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Se fosse possibile cancellare i ricordi dolorosi che hanno segnato la vostra esistenza semplicemente assumendo una pillola, sareste fra coloro che farebbero la fila in farmacia fin da ora? Questa domanda non è una semplice provocazione o pura fantascienza, ma un’anticipazione delle potenzialità farmacologiche disponibili in un futuro, neanche troppo lontano.   Un’equipe di ricercatori della John Hopkins University negli Stati Uniti, ha realizzato un interessante studio in merito, pubblicato sulla rivista Science Express.   I risultati dello studio sono stati estremamente incoraggianti, evidenziando il meccanismo che rende possibile la cancellazione selettiva dei ricordi. Basterà infatti rimuovere una particolare proteina situata nell’amigdala, sede dei circuiti nervosi.   Questa scoperta apre prospettive concrete verso la creazione di farmaci in grado di trattare efficacemente i disturbi da stress post-traumatico. Ci si potrà finalmente liberare dei traumi che determinano stati depressivi, fobie, stati ansiogeni e sindromi psicologiche invalidanti. La ricerca, coordinata da Richard Huganir, ha preso in esame topi da laboratorio, nella cui amigdala è stata prima individuata e successivamente rimossa una proteina in grado di imprimere i ricordi paurosi nella memoria. Per condurre i test sul comportamento dei topi, i ricercatori si sono avvalsi dell’ausilio di fonti rumorose, in grado di spaventarli prima della rimozione della proteina in questione. Dopo aver proceduto alla rimozione di tale proteina, i topi non associavano più in alcun modo il suono intenso alla paura. Il forte suono prodotto dai ricercatori non era più considerato un evento traumatico dai topi. Le proteine celebrali aumentavano in seguito all’evento traumatico ed essendo estremamente instabili, sparivano dopo 48 ore, grazie a questo accorgimento. Gli esiti della ricerca descrivono i meccanismi molecolari e cellulari coinvolti nei processi post-traumatici, spiega Huganir, valutando per la prima volta la possibilità, finora ritenuta fantascientifica, di manipolare selettivamente i ricordi attraverso l’assunzione di farmaci realizzati per favorire la terapia comportamentale per questo genere di condizioni.

 

 

Fonte:UffStampGalenoNews

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