentativi flautisti italiani della sua generazione, definito dal Washington Post «affascinante» la performance nella capitale statunitense. Altre critiche parlano di «interpretazione illuminata [… e] una straordinaria linea musicale» (il Giornale), «l’arte musicale nella sua perfezione» (Nice Matin FR), «un dialogo condotto con genialità» (Nurtinger Zeitung DE), «semplicemente divino» (Concert Reviews UK), «raffinata musicalità» (The Sunday Times Malta), «un’eleganza senza paragone e la naturalezza dell’esecuzione è quella che solo i grandi hanno» (Messaggero Veneto), …Canino e Nova per una serata di forti emozioni… la bravura, di più, la classe, dei due protagonisti ” Mensile della Lombardia”, …incantatore elegante e compassato, proteso a svuotare, come fosse una cornucopia, il suo flauto dalle perle musicali in esso contenute “HubCulture”,

 

la disponibilità a pubbliche registrazioni per la RAI, ma è soprattutto la funzione di docente al Conservatorio Cantelli di Novara, che continua ad alimentare la reciproca influenza tra affinamento tecnico e didassi formativa.

Ultimo appuntamento della rassegna, domenica 17 aprile 2016  alle ore 17 presso il Teatro Milanollo di Savigliano. In collaborazione con l’Associazione Amici dell’Ospedale SS. Annunziata di Savigliano, si esibiscono grandi artisti del mondo del jazz: Paolo Fresu e Daniele Bonaventura.

Paolo Fresu ha sempre esplorato con interesse la dimensione del duo, iniziando a frequentarla con il contrabbasso di Furio DiCastri e proseguendo poi con Antonello Salis, Uri Caine e altre situazioni più occasionali, ad esempio con Omar Sosa e Ludovico Einaudi. Se il connubio con Salis è giocato su un lirismo istintivo, muscolare, spesso serrato, quello con Daniele di Bonaventura, di cui abbiamo già un pregnante documento discografico in Mistico Mediterraneo, registrato con l’ensemble corale corso A Filetta, si colloca vicino alla concezione sviluppata con Caine, alla ricerca di una rilassatezza che crea spazi, lavora anche sulla sottrazione, sulla respirazione, sui silenzi. Seppure quest’ultima si orientasse naturalmente su connotazioni ritmiche ed espressive diverse, come risalta dal confronto delle due versioni di “Non ti scordar di me” presenti in questo disco e in Think

Paolo Fresu

Inizia lo studio dello strumento all’età di 11 anni nella Banda Musicale del proprio paese natale e dopo varie esperienze di musica leggera scopre il jazz nel 1980 ed inizia l’attività professionale nel 1982 registrando per la RAI sotto la guida del M° Bruno Tommaso e frequentando i Seminari di Siena jazz. Nel 1984 si diploma in tromba presso il Conservatorio di Cagliari e nello stesso anno vince i premi <RadioUno jazz>, <Musica jazz> e <RadioCorriere TV> come miglior talento del jazz italiano. Nel 1990 vince il premio <Top jazz> indetto dalla rivista ‘Musica jazz’ come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (premio <Arrigo Polillo> per il disco ‘Live in Montpellier’), nel 1996  il premio come miglior musicista europeo attraverso una sua opera della ‘Académie du jazz’ di Parigi ed il prestigioso ‘Django d’Or’ come miglior musicista di jazz europeo e nell’anno 2000 la nomination come miglior musicista internazionale. Solo i primi, in una lunga serie di riconoscimenti che proseguono nel presente musicale tra i quali spiccano le cittadinanze onorarie di Nuoro, Junas (Francia) e Sogliano Cavour e la Laurea Honoris Causa dell’Università La Bicocca di Milano. Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni. Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi di cui oltre ottanta a proprio nome o in leadership ed altri con collaborazioni internazionali (etichette Francesi, Tedesche, Giapponesi, Spagnole, Olandesi, Svizzere, Canadesi, Greche) spesso lavorando con progetti ‘misti’ come Jazz-Musica etnica, World Music, Musica contemporanea, Musica Leggera, Musica antica, ecc.. collaborando tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, Farafina, O. Vanoni, Alice, T. Gurtu, G. Schüller, Negramaro, Stadio,  ecc. Molte sue produzioni discografiche hanno ottenuto prestigiosi premi sia in Italia che all’estero. Nel 2010 ha aperto la sua etichetta discografica Tŭk Music. Dirige il Festival ‘Time in jazz’ di Berchidda, è direttore artistico e docente dei Seminari jazz di Nuoro ed ha diretto il festival internazionale di Bergamo. E’ stato più volte ospite in grandi organici quali la ‘G.O.N. – Grande Orchestra Italiana’, l’ONJ – Orchestra nazionale di jazz francese, la NDR – orchestra della Radio tedesca di Amburgo, l’italiana Instabile Orchestra, la PJMO dell’Auditorium/Parco della Musica di Roma, l’Orchestra Sinfonica della Rai, l’Orchestra dell’Arena di Verona, I Virtuosi Italiani ed altri. Ha coordinato, inoltre, numerosi progetti multimediali collaborando con attori, danzatori, pittori, scultori, poeti, ecc. e scrivendo musiche per film, documentari, video o per il Balletto o il Teatro. Oggi è attivo con una miriade di progetti che lo vedono impegnato per oltre duecento concerti all’anno, pressoché in ogni parte del globo. Vive tra Parigi, Bologna e la Sardegna.

Daniele di Bonaventura

Nato a Fermo (nelle Marche), Daniele di Bonaventura, compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza. Ha suonato nei principali festival italiani ed internazionali .

 

 informazioni www.amicimusicasavigliano.org, segreteria@amicimusicasavigliano.org                   

 

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