piatto sospeso

Il prossimo 5 febbraio si celebra la decima edizione della giornata nazionale contro lo spreco alimentare: occasione per fare il punto sui nuovi dati di un fenomeno diffuso e trasversale che vede gli italiani buttare in pattumiera ogni anno una media di oltre 50 kg di cibo per abitante (67 Kg secondo Coldiretti, 65 Kg secondo Food Sustainability Index di Fondazione Barilla e 31 Kg secondo IPSOS), per una spesa di oltre 10 miliardi di euro l’anno. Dato che posiziona il Bel Paese tra i paesi meno virtuosi in Europa e che vede i connazionali più inclini a sprecare frutta, verdura e pane fresco, al sud più che al nord, nei comuni più piccoli rispetto alle grandi città e in famiglie senza figli. (Fonte: Waste Watcher 2021)

Planeat.eco, società benefit che da inizio 2020 punta a rivoluzionare la spesa combattendo lo spreco alimentare, e che con la sua offerta di kit di prodotti di qualità porzionati, lavati e dosati per cucinare, proposti a prezzi accessibili e democratici ha già salvato circa 20 tonnellate di cibo dalla pattumiera, organizza “Alimentiamoci di futuro a spreco zero”, convegno presso lo Spazio Zero degli Horti del Collegio Borromeo a Pavia per discutere insieme a molti ospiti i vari aspetti del complesso puzzle che compongono il sistema della sostenibilità alimentare. Dal Presidente Regione Lombardia di Banco Alimentare ad Assolombarda; dalla Sustainability Specialist di Costa Crociere a SmartFood di IEO passando dal Presidente della Fondazione Romagnosi alla Prorettore alla terza missione dell’Università di Pavia, ad Aworld:  saranno 12 gli ospiti sul palco che spiegheranno come la sostenibilità alimentare è un ecosistema a più facce.

Sarà in questa occasione che Planeat presenterà “PASTO SOSPESO”: progetto di “sostenibilità partecipata”,  lanciato nel periodo delle feste natalizie (“Lasagna sospesa” la campagna natalizia) che verrà rinnovato per tutto il corso del 2023.

Il progetto, che nel periodo delle festività ha permesso di raccogliere e donare oltre 2.000 porzioni di lasagne (raccolte in poco più una settimana, senza campagne di comunicazione) ai senzatetto della stazione di Milano e Pavia, proseguirà per i prossimi 12 mesi e sarà accompagnato da una campagna di comunicazione. La campagna sensibilizzerà sullo spreco che anche il solo pasto di una persona può produrre e suggerirà di acquistare sempre quantità corrette per sé e la propria famiglia, trasformando il valore di quanto verrebbe sprecato in un PASTO SOSPESO. 

Partendo dall’obiettivo e dalla mission per cui Planeat è nata – la lotta allo spreco alimentare – il progetto PIATTO SOSPESO lo fa proponendo un nuovo modello: restituire al donare una valenza educativa rispondendo ai bisogni in maniera partecipata. Chi partecipa si lega in modo più forte a un percorso in grado di gratificarlo, sensibilizzarlo e cambiarlo in modo più autentico.

Commenta Nicola Lamberti, Fondatore di Planeat.eco, promotore del convegno pavese e dell’iniziativa  PIATTO SOSPESO: “Un progetto che tenga insieme beneficiario, donatore e società crea una nuova dimensione di sostenibilità, apre canali comunicativi, trova soluzioni e idee in grado di andare oltre la semplice rendicontazione di ciò che si è donato trasformandolo in un racconto di esperienze, motivazioni e cambiamenti”  e ha proseguito “Abbiamo dato vita a Planeat.eco per provare a dare un contributo in più verso una emergenza che, in questo periodo dell’anno, viene fotografato dai principali osservatori. Lo abbiamo fatto proponendo qualità e sostenibilità, in kit porzionati, lavati e dosati per cucinare a prezzi accessibili e democratici per arrivare al maggior numero di persone e rendere più pervasivo e di impatto il nostro contributo. Con PIATTO SOSPESO facciamo un passo avanti: coinvolgendo Planeater, e non solo, nella nostra rete con l’obiettivo di renderla ancora più ampia. Perché nella battaglia contro lo spreco alimentare nessuno si salva da solo”

PASTO SOSPESO: i dettagli del progetto

Dall’inizio di quest’anno tra le opzioni di scelta dei 400 piatti della piattaforma di Planeat.eco, comparirà l’opzione “lascia un pasto sospeso”: possibilità che verrà offerta sia a chi sta facendo l’ordine per la propria famiglia o azienda ma anche a chi sceglierà di andare sulla piattaforma Planeat per regalare e basta.

Le donazioni raccolte verranno raccolte e rendicontate su una apposita pagina del sito così come verranno rendicontate, nella stessa pagina, i piatti consegnati e quelli da consegnare. Verranno descritti le pietanze che verranno preparate: si andrà infatti oltre la lasagna sospesa a Natale con la possibilità di preparare e donare anche altre ricette, prediligendo sempre piatti unici, nutrienti e completi.

E non solo: indicando tempi, luoghi e modi di consegna Planeat sta lavorando alla possibilità, per i singoli donatori, di registrarsi e partecipare ai turni di distribuzione nelle due città per rendere sempre più condiviso e consapevole il percorso verso un futuro a spreco zero.

Il convegno: Alimentiamoci di futuro a spreco zero

Da Banco Alimentare ad Hub di Quartiere; da Costa Crociere a SmartFood di IEO passando per Fondazione Romagnosi alla Prorettore alla Terza Missione dell’Università di Pavia: 12 esperti a raccontare come la sostenibilità alimentare sia un ecosistema a più facce

L’occasione del convegno del 3 febbraio, presso lo Spazio Zero degli Horti del Collegio Borromeo a Pavia, sarà inoltre l’occasione di confronto tra i molti aspetti che compongono il sistema della sostenibilità alimentare.

Verrà raccontato il percorso di SmartFood di IEO, progetto di ricerca di scienza della nutrizione e comunicazione dell’istituto di via Ripamonti, con cui Planeat collabora e ha messo a punto una serie di ricette. Bio.Restart illustrerà il valore del re-utilizzo degli scarti vegetali per un sistema più sostenibile e il divulgatore di Aworld, Andrea Grieco, il ruolo del cibo come soluzione al cambiamento climatico con i dettagli forniti dalla Prorettore al Terzo Settore dell’Università Pavia, Professoressa Cena.

Verranno “dati i numeri” delle best practice di iniziative pubbliche e aziende private.

Come ad esempio quelli del progetto Hub Zerosprechi – protocollo intesa tra Assolombarda, Comune Milano e Politecnico – che attraverso un sistema smart di food sharing urbano (insegne GDO, mense e gestori) nel 2021 ha recuperato nel capoluogo lombardo 159 tonnellate di cibo e donato 318.000 pasti, o quelli di Costa Crociere che da anni si impegna a combattere, insieme a Banco Alimentare, lo spreco di cibo attraverso le assegnazione delle eccedenze dei pasti preparati a bordo nei porti di sbarco delle sue navi da crociera.

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