Tanacetum Parthenium Partenio

Fiorisce dall’estate all’autunno ed è molto simile alla camomilla, ma il suo odore è pungente e piuttosto sgradevole. In Italia, a seconda dei luoghi in cui cresce, è conosciuta con i nomi popolari amarella, matricaria, erba marga, camomilla bastarda, tanaceto, altemisa, marasina e altri ancora. Il Partenio è una pianta medicinale ben nota sin dall’antichità. Già nel I secolo a. C. Dioscoride ne suggeriva l’utilizzo per il trattamento delle cefalee, mentre un po’ più tardi Plinio la consigliava contro le vertigini. I rametti di Partenio venivano anche messi nei sepolcri dei defunti come simbolo di immortalità. L’etimologia del nome deriva da “parthenos, che in greco significa “vergine”, con riferimento al candore della sua fioritura. Altri fanno risalire l’etimologia al parto, in quanto nell’antichità veniva usato per facilitare il parto. Lo stesso Plinio aveva consacrato il Partenio alla dea Minerva e per tale ragione divenne la pianta dedicata alla cura di molte problematiche femminili.

PROPRIETÀ
Dopo essere stato a lungo trascurato dai botanici nel XIX secolo e nella prima parte del XX, a partire dagli anni ’70 il Partenio ha ricevuto nuova attenzione grazie all’azione antinfiammatoria da esso dimostrata. Ciò grazie a un minatore che notò che masticandone le foglie la sua emicrania diminuiva. Molti studi attestano il suo potere antinfiammatorio grazie alla presenza di una sostanza, il partenolide, che lo rende efficace nella lotta contro l’emicrania, i reumatismi e le sindromi premestruali. Grazie alle sostanze endogene vasoattive che la pianta libera nell’organismo, si ottiene un efficace effetto lenitivo anche nei crampi muscolari ed ecco perché la pianta viene usata in speciali prodotti spray che calmano i crampi improvvisi alle gambe. Altre sostanze come i flavonoidi, i sesquiterpeni e i polifenoli ne fanno una piante utile nella farmacopea. Secondo gli studi, le sostanze contenute nel Partenio sono in grado di modulare gli effetti della serotonina, l’ormone del buonumore, che vanta anche un effetto analgesico. Può avere anche usi più modesti (ma decisamente più gustosi) in cucina: il suo retrogusto amarognolo lo rende infatti un ottimo ingrediente per arricchire minestroni di verdure, zuppe, frittate e contorni a piatti a base di carni grasse. In erboristeria, troviamo il Partenio sotto forma di estratto e sotto forma di capsule o compresse masticabili. Per tutti quei trattamenti esterni che prevedono i dolori reumatici e muscolari, si possono acquistare fiori e foglie per realizzare un decotto da applicare sulle parti doloranti.

L’assunzione di Partenio come di qualunque altro rimedio naturale deve essere seguita da un erborista esperto o dal proprio medico di base: il consumo di questa pianta, infatti, è collegato alla comparsa di alcuni effetti collaterali.

Marica De Bonis

tratto da Milano 24orenews / italiadagustare – Dicembre 2020
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Roma 24orenews / italiadagustare – Dicembre 2020
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