Capri mostra
Capri Mostra

Il trecentesco plesso museale dell’Isola Azzurra ben si presta ad accogliere i lavori di due artisti diversi per generazione e origine, ma  affini per ricerca tematica, in particolare per la loro  sensibilità per le periferie, l’attenzione alle microeconomie e una idea di bellezza non convenzionale.

20 opere, tra fotografie, installazioni e collage, la maggior parte realizzate site-specific, frutto di una riflessione comune sull’isola di Capri, sul rapporto tra l’uomo e la natura da cui si genera il mito che avvolge ma al contempo  anche il turismo di massa che travolge questa perla del Mediterraneo.

Gli artisti, ognuno secondo il proprio specifico modus operandi, hanno lavorato su molteplici aspetti del territorio,  esplorandone gli scorci più insoliti,  in seguito ad una vera e propria residenza artistica  Caprese , che ha  favorito un rapporto di osmosi con l’isola ed i suoi abitanti.

L’obiettivo della mostra Capri B&B  – acronimo di behind & beyond e sigla di un turismo a buon mercato – è duplice:

-offrire al pubblico una visione dell’isola attraverso lo sguardo originale degli artisti, che ne smascherano con ironia la “scenografia” grazie alla quale tutto si presenta così straordinariamente perfetto

-evidenziare il valore del  lavoro umano che è dietro le quinte a scenari così mozzafiato.

Spiccano nella mostra: 46 bed places di Eugenio Tibaldi e Capri Teorema di Raffaela Mariniello.

La prima, installata nel Giardino del Priore, è una vera e propria scenografia monumentale dal valore ambivalente: propone la rappresentazione dell’icona di Capri, i Faraglioni, il cui mito è incrementato dai viaggiatori, ma è contemporaneamente sostenuto dallavoro dell’uomo, in una sorta di manutenzione/sostegno sia mentale che fisico.

L’installazione fotografica Capri Teorema di Raffaela Mariniello, è invece composta da 32 immagini di diverso formato, una narrazione visiva personalissima che percorre un’altra Capri, oggetto di un racconto alla luce lunare tracciato sul confine del passaggio stagionale. Tra paesaggi surreali e percorsi abbandonati spiccano delle incredibili still life di “installazioni spontanee”, catturate lungo la marina e in percorsi campestri, micro incursioni nella realtà, che sembrano tradire quell’aspetto di mito, di luogo del desiderio caro a tanti visitatori. 

Il connubio ideologico e formale dei due artisti è sintetizzato nell’opera Capri B&B, un lavoro a quattro mani, il cui soggetto è l’Arco Naturale, tra i principali simboli dell’isola Azzurra, attualmente in fase di restauro. Quest’opera perturbante, insieme familiare e respingente, diventa un paesaggio straniante, una sorta di meteora,  metafora dell’unione tra l’uomo e la natura, dell’impegno necessario per il mantenimento di una bellezza idealizzata.

La mostra, visitabile fino al 24 Luglio, è realizzata con il patrocinio di:

Regione Campania, Comune di Capri, Comune di Anacapri, Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Capri;  con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.

Articolo precedenteScoperto l’elisir di lunga vita nel Melograno
Articolo successivoPARMA. PETER KIM “VISUAL MANTRA” a cura di Maria Giovanna Musso | fino al 25 luglio