Dietro a ogni drink ben riuscito ci sono tecnica, passione e un set di accessori specifici. Avere in un kit tutto il necessario non significa dover per forza spendere una fortuna: è più importante scegliere gli strumenti giusti e, soprattutto, saperli usare correttamente.
Ma quali sono i principali accessori da inserire nella propria collezione e come organizzare al meglio la propria postazione da barman professionista?
Come e dove scegliere l’attrezzatura da barman
Per prima cosa, bisogna puntare su un’attrezzatura da barman di qualità: non parliamo di prodotti costosi soltanto per il marchio, ma di strumenti realizzati con materiali resistenti e sicuri per il contatto con gli alimenti.
Per evitare incidenti o attrezzi che si rovinano in fretta, è sempre meglio rivolgersi a un negozio online specializzato nella vendita di accessori professionali. In questo modo, si potranno ricevere utensili pensati per un uso intensivo, conformi alle normative vigenti, di facile manutenzione.
Un set professionale di base permetterà di lavorare in modo efficiente, evitando sprechi e garantendo una preparazione rapida e precisa dei cocktail.
Quali sono gli strumenti essenziali che deve avere un barman
Tra i vari accessori che un barman professionista dovrebbe sicuramente avere figura lo shaker, il simbolo per eccellenza: questo strumento serve per mixare gli ingredienti con il ghiaccio, raffreddandoli e amalgamando i sapori. Ne esistono principalmente tre tipi (Boston, Cobbler e Parisienne), ma se si è alle prime armi, si potrebbe puntare sul Cobbler, perché è più intuitivo, avendo il filtro integrato. I barman con più anni di esperienza alle spalle, invece, spesso preferiscono il Boston perché è più versatile.
Accanto allo shaker, non può mancare il jigger, ovvero il dosatore. Questo strumento aiuta a misurare con precisione liquidi e alcolici, così da mantenere bilanciato il sapore di ogni drink. L’altro grande alleato è il bar spoon, ovvero un cucchiaio dal manico lungo che semplifica la miscelazione e la creazione di stratificazione visivamente scenografiche. Per pestare erbe e frutta, invece, bisogna usare il muddler, che torna utile per cocktail come Mojito o Caipirinha.
Infine, non dobbiamo dimenticare il colino, noto anche come strainer, utile per filtrare ghiaccio o residui di frutta prima di versare la miscela nel bicchiere.
A completare il kit ci pensano una paletta per il ghiaccio, pinzette per le guarnizioni e magari un blender se lavoriamo anche con i frullati o i cocktail frozen.
Come organizzare la postazione
Avere gli strumenti giusti per completare il proprio kit da barman professionale è solo metà dell’opera: l’organizzazione della postazione può fare la differenza tra un servizio caotico e un cocktail bar da manuale.
Un primo consiglio è quello di tenere l’attrezzatura più utilizzata in un punto facilmente accessibile, idealmente alla propria destra se si usa quella mano.
Al centro, si dovrebbero posizionare un contenitore per il ghiaccio e gli ingredienti di uso frequente, come succhi, distillati e sciroppi.
Infine, più a sinistra, si può collocare ciò che serve raramente, in modo da non ostacolare troppo i movimenti.
Se si ha ancora dello spazio, un piccolo ripiano o un carrello dedicato ai condimenti (frutta, zucchero, spezie) può essere un plus interessante a cui pensare per tenere sempre tutto in ordine.
Inoltre, non bisogna sottovalutare l’importanza di coltelli, taglieri e pelaverdure, strumenti che serviranno per guarnire il cocktail e per dare un tocco in più alla presentazione del cocktail.