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Le risposte eco-sociali alle crisi in Europa

– Voler mitigare la povertà senza mitigare la ricchezza è ipocrisia

– La sostenibilità come programma di sopravvivenza

– I ceti dei consumatori globali, degli imprenditori e degli investitori sono chiamati a cedere  alla natura e a chi sta peggio nel mondo una parte del loro potere in termini di capitale e confort.

Se non lo faranno, resterà ben poco di  ciò che ora rende la loro posizione così desiderabile.

(Marco Morosini, analista ambientale, Politecnico di Zurigo)

E’ uscito l’ 8 giugno la versione italiana del libro “Futuro sostenibile. Le risposte eco-sociali alle crisi in Europa”.

Questo nuovo studio di Wolfgang Sachs e del Wuppertal Institut fa parte della campagna “Germania capace di futuro” condotta dal 1996 dal BUND, la principale organizzazione ambientalista tedesca, dalla Chiesa cattolica, e dal 2008 dalla Chiesa evangelica, per proporre riforme politiche, sociali, economiche, tecnologiche e degli stili di vita che rendano la Germania socialmente e ecologicamente sostenibile . 

La versione italiana è stata adattata togliendo i riferimenti alla Germania e aggiungendo riferimenti all’Italia e all’Europa nonchè note e bibliografia aggiornate al 2011.

Le riforme proposte da Wolfgang Sachs e dai 30 autori dello studio potrebbero impegnare i governi di un paese europeo per le prossime due generazioni e rispondono a una domanda sempre più drammatica: come assicurare ospitalità sulla Terra a una popolazione crescente senza stravolgere gli equilibri ecologici del pianeta su cui si fondano l’alimentazione, il benessere e l’intera economia? “In questo momento storico – scrive Sachs – il conflitto tra ecologia e giustizia palesa la sostenibilità come vero e proprio programma di sopravvivenza, perché la drammatica alternativa è: sostenibilità o autodistruzione. Lungi dal servire solo alla protezione dei panda e delle balene, l’ecologia è l’unica opzione per garantire sulla Terra il diritto di ospitalità a un numero crescente di esseri umani.”

 


Per l’equità globale: “una società da 2000 watt”
Oltre ad alcune idee guida per una società sostenibile e a molti esempi di buone pratiche di sostenibilità già in atto, lo studio “Futuro sostenibile” di Wolfgang Sachs e del Wuppertal Institut propone riforme a tre livelli: i comportamenti individuali, la società e l’economia nazionale, la politica e l’economia mondiale.

Per esempio: “La signora Rossi si sveglia al suono della radiosveglia (emissione di CO2: 22 g/giorno).

Accende la luce (0.3 kg) e saluta l’inverno nel tepore domestico (10 kg). Si lava i denti con lo spazzolino elettrico (48 g), fa la doccia (2.9 kg), fa bollire l’acqua per il tè (138 g). Percorre in auto otto chilometri (3.6 kg) e a pranzo si mangia una bella bistecca di manzo (1.3 kg di CO2). E per dessert, fragole dal Sudafrica (11 kg). Tornata a casa fa il bucato (1 kg) e lo mette nell’asciugatrice (2.3 kg), accende la lavastoviglie (870 g), usa l’aspirapolvere per dieci minuti (100 g) e guarda la televisione (40 g). La televisione e il lettore Dvd sono in modalità standby (150 g). Quando la signora Rossi va a letto, ha emesso in totale ben 38 kg di CO2. Senza apportare grandi modifiche alla sua vita, potrebbe ridurre di un terzo le sue emissioni di CO2, per esempio optando per la carne di maiale nazionale, facendo asciugare i panni all’aria, scegliendo frutta di stagione e utilizzando elettricità ecologica.”

Le scelte individuali però non bastano se non si cambia la politica industriale: “Una flotta di automobili in cui tecnicamente i veicoli non possono superare i 120  km/h necessita molto meno carburante e consente altre soluzioni per materiali, peso, attrezzature di sicurezza o progetto della forma; si tratta dunque di una nuova generazione di tecnologia automobilistica. Similmente, si possono progettare treni non più veloci di 200 km/h, soglia oltre la quale il consumo d’energia aumenta oltre misura. Nel progetto di veicoli avvedutamente motorizzati l’utopia del XXI secolo di vivere con eleganza entro limiti naturali trova così  la sua nuova espressione tecnologica.  C’è più futuro nello Zeppelin che nell’Airbus A-380.”

Una nuova politica industriale deve affrontare in modo globalmente equo prima di tutto il tema dell’energia, mirando a dimezzare in Italia entro il 2050 l’uso d’energia primaria e a soddisfare il rimanente fabbisogno quasi esclusivamente con energie rinnovabili. Come già deciso nel 2002 dal governo elvetico per la Svizzera, l’obiettivo è una “società da 2000 watt”, in cui l’uso d’energia primaria sia ridotto all’attuale uso medio mondiale di 1,5 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) pro capite, pari a un flusso continuo pro capite di 2000 watt di potenza; il nostro consumo medio attuale è di 3 tep, pari a 4000 watt; quello negli USA, di 8 tep (11000 watt).

Riforma fiscale ecologica, regionalizzazione e regolazione dell’economia, rafforzamento dello stato sociale e dei servizi pubblici, reddito di cittadinanza: sono queste alcune delle proposte a livello nazionale. Una riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio che includa nelle sue regole standard sociali e ambientali e la creazione di una Organizzazione internazionale dell’ambiente sono le proposte per avviare una “politica interna della Terra”.

Futuro sostenibile. Le risposte eco-sociali alle crisi in Europa
Wuppertal Institut – A cura di Wolfgang Sachs e Marco Morosini. Edizioni Ambiente, Milano.

In libreria dal 8/6/2011. Prime 50 pagine: http://www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/libri/609/
 

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Biografie
Wolfgang Sachs, autore di numerosi libri e direttore della sede di Berlino del Wuppertal Institut, ha studiato sociologia e teologia cattolica.  Ha insegnato all’Università di Pennsylvania, è docente allo Schumacher College, professore onorario alla Università di Kassel, collaboratore dell’Ipcc, membro del Club of Rome. Ha curato Il dizionario dello sviluppo (Ega, 2004), un classico degli studi sulla sostenibilità e la giustizia sociale. Tra i suoi titoli più recenti in italiano: Per un futuro equo (Feltrinelli, 2007), Ambiente e giustizia sociale (Editori Riuniti, 2002) e Futuro sostenibile – Riconversione ecologica. Nord-Sud, nuovi stili di vita (Emi, 1997). 


Marco Morosini, analista ambientale al Politecnico federale di Zurigo, ha studiato ecotossicologia e chimica analitica ambientale. E’ stato direttore di progetto alla TA-Akademie (Center of Technology Assessment) di Stoccarda, dove ha pubblicato un manuale in tre volumi sugli indicatori di sviluppo sostenibile (Umweltindikatoren und nachhaltige Entwicklung, 2001-2002). Ha curato “Futuro sostenibile” (EMI, 1997). Sullo sviluppo sostenibile ha realizzato documentari televisivi, scritto testi per il teatro e tenuto una rubrica nella pagina “Ethical living” del settimanale Internazionale.



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