ARTISTI GIUBILEO
Artisti Giubileo

Per la rubrica “Artisti sulle vie del Giubileo”, in occasione del Festival della Canzone di Sanremo, presente nella città dei fiori presso la Galleria Bonbonniere di Giulietta Calzini, intervistiamo la pittrice, poetessa e scultrice Antoaneta Dzoni.

Artista eclettica ed originale, con le sue creazioni e collezioni, si è guadagnata un ruolo di primo piano nel panorama dell’Arte Contemporanea. Di origini macedone, dal 1967 vive in Toscana tra Siena e Firenze, capitali mondiali dell’arte. I suoi quadri, ceramiche, sculture ed arazzi si caratterizzano per una continua ricerca cromatica e visiva, espressione delle sue origini ed influenze bizantine-illiriche. Il fascino e la magia del colore caratterizzano tutte le opere di Antoaneta Dzoni che, negli ultimi tempi, ha focalizzato la sua attività nella creazione di raffinatissimi oggetti di design di cristallo, in collaborazione con il laboratorio artigiano di Città di Colle Val D’Elsa. “Quando il cristallo si fa arte” così potrebbe essere riassunta la genialità di questa artista, alla quale chiediamo di raccontarci la sua storia e il motivo della sua visita a Sanremo.

“Ho accettato con piacere l’invito della gallerista Giulietta Calzini, di venire a Sanremo in occasione del Festival della Canzone. La manifestazione canora più attesa dell’anno, con i suoi cantanti e le sue immancabili polemiche, è molto sentita anche a Firenze. Sono di origine macedone ma oramai toscana d’adozione. La mia carriera incomincia negli anni ’70 con esposizioni in numerosi paesi e gallerie d’arte e tutto il mio percorso artistico ha risentito delle influenze della cultura bizantina-slava, che si riflette principalmente nell’ammirazione per i mosaici e per i soggetti iconografici, tipiche espressioni dell’arte slava. Negli ultimi tempi il mio lungo percorso artistico si è sviluppato soprattutto nella lavorazione e nell’incisione del cristallo, in collaborazione con degli artigiani di prestigio. Dalla massa di cristallo prende forma l’ opera d’arte, che diventa poesia, in una perenne ricerca esistenziale. Il fascino e l’eleganza del cristallo si fondono e si mescolano con le mie utopie, portando alla luce un’infinita gamma di oggetti unici, che stupiscono il pubblico per la loro bellezza e misteriosità del loro blu. Tuttavia, lavorando quotidianamente con gli artigiani dei laboratorio del cristallo, cerco sempre nelle mie collezioni di arrivare ad un punto d’incontro tra l’estro dell’artista e la manualità dell’artigiano.

Le ultime mostre, all’Hotel Bristol a Firenze e alla Camera di Commercio di Siena, dove presentavano la mia serie di cristalli, sono state un grande successo di pubblico e questo non può che farmi piacere.

Ora il mio sogno è di andare a lavorare in Mongolia, una terra ricca di materie prime ed interessata al Made in Italy. Ringrazio lei Christian Flammia e Giulietta Calzini, che mi permettete di avere un’importante vetrina durante il Festival della Canzone di Sanremo, dove si respira sempre un’aria di festa e mondanità. Mi piacerebbe riportare nelle mie sculture lo splendido colore del Mar Ligure, trasformare le canzoni in colori e dipinti. Sanremo esercita da decenni un incredibile fascino: per i suoi fiori, per il suo clima e per la sua gente, sempre disponibile ed accogliente.

29.01.2016

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