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CAPODANNO NELLA STORIA

Capodanno (da capo d’anno) è il primo giorno dell’anno. Nel mondo moderno cade il 1º gennaio del calendario gregoriano in uso ai fini civili in tutto il mondo, e nella larghissima maggioranza degli Stati è un giorno di festa. Per le popolazioni che seguono il calendario giuliano, ad esempio alcune chiese ortodosse, ai fini strettamente religiosi l’inizio dell’anno viene celebrato nel giorno corrispondente al 14 gennaio gregoriano I rituali di capodanno invocano la fortuna e la prosperità. C’è abbondanza di piatti e di dolci, che ricalcano l’arte della cucina natalizia. I cibi si vogliono ricchi e sontuosi, imbanditi sopra a vistose tavole. Primi generosi, come tortellini o paste ripiene, da servirsi rigorosamente in brodo di cappone. Fra i secondi, dominano la carni lesse ed arrosto. Fra queste l’ arista e lo zampone . La carne di maiale era la preferita fra le pietanze di capodanno, perché il sacrificio del porco era stato appena compiuto.  I dolci che chiudevano la tavola di questa ricorrenza erano gli stessi del periodo natalizio. In quasi tutti comparivano l’uva passa, la melagrana, le mandorle, ingredienti che avevano a che fare con il buon augurio di prosperità (come già le lenticchie ). Fra le tipicità legate al filone della buona sorte, rintracciamo “la carenza”, una specie di pan dolce dove era nascosta una moneta che finiva in premio a chi la trovava nel suo boccone.  Capodanno anticamente era anche il giorno destinato allo scambio degli auguri e delle piccole donazioni. Già al tempo dei Romani era consuetudine nel periodo del solstizio, offrire le “streae” (strenne). Fra queste, un rametto d’alloro, fichi secchi e datteri, affinché il nuovo anno recasse con se dolcezza e vita. Oggi questa ritualità si è spostata al Natale, e come strenna si usa regalare il vischio, segno di legame fra persone e tenacia di sentimenti, perché questo verde arbusto dalle minute bacche perlacee, vive sugli alberi e li stà abbarbicato.

ITALIA DA GUSTARE A CAPODANNO…

La tradizione prevedeva poi una serie di rituali scaramantici per il primo dell’anno: vestire biancheria intima di colore rosso o gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati. Per scoprire cosa avrebbe offerto il nuovo ciclo annuale nelle zone di campagna il “capoccia” prendeva dodici pacche di noci, simboleggianti i mesi dell’anno, le cospargeva di sale e le disponeva in ordine dentro la madia. Il giorno dopo, a seconda se ciascuna pacca era trovata umida o asciutta, si pronosticava che il mese associato sarebbe stato piovoso o secco.  Per questa festa in molte città del mondo si sparano tradizionalmente i fuochi artificiali. In Spagna c’è l’uso di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati dal grande orologio comunale. In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l’anno nuovo. In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, ed a mezzanotte li si brucia nelle strade. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l’arrivo di un nuovo anno (l’ascolto di questi suoni purifica perché si ritiene che il numero dei peccati commessi da una persona in un anno sia di 108).

                                                  ITALIA DA GUSTARE  A TAVOLA A CAPODANNO con…

RISOTTO AI FIORI DI ZUCCA

Ingredienti:  per 4 persone: una dozzina circa di fiori di zucca, una tazzina per persona di riso per risotti, un dado vegetale, una bustina di zafferano, una noce di burro, una cipolla media, cognac, sale, pepe, olio.
 
Istruzioni per la preparazione:  Fate indorare la cipolla con due cucchiai di olio ed un dito d’acqua. Aggiungete nella casseruola i fiori di zucca  precedentemente privati del gambo, fateli saltare per cinque minuti ed aggiungete una spruzzata di cognac. Nel frattempo ,in un altro pentolino, fate sciogliere un dado vegetale con abbondante acqua (considerate che il brodo servirà per l’intera cottura del riso). Non appena il dado sarà sciolto aggiungete una bustina di zafferano. Nella casseruola con i fiori di zucca aggiungete il riso e fatelo tostare amalgamandolo con la cipolla ed i fiori di zucca; cominciate ad aggiungere lentamente il brodo vegetale e mescolate finche non verrà assorbito dal riso. Ripetete l’operazione durante tutta la cottura del riso che richiederà circa 12 minuti. A cottura terminata aggiungete una noce di burro, una spolverata di parmigiano, un pizzico di pepe nero, ed aggiustate di sale. Tempo preparazione: 30 min. 
 

CARRE’ DI VITELLO CON RIPIENO DI CASTAGNE
Ingredienti:  per 6 persone: 1,2 kg. di carrè di vitello disossato, 220 gr. di castagne già mondate e cotte, 1/2 cipolla, 1 ciuffo di salvia, 30 gr. di grana padano grattugiato, 150 gr. di pancetta a fettine, 1 mazzetto di timo e 1 di mirto, 1/2 bicchiere di vino bianco, olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
 
Istruzioni per la preparazione:  Soffriggete la cipolla in una padella con due cucchiai di olio, la salvia tritata e le castagne sbriciolate unite al grana. Salate e pepate il mix di castagne ottenuto e riempitevi il carrè. Avvolgete il carrè con le fettine di pancetta, inserite i rametti di timo e di mirto, legatelo con lo spago, mettetelo su di una teglia, irroratelo con un filo d’olio e il vino e infornate in forno preriscaldato a 180° per un’ora.  Tempo preparazione: 105 min. 
 

PATATE FARCITE
Ingredienti  per 4 persone: 1 kg. di patate medie, 200 gr. di mascarpone, 1 uovo, 40 gr. di grana padano grattuggiato, 20 gr. di burro, noce moscata q.b., sale e pepe.
 

Istruzioni per la preparazione:  Lavate le patate, mondatele, svuotatele al centro con uno scavino e cuocetele al vapore lasciandole al dente. In una terrina, lavorate l’uovo con il grana, un pizzico di sale, uno di pepe, noce moscata ed il mascarpone. Farcite le patate con il composto ottenuto, distribuite sulla superficie qualche fioccheto di burro e infornate in forno preriscaldato a 170° per 25 minuti. Tempo preparazione: 55 min.

GRATINATA AI FRUTTI DI BOSCO
Ingredienti:  per 6 persone: 350 gr. di frutti di bosco (lamponi, fragole, more, e mirtilli), 1 limone, 600 gr. di gelato alla vaniglia, 1 pizzico di sale, 50 gr. di burro, 3 tuorli d’uovo, 50 gr. di zucchero, 1 bicchiere di marsala.
 

Istruzioni per la preparazione: Grattuggiate la scorza del limone facendo attenzione ad utilizzare solo la parte gialla. Prelevate dal frigorifero il gelato, lasciatelo ammorbidire e formate delle palline di gelato con l’apposita paletta che disporrete, ben distanziate tra di loro, in un vassoio metallico e rimettete nel congelatore. Per preparare lo zabaione: in una ciotola lavorate con una frusta i tuorli d’uovo e lo zucchero, aggiungete il marsala, immergete la ciotola in una pentola riempita a metà di acqua molto calda, lavorate bene il composto con la frusta e mettete sul fuoco continuando a mescolare con la frusta finchè la crema non si rapprende e si inspessisce. Togliete dal fuoco, aggiungete la scorza di limone precedentemente grattuggiata e continuate a mescolare con la frusta per due minuti. Fate riscaldare il grill del forno. Riprendere il gelato, disponete sul fondo della teglia da forno le palline di gelato ghiacciate, disponetevi sopra i frutti di bosco ben freddi, versatevi lo zabaione, mettete la teglia nel forno e grigliate per due minuti la crema finchè diventa dorata e la frutta calda. Servite il dolce immediatamente. Consigliamo di preparare porzioni individuali in pirofile da forno, sarà più facile servire il dolce.   Tempo preparazione: 30 min

 

 

 

La Redazione

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