TUMORE ALLA PROSTATA, ARRIVA UNA NUOVA “ARMA CHIMICA”
Il carcinoma della prostata è uno dei tumori più comuni tra gli uomini. Il rischio è direttamente correlato all’età e tende a manifestarsi in maniera percentualmente apprezzabile verso i 50 anni.Numerose sono le scelte terapeutiche dopo la diagnosi, e in alcuni casi bisogna procedere a terapie mediche individuate con il poco piacevole termine di castrazione chimica, azzerando cioè i livelli di testosterone.
Talvolta però la patologia tende a sganciarsi dal nostro controllo.ARAMIS, uno studio internazionale di Fase III ha dimostrato di recente il ruolo benefico della darolutamide, un nuovo anti-androgeno che è stato trovato per prolungare la sopravvivenza libera da metastasi negli uomini con carcinoma prostatico resistente alla castrazione chimica. “La darolutamide è un nuovo antagonista del recettore degli androgeni non steroideo che ha proprietà strutturalmente distinte uniche con bassa penetrazione della barriera emato-encefalica. La darolutamide ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza libera da metastasi di 22 mesi rispetto al placebo (40,4 mesi contro 18,4 mesi), riducendo il rischio di metastasi o morte del 59%”, spiega il Dr Andrea Militello, urologo che opera a Roma e Milano”.
La darolutamide ha anche mostrato un miglioramento degli obiettivi secondari tra cui la sopravvivenza libera da progressione, il tempo prolungato alla progressione del PSA, la risposta al PSA e il tempo di iniziare una terapia antineoplastica aggiuntiva, il tempo di progressione del dolore e il tempo di chemioterapia citotossica” continua l’urologo di Roma. La darolutamide è stata attualmente presentata come proposta di farmaco alla Food and Drug Administration (US FDA) degli Stati Uniti per l’uso in contesti di carcinoma prostatico resistente alla castrazione.Siamo quindi di fronte a una importante svolta nel trattamento medico del tumore più frequente nell’uomo. La prevenzione rimane comunque la migliore arma che abbiamo a disposizione.