TELA
Tela

La vita è una tela bianca ma la speranza

ce la rende allegra e colorata come un dipinto.

I cieli grigi sono solo nuvole di passaggio.

 

In questi tempi di coronavirus, la vita pare rallentata, tutto si chiude nella nostra amata Italia, si abbassano le saracinesche, tutto diventa ovattato e silenzioso, vedo fuori che la Natura si riprende la sua rivincita con i gorgheggi dei vari pennuti, le strade rimangono silenziose, questa è una strana guerra, prima di tutto contro noi stessi, che ci fanno capire che le nostre azioni sono strettamente legate agli altri e pertanto dobbiamo rispettare TUTTI la consegna ricevuta, proprio come in guerra. In prima linea a combattere il virus ci sono medici ed infermieri e poi tutti quelli che garantiscono i servizi essenziali, poste, banche, esercizi alimentari, raccolta rifiuti e la Protezione Civile e le Forze dell’Ordine e spero di non aver dimenticato nessuno. Siamo consegnati nelle nostre case per non permetter al virus di vincere ma un pensiero affiora nella mia mente che forse la società del benessere e del tutto è subito, le mie umane certezze vengono a mancare e mi ritrovo in casa a improvvisamente isolato e avvolto in uno stato di vita senza tempo con in un limbo sospeso. Ma poi rifletto che adesso deve venire con forza fuori il senso di Comunità e dobbiamo cominciare a immaginare il futuro che ci aspetta. Parlare di normalità oggi, tra due settimane, tra due mesi o chissà quando è una bugia colossale ma tutti noi siamo chiamati a riflettere sull’inevitabile cambiamento che si produrrà nelle nostre vite. Oggi nella nostra amata Patria che è divenuta un immensa Zona Protetta mi fa capire che siamo tutti sulla stessa barca ed è un bene che ci sia stata l’uniformità dei provvedimenti e l’osservanza di stessi comportamenti. Certamente l’emergenza di questa natura rischia, come è normale, di accompagnarci alla paranoia collettiva ma questo non deve accadere in nessuno di noi. Queste situazioni ci devono fare dimenticare, speriamo per sempre, l’egoismo e l’individualismo e tornare ad essere razionali. Tutti con pazienza dobbiamo rispettare le regole e dire a tutti “IO RESTO A CASA-RESTIAMO TUTTI A CASA-”. Impariamo a fare cose che nella normalità non facciamo o solo in modo molto fugace ma riflettiamo su una cosa che a mio parere oggi è la più importante, come potremmo affrontare questa emergenza ormai diventata planetaria se nella nostra Patria non avessimo questo sistema sanitario che, nonostante alcune criticità, dimostra di essere uno dei più efficienti al mondo. Pensiamo a questo e supportiamo i nostri medici, i nostri infermieri e tutto l’apparato sanitario che in queste ore sta facendo sforzi immensi e che non dobbiamo smettere di ringraziare abbastanza. Quando tutto sarà finito torneremo ad affrontare tutte le nostre problematiche, nazionali e locali, ma certamente con uno spirito e un’ottica diversa perchè questa emergenza ci avrà cambiato tutti nel nostro modo di essere e di pensare. Siamo un grande paese che ha affrontato momenti drammatici, riusciremo a superare anche questo. Siamo un grande Paese di millenaria cultura e siamo più coraggiosi di quanto crediamo, più forti di quanto sembriamo, e più intelligente di quanto pensiamo e finirà anche la notte più buia e sorgerà il sole. Andrà tutto bene facciamo diventare questa guerra un punto di ripartenza per il futuro, perché i cieli grigi sono solo nuvole di passaggio.

GIORGIO CORTESE   By Giorgio Cortese

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