Fenice 2020 Def Abb
Fenice 2020 Def Abb

The Spiritual Machine

Giovane azienda piemontese che realizza su commissione linee personalizzate di Gin, Vermouth, Bitter, Amari e New Spirit

Ha lavorato nei mesi scorsi per realizzare una bottiglia speciale: “buona” dal punto di vista del sociale prima ancora che del gusto. Si tratta, infatti, di un Vermouth artigianale ottenuto salvando e utilizzando i vini in giacenza nelle cantine italiane che, dopo il lockdown, si aggiravano intorno ai 54 milioni di ettolitri.
Il progetto
L’iniziativa, nata con il nome di Punto a Capo, ha dato vita ad una bottiglia il cui naming e packaging sono stati scelti dalla comunità di The Spiritual Machine (oltre 3000 professionisti del settore HORECA); il risultato finale è una bottiglia di Vermouth denominata “Fenice 2020”, che sta ad indicare la volontà di ripartire più forti dopo un periodo buio come quello vissuto quest’anno a causa della pandemia. Una bottiglia solidale, con un’etichetta disegnata dall’artista italiano di fama internazionale Paolo Armitano. e dal blend unico, dato dall’unione di 20 prodotti provenienti da altrettante cantine, una per regione d’Italia.
Lo scenario
Dopo un’attenta analisi del settore, si presentava uno scenario estremamente critico:
▪ lo stop di ristoranti e bar durante il lockdown ha portato ad un crollo delle vendite del vino (-50%);
▪ il settore Horeca, in forte sofferenza a causa delle chiusure forzate, era in difficoltà nell’onorare i pagamenti ai produttori di vino e ai loro distributori;
▪ locali e ristoranti, una volta riaperto, hanno dovuto fronteggiare problemi di liquidità, avendo meno coperti e costi pressoché invariati;
▪ secondo le previsioni degli esperti, almeno 30.000 ettari di grappoli sarebbero stati distrutti completamente (“vendemmia verde”) portando ad una riduzione della produzione di 3 milioni di ettolitri.
Opportunità del Vermouth
Di vario genere le opportunità offerte dal progetto Save the Wine, da quella di tipo economico a quella di tipo logistico.
I vermouth artigianali hanno un prezzo che oscilla mediamente tra i 15-20€ a bottiglia, prezzo di gran lunga superiore a quello dei vini in eccedenza destinati alla distillazione a 0,30 centesimi al litro. Trasformando il vino in Vermouth, il produttore avrebbe guadagnato dal 300% al 1200% in più rispetto alla distillazione (0,30 euro/litro).

Ritirare il vino dalle cantine per trasformarlo in Vermouth (costituito al 75% da vino) avrebbe liberato spazio fisico per la nuova vendemmia.
In ultimo, va evidenziato anche l’appeal che oggi ha il Vermouth in tutto il mondo, considerato un’eccellenza italiana inventata nel 1786 a Torino, da Benedetto Carpano. Questo ha portato negli ultimi tre anni ad un aumento dell’export di Vermouth italiano del 70% negli USA, del 190% in Svezia e del 800% in Cina.
“White label”, un’opportunità per i produttori di vino
Con il progetto Save the Wine, il team di The Spiritual Machine ha aiutato le singole cantine a salvare e trasformare ulteriori quantità di prodotto creando per loro la propria etichetta personalizzata di Vermouth da proporre alla rete di vendita.
I locali stessi possono invitare i loro clienti a finanziare il crowdfunding, sostenendo direttamente il locale attraverso l’acquisto della bottiglia.
Infine, le aziende che vorranno regalare questo Natale una bottiglia del Vermouth Fenice 2020, potranno fare un preordine figurando come Sponsor del progetto.
Informazioni:
▪ PREZZO: 25 €
▪ FORMATO: 750 ml.
▪ DESCRIZIONE: Vermouth di Torino Superiore di impostazione classica, molto equilibrato nella sua struttura e bilanciato nel rapporto alcol/zucchero. Di stampo medicinale, emergono le note tipiche di un vermouth di tradizione officinale, genziana, cannella, mirra, incenso e fiori bianchi. Molto verticale e vivido, le note balsamiche lasciano il posto alla scorza di arancia, la violetta e chiodi di garofano che vanno a chiudere il profilo aromatico. Lungo all’assaggio, in bocca emergono arancia amara, corteccia di china e chiodi di garofano. Molto beverino e delicato, è pensato come vermouth fruibile e da consumo.

Home


L’avventura di The Spiritual Machine (founder Elisa Cravero, Matteo Fornaca e Matteo Dispenza) inizia nel 2015 a Torino quando tre ragazzi decidono di creare il loro primo spirit. È vincente l’idea di partire da 150 botaniche e sviluppare più di 40 miscele pronte all’uso che si possono acquistare per realizzare da soli le proprie creazioni in modo veloce, sicuro e conveniente o selezionare per ordinare e ricevere in pochissimo tempo i propri spirits già pronti, personalizzati nella ricettazione e nel packaging. Oggi The Spiritual Machine è in grado di permettere a tutti di creare il proprio spirito (Vermouth, Gin, Amari, Bitter e New Spirits) con infinite combinazioni

Articolo precedenteAutomobilismo: L’Esercito presente al Rally Italia Sardegna 2020
Articolo successivoLand Rover Road To Barcolana: Bissaro “allena” i campioni del futuro in vista dell’edizione 52 della regata