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Venezia  Palazzo Loredan

La mostra fotografica “Il Veneto di Ernest Hemingway”, ripercorre il legame tra il famoso scrittore e Venezia, la laguna e il suo entroterra, rimarrà aperta a Palazzo Loredan di Venezia fino al 15 maggio 2011.  L’esposizione, ad ingresso gratuito, è stata aperta a Venezia in ricorrenza del cinquantenario della morte del celebre scrittore, raccoglie fotografie inedite in parte scattate dallo stesso Hemingway nei luoghi del Veneto a lui più cari tra cui Caorle, Venezia, Verona e la Valpolicella, ed è promossa dalla Venice International University di Venezia – S. Servolo e patrocinata dalla Regione del Veneto.

Ernest Hemingway fu una prima volta in Veneto nel maggio 1918 durante la Grande Guerra, tra Schio, il Pasubio e Fossalta di Piave, dove venne ferito gravemente. Non a caso il romanzo “Addio alle armi” ha come protagonista un soldato americano sul fronte italiano. Ritornò in Veneto nel 1948 con la moglie Mary per rivedere i luoghi della guerra e soggiornò prima a Cortina d’Ampezzo, dove conobbe per la prima volta Fernanda Pivano, la traduttrice italiana dei suoi romanzi, poi a Venezia dove fece diventare famoso l’Harry’s Bar e la Locanda Cipriani di Torcello. E infine passò del tempo anche a Caorle dove era solito andare a caccia nella valle di S. Gaetano.

Nuovamente ritornò tra Venezia e Cortina: nel 1950, quando completò “Di là dal fiume e tra gli alberi”, altro romanzo con chiari riferimenti autobiografici, ed un ultima volta nel 1954. Il romanzo racconta la storia di Richard Cantwell, colonnello americano in pensione ritornato in Italia per ripercorrere i luoghi dove fu ferito in gioventù, e narra anche della sua tormentata relazione con una contessina italiana diciannovenne. Anche Hemingway, all’epoca, fu protagonista di una scandalosa relazione con Adriana Ivancich, giovane aristocratica che nel 1980 darà alle stampe il libro di memorie “La torre bianca“, in cui i ricordi s’intrecciano quindi alle pagine della letteratura.

 

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