Sei borghi per scoprire la Maremma Grossetana:
un territorio ricco di fascino, dove natura,
Storia e leggenda creano una trama unica al mondo che per la bellezza del paesaggio, la bontà e genuinità dei prodotti sta diventando una meta turistica sempre più ambita.
Magliano in Toscana e l’Olivo della Strega. Magliano in Toscana è un piccolo borgo medioevale fortificato su un colle di ulivi secolari. Entrando in paese da Porta San Giovanni si raggiunge il trecentesco Palazzo di Checco il Bello, che deve questo nome bizzarro a Francesco Salvi, noto per le doti fisiche e la fama di casanova, che lo abitò ai primi del ‘900. Meritano una visita anche la romanica Chiesa di San Giovanni Battista (XIII sec.),
il Palazzo dei Priori (1425) e la Chiesa di San Martino (XI sec.). Fuori dalle mura del paese, in un antico uliveto, si trova l’incredibile “Olivo della Strega”, la cui età stimata è di oltre 3.500 anni, il che lo colloca tra i più vecchi olivi conosciuti al mondo, ancor più vecchio di quelli dell’orto del Getsemani. La leggenda più diffusa narra di una strega che ogni venerdì, durante i suoi riti sabbatici, danzava intorno all’albero, costringendo così la pianta a contorcersi fino ad assumere le forme attuali. Scansano, il vino e il museo archeologico. Scansano è ormai famoso per il grande successo del vino rosso del suo territorio, il Morellino. Abitato sin dall’antichità dagli etruschi e dai romani, il borgo è ricco di zone archeologiche e castelli. In paese e nei dintorni enoteche e cantine sono sempre aperte per la degustazione di questo vino vivace, dal sapore intenso e dai profumi ricercati, o anche del Vermentino, vino bianco prodotto in zona. Da non perdere una visita al Museo archeologico e della Vite e del Vino che ha sede nel Palazzo Pretorio. Manciano e le Terme di Saturnia.
Circondato dai ruderi degli antichi castelli medievali, Manciano è uno dei maggiori centri della Maremma toscana. La zona, nota per le Terme di Saturnia, è caratterizzata dai resti degli insediamenti preistorici e protostorici: Scarceta, la necropoli neolitica delle Calle, e i castellieri di Poggio Pietriccio. Nel centro storico, dove svetta il Cassero Senese (XIV secolo), si riconoscono i resti della cinta muraria che stringeva la Rocca fatta costruire dagli Aldobrandeschi. Le Cascate del Mulino di Saturnia sono uno dei luoghi più suggestivi ed affascinanti della Maremma Toscana, si tratta di un luogo che si è creato naturalmente, originandosi da una roccia di travertino, scavata dalla cascata di acque solfuree termali. Sono le cosiddette “terme libere di Saturnia”, celebri soprattutto per la loro bellezza: piccole piscine naturali si riempiono continuamente dell’acqua che giunge dall’alta cascata, lontano da rumori, stress e caos quotidiani.
Pitigliano, la piccola Gerusalemme. Di sera il paese, allungato su uno sperone di tufo, crea con le sue luci una scenografia davvero particolare. Nel XV secolo Pitigliano fu un rifugio per molti israeliti (dopo l’espulsione dallo Stato della Chiesa) e, per buona convivenza creatasi tra ebrei e cristiani, si meritò l’appellativo di Piccola Gerusalemme: si possono visitare il ghetto, il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno e un tempio del 1598. Oggi qui sono rimasti pochi ebrei, ma la loro cucina è tutelata dal presidio slow food “La cucina dei Goym nella città del tufo”. Degni di nota gli sfratti, dolcetti di miele e noci, e il raro vino rosso kasher Piccola Gerusalemme, prodotto con la supervisione del rabbino. In una caratteristica sala scavata nel tufo, la trattoria Tufo allegro, offre una cucina genuina con ampia scelta dei vini locali. Sovana, Sorano e le 200 grotte. Sovana è uno dei “cento borghi più belli d’Italia”. Il paese, compreso tra la duecentesca rocca e il duomo, è attraversato da un’unica strada lastricata in terracotta.
La Tomba Ildebranda (III-II sec. a.C., scoperta nel 1924), scavata nella roccia, è considerata il più importante monumento della necropoli etrusca di Sovana e dell’intera Etruria. Sempre in zona Sovana, da visitare a piedi o cavallo, ci sono le misteriose vie cave: un percorso davvero interessante e suggestivo. Pochi km più in là trovate Sorano, che ha una bellissima veduta. Il borgo, con case medievali abbarbicate sopra uno sperone di roccia di tufo, è davvero molto bello. La Fortezza degli Orsini, in parte trasformata in hotel, è il punto più alto e panoramico. A soli 5 km da Sorano c’è la frazione San Quirico, dove si trova l’insediamento rupestre di Vitozza, costituito da oltre 200 grotte e ambienti ipogei abitati tra il XVIII e il XII secolo a.C.: è il più vasto complesso del genere in tutta l’Italia Centrale, parte del Parco Archeologico delle Città del Tufo.
Alessia Placchi