SAGRA GIALLONI
Sagra Gialloni

NEMI (Castelli Romani) ROMA

2ª SAGRA DEI GIALLONI CON LA SADOREA

sabato28 luglio 2012

domenica 29 luglio 2012
 
NEMI – Enogastronomia, cultura e tradizioni. Questi gli ingredienti della Sagra dei Gialloni con la Sadorea, in programma a Nemi sabato 28 e domenica 29 luglio 2012. La manifestazione, alla 2ª edizione, è organizzata dall’Associazione commercianti di Nemi e dalla proloco con il patrocinio del Comune, in collaborazione con l’associazione culturale “Il Vaso di Pandora” e il gruppo folk “Terra Nemorense”. Protagonisti saranno i FAGIOLO GIALLONEGialloni, fagioli Regina freschi e appena sgranati, che verranno serviti in una minestra, aromatizzata con foglie di sadorea, la cui ricetta si tramanda di generazione in generazione. “Sadorea” è il nome, in dialetto nemese, della “Santoreggia”, pianta erbacea che cresce spontaneamente vicino alle squisite fragole, a cui Nemi deve parte della sua fama e l’appellativo di “città delle fragole”. L’enogastronomia di qualità, durante la manifestazione, si sposerà, inoltre, con la cultura e le tradizioni del territorio nemese. Alla degustazione dei Gialloni si accompagneranno, infatti, per tutto il weekend, visite guidate alla scoperta del borgo antico e del suo patrimonio storico-archeologico (in collaborazione con l’Associazione “Il Vaso di Pandora”), performance musicali ed esibizioni del gruppo folk “Terra Nemorense”. Ancora in ossequio alla tradizione, a chiudere la sagra sarà una sfilata di moda femminile con presentazione di abiti vintage. «Una manifestazione -ha dichiarato il Sindaco Alberto Bertucci- che, insieme alle molte altre in calendario durante l’estate nemese, mette in primo piano la cultura e le tradizioni del nostro territorio, per la cui valorizzazione siamo costantemente impegnati»

 

NEMI  (Castelli Romani)  Storia e Territorio

Il più piccolo e incontaminato paese dei Castelli Romani, a picco sul lago di Diana, dominato dal turrito Palazzo Ruspoli, vi aspetta coi suoi pittoreschi vicoli su cui si affacciano botteghe artigiane e balconi fioriti. I suoi boschi di lecci e di castagni erano anticamente sede di divinità, e il lago incassato nel cratere d’un vulcano spento ha per millenni custodito il mistero di due navi. Dalle coltivazioni della valle, mille e mille fiori riforniscono costantemente i fiorai di tutta Europa e consentono agli abilissimi fioristi nemesi di creare composizioni di grande bellezza. NEMIE nei suoi tanti ristoranti tradizionali Nemi offre al visitatore la possibilità di gustare invitanti piatti a base di funghi e cacciagione. Ma la vera ricchezza di Nemi è nel patrimonio storico e archeologico che ne fa un posto davvero unico al mondo. Perché da qui nasce,  nientemeno che la storia di Roma stessa. Basta spostare la visuale consueta. Tutti diamo per scontata la leggenda di Romolo e Remo e della lupa. Pensiamoci un momento. Da chi è stata fondata Roma? Da Romolo. E chi era Romolo? Il figlio di una sacerdotessa vestale, Rea Silvia. E prima della fondazione di Roma, dove si trovava un tempio con sacerdotesse vestali? Nel Nemus Aricinum: dove c’era il Santuario di Diana-Vesta. Ecco che, se si presta fede alla leggenda, Romolo nacque… a Nemi! E se invece si vuole interpretare il mito in modo scentifico, Roma ha comunque qui le sue radici culturali, e Nemi si può quindi considerare il vero punto da cui l’enorme avventura della civiltà romana ebbe inizio. l territorio di Nemi è interamente nell’area del Parco Regionale Suburbano dei Castelli Romani. Il clima è fresco e ventilato anche in piena estate (521 m. di altitudine). Gran fioritura di violette e ciclamini nei boschi, dove nascono anche ottimi funghi. Famosissime in tutto il mondo, a buon diritto, le fragole. Ampia possibilità di passeggiate, nel Centro Storico, nei dintorni e nei boschi. Il territorio incontaminato, il castello Ruspoli (il cui corpo originario risale al X secolo ed è quindi il più antico Castello della zona), e i siti archeologici: il Tempio di Diana Nemorensis, l’Emissario, la Villa di Cesare, il Museo delle Navi, ne fanno uno dei paesi turistici più interessanti nelle immediate vicinanze di Roma. IIl Lago di Nemi è un piccolo specchio d’acqua incassato nel cratere d’un antico vulcano, le cui pendici sono folte di boschi. Sulla sommità del cratere sorgono Genzano di Roma e di fronte, su uno sperone di roccia a picco sul lago, Nemi, più piccolo e pittoresco. Il lago si trova a 316 metri s.l.m., ha una superficie di 1,67 kmq e una profondità massima di 32 metri. Lo specchio è lungo 1.800 metri e largo 1.300. Il perimetro è di circa 5 km, e il dislivello dal paese è di 200 metri.

Nemi è raggiungibile da Roma mediante la via Appia, prendendo la via Nemorense subito dopo Genzano, oppure mediante la via dei Laghi, che partendo dall’aeroporto di Ciampino costeggia anche il lago di Castelgandolfo ed è estremamente panoramica. Nemi è stata visitata, apprezzata e descritta da molti artisti. Basti citare fra gli scrittori soltanto Hans Christian Andersen, Goethe, Stendhal, d’Annunzio; fra i musicisti Gounod, che prese ispirazione dal panorama notturno del lago per la sua Ave Maria (scrisse la data sulla chitarra da cui non si separava mai: Nemi, 24 aprile 1862); molti pittori paesaggisti dal Settecento in poi dipinsero il lago, i boschi, i vicoli del paese. E lord Byron immortalò Nemi nel suo Child Harold’s Pilgrimage. A lui è dedicata la terrazza-Belvedere in piazza Roma.
 

SANTOREGGIAla santoreggia.

CARATTERISTICHE GENERALI

Esistono due specie di santoreggia: la Satureja montana L. e la Satureja hortensis L., entrambe appartenenti  alla famiglia delle Labiatae. La differenza tra le due pianta consiste nel fatto che la Satureja hortensis è essenzialmente erbacea, più piccola e di colore verde meno intenso rispetto alla Satureja montana. Entrambe le santoregia sono comunque molto utilizzate per le loro proprietà terapeutiche e aromatiche che sono pressocchè uguali.

Crescono spontanea nelle regioni dell’Italia centro – settentrionale fino a 1500 m di altitudine. La santoreggia è una pianta annuale a portamento cespuglioso provvista di radice fittonante e fusto ascendente o eretto alto fino a 40 cm, poco ramificato. Le foglie sono opposte, lanceolate, strette, lucide e bordate da una leggera peluria. I fiori sono bianco-rosati, piccoli, raccolti in spighe all’ascella delle foglie. Fiorisce da luglio a settembre. Il frutto è un tetrachenio di colore nero.

PROPRIETA’

La santoreggia contiene: olio essenziale i cui costituenti principali sono carvacrolo e cimolo, enzimi e idrocarburi. Le sue proprietà sono: antisettica, antispasmodica, carminativa, espettorante, stimolante, stomachica

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