Aleksandra Kollontaj e le altre.
Donne che raccontano altre donne
Abbiamo chiesto a tre donne, unite da una profonda conoscenza della cultura russa e allenate ad un costante confronto con essa (Francesca Legittimo, Margherita Belgiojoso e Vlada Novikova), di raccontarci la loro eroina russa andando a pescare tra ricordi, esperienze vissute e numerosi esempi offerti dalla storia e dalla letteratura russa. Sarà un segno dei tempi e una ulteriore conferma del bisogno di certezze e punti fermi che caratterizzano l’epoca in cui viviamo se le risposte alla nostra domanda hanno in comune l’aver scelto tre donne vissute tra la seconda metà dell’800 e la prima metà del ‘900; tre donne che sono state testimoni e protagoniste di una quotidianità che è poi diventata Storia, le cui vite sono state esempi di coraggio, determinazione e generosità.
Olga Berggol’c (1910-1975) poetessa e giornalista radiofonica che visse nella città di Leningrado durante l’assedio e continuò a trasmettere le sue poesie via radio. La voce della poetessa che si trovava dall’altra parte di un microfono, barricata come loro, dava agli abitanti della città assediata qualcosa di simile alla speranza. Vera Figner (1852-1942), la rivoluzionaria cresciuta in un collegio per fanciulle e poi emigrata a Zurigo per realizzare il suo sogno di studiare medicina. Tornò in patria da rivoluzionaria e venne condannata a morte, ma poi graziata, per l’assassinio di Alessandro II, il più riformatore degli zar russi. Anna Kuliscioff (1855- 1925), medico e principale protagonista del socialismo e del femminismo italiano, legata a Filippo Turati in un sodalizio quarantennale il cui luogo simbolo fu l’appartamento a Milano in via Portici Galleria 23, il cui salotto venne adibito a redazione di “Critica sociale” e punto di ritrovo degli esponenti politici del tempo, ma anche l’asilo di persone comuni.
Seguirà la proiezione del film documentario
Просто жизнь, (Prosto zhisn’ Semplicemente la vita) di Marina Razbezhkina (Russia 2002, 19 minuti)
GLI OSPITI
Francesca Legittimo nata a Bolzano, ha studiato lingua e letteratura russa a Venezia e Mosca. Coautrice del manuale di russo Davajte! Comunicare in russo (3 voll., Hoepli 2017-2020), insegna attualmente lingua russa e traduzione consecutiva all’università IULM e alla SSML Carlo Bo di Milano. Ha pubblicato di recente il libro “La sfinge russa” (Hoepli, Invasioni).
Margherita Belgiojoso giornalista professionista, ha vissuto oltre un decennio in Russia viaggiando nei paesi dell’ex URSS, scrivendo per le maggiori testate italiane e curando manifestazioni culturali. È laureata in storia dell’arte al Courtauld Institute of Art di Londra e ha conseguito un Master in Politica economica alla London School of Economics. Ha scritto il libro Là dove s’inventano i sogni. Donne di Russia pubblicato nel 2018 da Guanda.
Vlada Novikova nata a Mariupol, ha lavorato per alcuni anni presso l’ambasciata italiana di Kiev, vive da molti anni a Milano, città in cui lavora come guida turistica e come docente al Circolo Filologico Milanese. Animatrice culturale presso diverse organizzazioni, collabora con la rivista Ozero Komo e ha pubblicato di recente “Nicola Benois. Da San Pietroburgo a Milano con il teatro nel sangue”.
L’iniziativa è organizzata da Associazione Italia Russia in collaborazione con il Consorzio viale dei Mille, il titolo “Aleksandra Kollontaj e le altre. Donne che raccontano altre donne” prende spunto dalla storia di una vodka – prodotta in Italia – che si chiama appunto Aleksandra Kollontaj. Una vodka femminista ed antisessista (così recita l’etichetta) nata dall’incontro tra la fabbrica recuperata dagli stessi operai Ri-MAFLOW di Trezzano sul Naviglio (Mi) e il Comitato Kollontaj, formato da esponenti del movimento femminista e LGBT*IQ+.