Rugantino

A grande richiesta, dopo la lunga serie di sold-out di marzo, la storica commedia musicale firmata Garinei & Giovannini torna in cartellone dal 13 al 22 maggio 2022 al Teatro Sistina di Roma.

A 60 anni dal primo debutto (era il 1962) il palcoscenico tornerà a trasformarsi nella Roma papalina ottocentesca grazie a una storia commovente, ironica e nostalgica, in cui brillano personaggi scritti magistralmente, che emozionano e fanno ancora riflettere.
E, seguendo le vicende di Rugantino, chiacchierone e sbruffone dall’animo nobile e dalla impareggiabile verve, fino al triste ma edificante epilogo, il pubblico tornerà a cantare successi famosi in tutto il mondo e che non subiscono lo scorrere del tempo, da “Roma nun fa la stupida stasera” a “Ciummachella” a “Tirollallero” sulle musiche del M° Armando Trovajoli.
Presentato nella sua versione storica originale, con la regia di Pietro Garinei, le preziose scene e i bellissimi costumi originali firmati da Giulio Coltellacci, e con la supervisione di Massimo Romeo Piparo, “Rugantino” vede sul palco Serena Autieri, straordinaria interprete della bella e irraggiungibile Rosetta, e Michele La Ginestra, che ancora una volta con maturità e talento dà vita al popolano sbruffone e chiacchierone ma dal cuore buono di cui ha vestito i panni per la prima volta 21 anni fa.
Nel ruolo di Eusebia torna Edy Angelillo mentre Massimo Wertmuller esordisce nel ruolo di Mastro Titta. Insieme a loro un cast di oltre 30 artisti, attori e ballerini.

La trama: Roma, 1830, sotto il papato di Pio VIII. Un paino povero, sbruffone, indolente e un po’ vigliacco vive di espedienti, tra mille scherzi ai danni degli altri e truffe per tirare avanti, aiutato dalla fida Eusebia che egli spaccia per sua sorella. I due riescono a ottenere vitto e alloggio prima di un anziano prelato che quando muore non lascia loro nulla, poi dal boia dello Stato Pontificio Mastro Titta, che si innamora di Eusebia e ne è presto ricambiato. Rugantino invece brucia di passione per la bella Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco Er Matriciano, e scommette che riuscirà a sedurla prima della Sera dei Lanternoni. Dopo varie peripezie e stratagemmi, Rugantino seduce la ragazza ma imprevedibilmente se ne innamora: per questo in un primo momento non fa parola con gli amici della sua impresa, poi però cede alla vanagloria ferendo i sentimenti di Rosetta. Quando Gnecco viene ucciso da un criminale, Rugantino si fa trovare accanto al cadavere e si autoaccusa dell’omicidio, affermando di aver compiuto il fatto per amore di Rosetta. Il protagonista, imprigionato e condannato a morte, sarà giustiziato da Mastro Titta: forte dell’amore di Rosetta, Rugantino dimostrerà affrontando la morte di essere un vero uomo.

Tratto da
24orenews.it Magazine Maggio 2022

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