Ani Di Franco
Ani Di Franco

Ribelle e anticonformista, sputa il suo talento e la sua opinione senza mezzi termini

The Guardian

 

Una donna da 10 e lode

Consequence of Sound

 

RIBELLE, FEMMINISTA, ANTICONFORMISTA, HA TRAPIANTATO IN MUSICA L’IDEALE DELLA “RIOT GRRRL”

VENDENDO MILIONI DI DISCHI IN TUTTO IL MONDO

 

A DISTANZA DI 6 ANNI DAL SUO ULTIMO CONCERTO ITALIANO,

LA SELF MADE WOMAN PER ECCELLENZA E’ PRONTA

AD APPASSIONARE IL SUO PUBBLICO CON TRE LIVE A SETTEMBRE

 

IN USCITA il 14 OTTOBRE 2014 IL NUOVO ALBUM

ALLERGIC TO WATER

 

 

special guest

SHABSI

 

9 SETTEMBRE 2014

MILANO @ ALCATRAZ

 

10 SETTEMBRE 2014

ROMA @ ORION

 

11 SETTEMBRE 2014

FIRENZE @ CAVEA NUOVO TEATRO DELL’OPERA

 

Ani DiFranco, cantautrice americana, self made woman per eccellenza, a distanza di 6 anni dal suo ultimo live italiano, è pronta ad appassionare il suo pubblico con tre concerti che si terranno il 9 settembre all’Alcatraz di Milano, il 10 all’Orion di Roma e l’11 alla Cavea Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, in cui proporrà alcune delle sue canzoni più celebri e i brani del nuovo album Allergic to Water, in uscita IL 14 ottobre.

Ad aprire le tre date italiane sarà la britannica Shabsi Mann, cantautrice rock folk sperimentale dalle influenze che spaziano dal folk Punjabi al garage anni’60.

Dopo 20 anni passati nel music business, continua a descriversi come “Little Folksinger” ma la sua influenza su musicisti, attivisti e gli anticonformisti di tutto il mondo è stato enorme. Si identifica orgogliosamente come una cantante folk, ma è la sua musica è impregnata di soul, funk, jazz, musica elettronica e parole.

Tra i suoi 20 e più album pubblicati, tra cui il doppio cd live Living in Clip (1997) e le due retrospettive sulla sua carriera, Canon(2007), e la più recente Which side are you on (2012), Ani non ha mai smesso di evolvere, sperimentare, testare i limiti di ciò che può essere detto e cantato. La sua numerosa tribù spazia da Pete Seeger e Utah Phillips a tutta una nuova generazione di ventenni cantautori che sono cresciuti con le sue canzoni e spettacoli, oltre a personaggi del calibro di Prince, Maceo Parker, Bruce Springsteen, la Buffalo Philharmonic, Gillian Welch, Cyndi Lauper e l’attivista birmana e premio Nobel Aung San Suu Kyi, con cui ha incrociato in una miriade di modi.

All’inizio della sua carriera, Ani DiFranco ha fatto una scelta, oggicondivisa da molte persone ma controcorrente in quegli anni, di rifiutare accordi discografici di alcun tipo per essere il capo di se stessa. Nel corso degli anni tale decisione si è guadagnata molta attenzione e stima, ma non è mai stata la ragione principale per cui ha fatto registrare il tutto esaurito ai suoi spettacoli in giro per il mondo o perchè i fan discutano ogni sfumatura dei suoi testi e numerosi artisti chiedano a gran voce di lavorare con lei.

La vera ragione è stata quella di poter utilizzare la sua voce e la sua chitarra il più onestamente e liberamente possibile, scrivere e suonare canzoni che provengono direttamente dalla propria esperienza, dalla sua immaginazione senza limiti, dal suo tagliente spirito. Lo ha fatto in bar rumorosi con nient’altro che la testa rasata e una chitarra solitario nel 1990, e lo stafacendo con rinnovata intensità ancora oggi.

 

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