“E Tu degnasti assumere
questa creata argilla?”
da “Il Natale” di Alessandro Manzoni (1813)
È la sostanza naturale più versatile che l’uomo abbia conosciuto. Le proprietà dell’argilla, un materiale terroso, sono state riconosciute dall’uomo fin dalle più antiche civiltà: i Sumeri la utilizzarono, fra le altre cose, come base per incidervi la prima scrittura della storia. In Cina e in India l’argilla veniva prescritta come energizzante, in caso di debolezza, a donne gravide, anziani e bambini e, essiccata sotto forma di tavolette o bastoncini da succhiare, veniva usata per curare diverse affezioni. Si tratta di una roccia sedimentaria clastica, costituita da un mix di minerali (quali ferro, silicio, calcio, magnesio…) finemente polverizzati che, a seconda loro della percentuale e dello stato di ossidazione del ferro, le conferiscono colorazioni e proprietà diverse, tra cui la caratteristica plasticità e capacità di assorbire acqua.
Se quella rossa è nota soprattutto per il suo impiego nella creazione di oggetti, l’argilla bianca e quella verde hanno sempre avuto un largo utilizzo in ambito benessere, nel curare vari tipi di disturbi, grazie a diverse capacità terapeutiche, tra cui il potere assorbente, purificante e disinfettante. L’argilla estratta nell’isola di Lemno, in Grecia, era particolarmente benefica e veniva commercializzata in tutto il mondo antico a peso d’oro. Galeno ne elogiò le virtù per la salute dell’organismo, come rimedio per la bellezza del corpo. Plinio il Vecchio ha dedicato alle proprietà curative dell’argilla un intero capitolo nel testo “Historia naturalis”. Anche l’illustre filosofo e medico arabo Avicenna, che scrisse la «Bibbia dei medici» ne consigliava l’utilizzo ai suoi pazienti. L’impiego curativo dell’argilla poi si perse, per essere ritrovata in tempi più recenti, il secolo scorso. Oggi viene utilizzata come integratore alimentare, nella cosmesi, e nei centri termali per trattamenti estetici e curativi, per combattere il dolore e ridurre le infiammazioni ma anche nella lotta contro la cellulite.
Le virtù curative dell’argilla L’argilla bianca, in particolare, è un composto sterile e atossico che vanta numerose virtù curative, sia a uso interno sia per applicazioni esterne. Può essere utilizzata esternamente a livello topico su determinate zone del corpo, pelle e capelli compresi, oppure ingerita in soluzione acquosa, oppure succhiata sotto forma di barrette. Svolge anche un’azione antinfiammatoria che si rivela sia a livello interno, su tutto il sistema gastro-enterico, sia esterno, sull’epidermide. Aiuta a purificare e depurare l’intero organismo: infatti le proprietà antibatteriche e antisettiche dell’argilla bianca contrastano la proliferazione di microrganismi per noi patogeni. Come integratore alimentare viene proposta contro i disturbi dell’apparato digerente, in particolare disturbi gastrici, diarrea, nausea e sindrome del colon irritabile. L’azione dell’argilla sarebbe dovuta alla capacità di legare alcuni metalli e di prevenirne l’assorbimento in stomaco e intestino. Caratteristica che la renderebbe adatta a prevenire e trattare l’avvelenamento da metalli che presentano tossicità come il mercurio. Grazie al suo elevato potere assorbente è in grado di filtrare e quindi eliminare sostanze tossiche come batteri, tossine, gas e liquidi in eccesso. Inoltre, grazie al suo contenuto in sali minerali, risulta un ottimo integratore energizzante (soprattutto in caso di astenia). Il suo potere mineralizzante è utile anche in caso di osteoporosi, fratture e problemi articolari. Per uso esterno, infine, agisce come un antidolorifico, per lenire contusioni e distorsioni. L’argilla bianca è anche un potente cicatrizzante, grazie all’alluminio, che stimola la coagulazione, favorendo la rigenerazione dei tessuti cutanei. In tal modo, ripara la mucosa gastrica come pure piccole irritazioni della pelle. |
La forza vitale dell’argilla![]() |
Attenzione. Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. L’ingestione prolungata di argilla può provocare all’organismo una diminuzione dei livelli di ferro e potassio, per cui è sconsigliata in chi soffre, ad esempio, di ipopotassiemia e di anemia, di blocchi intestinali e di problemi respiratori. Il consumo di argilla deve essere controllato anche in caso di gravidanza. Prima di assumere l’argilla e per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.
Dr. Andrea Pitrelli
Farmacista antroposofo
Farmacia Duomo – Milano
duomo@cofa.it
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Tratto da
24orenews.it Milano