Ci sono tantissimi disturbi che possono interessare il piede, ecco perché se soffri di piede piatto il plantare non basta e puoi aver bisogno di un osteopata. A parlarcene è Francesco Conton, osteopata a Padova che tratta proprio il disturbo del piede piatto.
Piede Piatto: cos’è?
Quando si parla di “piede piatto” si intende un abbassamento dell’arco plantare spesso visibile fin dai primi passi. Se da neonati è normale averli, da adulti può provocare numerosi fastidi che vanno trattati poiché si riflettono su ginocchia, zona lombare e altre parti del corpo, tanto da andare a creare vertigini e dolori alla cervicale.
Il piede piatto è una condizione che si riconosce proprio per l’appiattimento della pianta del piede, cioè che fa toccare terra anche alla parte che non dovrebbe farlo. Se si tratta di una conformazione tipica per i bambini che poi va a correggersi intorno ai 6 anni, ecco che negli adulti se non curato può provocare problematiche importanti che si riflettono anche su altre parti del corpo.
Quali sono le cause?
Bisogna dividere in due fasce d’età; nei bambini il piede piatto è fisiologico fino all’età di 6 anni circa poi inizia a migliorare e all’età di 10 anni dovrebbe avere un arco normale sviluppato. In caso di problemi nello sviluppo del piede potrebbero esserci cause neurologiche, ossee o legamentose da approfondire.
Negli adulti, le cause del piede piatto sono l’acquisizione cioè una disfunzione o una rottura che possono aver portato a quella postura, una condizione fisiologica cioè non trattata durante la fase dell’adolescenza o anche problemi legati a malattie come artrosi, diabete, poliomielite o ancora si possono ricercare le cause nelle fratture.
A contribuire sono anche delle scelte sbagliate: come ad esempio non avere uno stile di vita sano ma essere in forte sovrappeso, indossare calzature di scarsa qualità o non trattare i microtraumi nel modo corretto.
Il plantare non è una soluzione sufficiente
In terapia, solitamente viene proposto l’utilizzo del plantare. A farlo sono soprattutto gli ortopedici che ne conoscono i benefici… ma può una soletta sagomata risolvere davvero il problema? La risposta è no, serve anche una terapia manuale studiata in collaborazione con un osteopata che possa aiutare a ritrovare la curvatura naturale del piede.
Come un osteopata riconosce i piedi piatti
Spesso, il problema dei piedi piatti non parte direttamente dal piede ma da altre zone come quella del ginocchio o della cervicale. Ecco che tutte queste zone comunicano tra di loro e se anche solo una di queste ha un problema va a riflettersi altrove; se per i bambini piccini non c’è da preoccuparsi già dall’età di 6 anni dovrebbero vedersi miglioramenti e in caso di mancata struttura entro i 10 anni è importante intervenire.
Negli adulti i piedi piatti sono più difficili da riconoscere, molte volte sono asintomatici ma possono poi dare problemi sul lungo periodo a caviglie, ginocchia, fianchi e cervicale. Il tuo osteopata di fiducia potrà aiutarti ad individuare il problema, la causa e a trattare il tutto correttamente con un percorso di terapia manipolativa personalizzata.
I problemi che causa il piede piatto
Normalmente il piede piatto nell’adulto è asintomatico ma in alcuni casi può causare problemi di riflesso. Chi soffre di piede piatto spesso ha dolore alle ginocchia, alle anche o nella zona lombare ma talvolta riesce anche ad avvertire un riflesso di dolore nella zona della cervicale. Come può essere trattato? Sicuramente si può utilizzare un plantare ma come spiegato anticipatamente non basta, ecco che invece una visita da un osteopata che possa aiutare con un ciclo di trattamenti mirati ed esercizi da fare a casa può fare la differenza.