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Da 1000 anni, la

Famiglia

Marinelli fonde

per tutto il

mondo le

campane dei Papi

 

 

La Pontificia Fonderia di Campane Marinelli apre le porte del suo Museo e ti mostra una rarissima campana gotica fusa qui 1000 anni fa. Così ti accoglie la Fonderia Marinelli col suo Museo. Entri in un mondo che non ha uguali, nell’epopèa di un “lavoro” che non rientra in alcuna categoria del moderno “mondo del lavoro”, in nessun patto o categoria “sindacale”… Spalanchi gli occhi e… ma, qui, si possono vedere le celebri campane aragonesi che dal 1300 suonano sui campanili del mondo? No, quelle non ci sono perché funzionano ancora. Così come funziona ancora una campana del 1339 per una chiesa del frusinate. Ma quello che puoi vedere qui, parola di Marinelli, ti stordirà. Poi scoprirai e rivivrai la felicità della Famiglia quando Pio X, nel 1924 concesse ai Marinelli il privilegio unico di fregiarsi dello stemma pontificio: che sponsor! Sì, oggi cambiano solo le foto: da bianconero a colori, ma le campane sono sempre le stesse, con lo… sponsor del Papa.

 

Nasce a 1250 msl alla sorgente di Ara Petrecca, precipita con un dislivello di 800 metri e poi il Torrente Verrino diventa Fiume Verrino. In tutto fa 24 km, ma a 450 msl confluisce nel fiume Trigno. Ma non è questa la notizia. La notizia è che, prima di diventare fiume, il torrente Verrino, nelle sue evoluzioni e circonvoluzioni indisturbate dall’uomo e dalle sue diavolerie urbane, ha rincretinito più o meno tutti i grandi esperti di boschi e foreste d’Europa. Stiamo invitandoti ad entrare nella Selva, sì, nella natura selvaggia, nella natura libera di inventare, conservare, eliminare, alla faccia di tutti i Wwf del mondo. In breve. Ecco l’elenco di tutti i tipi di Alberi e Arbusti che incontrerai, che toccherai, che fotograferai, che non riuscerai a contare. O meglio, le specie più importanti! Tutte a fianco e nelle vicinanze del corso del Verrino: Alnus Glutinosa (Ontano nero), Salix Alba (Salice bianco), Salix caprea (Salicone), Salix triandra (Salice da ceste), Salix babylonica (Salice piangente), Populus nigra (Pioppo nero), Populus tremulus (Pioppo Tremolo), Carpinus Orientalis (Carpinella), Ostrya Carpynifolia (Carpino nero), Quercus Cerris L. (Cerro), Quercus pubescens (Roverella), Crataegus monogyma (Biancospino), Prunus Avium (Ciliegio selvatico), Corylus avellana (Nocciolo), Spartium Junceum (Ginestra), Laburnum Anagryodes (Maggioiondolo), Robinia pseudoacacia (Robinia), Pyrus (Pero selvatico), Acer campestre (Acero campestre), Fraxinus Ornus (Orniello)… Più numerosissime altre specie di arbusti, felci, fiori, agrifoglio, canna palustre, licheni, muschi e orchidee spontanee. Ecco, il viaggio lungo il Verrino è questo. Non dico che non troverai un bar, ma dovrai faticare, e succhiare fili d’erba.

 

  

LIBERO Stile  

Edizione  LUGLIO-AGOSTO 2010

 

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