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TEATRO EUROPAUDITORIUM, BOLOGNA

LUNEDI’ 20 DICEMBRE 2010 ORE 20.30

 

ASSOCIAZIONE IO VIVRO’ ONLUS

 

 

SENZA RESPIRO

UN ANNO DI INCONTRI

 

Concerto di beneficienza a favore dei malati di S.L.A.

 

parliamo con… GIANLUCA FANTELLI

 

 

 


Gian Luca Fantelli in ''Senza respiro!''

Gian Luca Fantelli in ”Senza respiro!”

 
 

I

l 20 dicembre avrà luogo al Teatro EuropAuditorium “Senza Respiro (un anno di incontri)” un concerto di beneficienza a favore dei malati di S.L.A. a cui parteciperanno numerosi artisti.

 

 

“Senza Respiro – Un anno di incontri”, nelle librerie dallo scorso 26 novembre, è anche il nome del libro scritto da Gianluca Fantelli: la sua testimonianza di malato di S.L.A.

 

 
 
MiIano, 7 dicembre 2010

. Oggi abbiamo intervistato Gian Luca Fantelli, soprannominato “Il Fante”: 47 anni – molto ben portati – bolognese di nascita, autore, scrittore, cantautore, cantante…  una carriera artistica in crescita: nel suo libro racconta un anno di emozioni attraverso incontri che lasciano – appunto –  “senza respiro”.

 

Il Fante Scrittore: dal 26 novembre scorso è uscito in tutte le librerie il suo libro “Senza respiro”, edito dalla Minerva Editrice. Da dove nasce l’idea?

 “Un saluto ai suoi lettori innanzi tutto. Un libro al quale tengo molto, dove  racconto la mia storia, il mio modo di essere, la mia malattia… il mio mondo insomma.Cosa può spingere una persona come me di mezza età, apparentemente normale, con una vita normale, un lavoro normale, interessi normali, a trasformare radicalmente la propria vita e a sviluppare un talento giovanile abbandonato trasformandolo nella propria principale ragione di vita?  Avevo un posto sicuro in banca, quando scoprii nel 2007 di avere la S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Dopo un periodo di iniziale smarrimento ho ritrovato un mia vecchia passione per la musica, che avevo abbandonato negli anni ’90 e che è diventata il mio punto di riferimento assoluto. E’  la realizzazione di un grande sogno che mi conduce attraverso una serie di incontri importanti che mi lasciano…sempre…. ‘senza respiro’.”

 

Quali sono i maggiori disagi che le causa la malattia?

“Questa malattia, la S.L.A., con la quale sto imparando a convivere, colpisce le cellule nervose che comandano i movimenti muscolari ed è a tutt’oggi una malattia incurabile. In questo momento mi sta creando problemi ai movimenti articolari specie nelle mani e alle braccia. Malgrado tutto,  il mio spirito è  e rimarrà sempre intatto.”

 

Il suo talento artistico e musicale è emerso soprattutto dopo il sopraggiungere della malattia. La passione per la musica le è stata di aiuto nei momenti più difficili?

“Si,  soprattutto quando anch’io ho avuto il mio periodo davvero buio all’inizio della malattia…  però ne sono venuto fuori e ne sono molto contento.”

 

 “Io vivo e io vivrò”:  in questa sua canzone c’è molto di Gian Luca il Fante…

“C’è tutto il mio mondo se non tutto, ma sicuramente tanto perché io vivo e io vivrò è la mia canzone, è il nome del mio sito e perché io vivrò è il nome della mia onlus è quindi ha un’importanza basilare per me.”

 

Le pagine del libro e i testi di alcune sue canzoni, esprimono tutta la forza di una persona che sta lottando con coraggio e che lancia un grande messaggio di speranza.

“Si, io credo che la mia canzone sia proprio un inno alla speranza, che però va oltre e non deve essere ricondotta per forza esclusivamente alla mia malattia. Io credo che le mie canzoni possano avere diverse interpretazioni ma tutte esortano a amare la vita e sempre a lottare per essa. E’ un monito per me e per tutti quelli che mi ascoltano, ad andare avanti.”

 

La sua città, Bologna che cosa le sta dando?

“Bologna, dove sono nato, è stata la mia città per tantissimi anni, anche se oggi abito in provincia. Bologna mi ha dato tanto e sicuramente mi darà ancora molto: ad esempio mi ha dato la possibilità lo scorso ottobre così come il prossimo 20 dicembre di organizzare un importante concerto che sarà sicuramente grande e indimenticabile.”

 

Al “Fante” chiediamo: quali sono le cose che si devono dire?

“Le cose che si devono dire, soprattutto alle persone più care, quelle che non devono essere tenute nascoste anche se abbiamo paura di ferire. Dobbiamo essere sempre coerenti con  il nostro pensiero.”

 

Ci sono cose che è meglio non dire?

“Forse quelle cose che rendono felici solo noi stessi, perché non dobbiamo mai confondere da nostra felicità con quello che provano gli altri.”

 

Un appello ai nostri lettori… per concludere questa nostra piacevole chiacchierata.

Comperate il mio libro, lo troverete in tutte le librerie. E’ un libro che racconta la storia di un anno di una persona che ha imparato ad amare e apprezzare sempre più intensamente la vita: fatene tesoro. E poi vi aspetto il 20 dicembre 2010 all’Auditorium di Bologna alle ore 21,00 con gli altri artisti, i tecnici e gli organizzatori, anche perché chi verrà al concerto ne uscirà con una grandissima carica di energia.

A presto …il Fante .

 
Redazione 24orenews


 

 

 

 

 

Informazioni su www.iovivro.org e su www.iovivoiovivro.it

 

 

Biglietto posto unico 20 € – gratuito fino a 12 anni

 

I biglietti sono acquistabili presso:
– Cartolibreria Silvestro, Medicina, tel. 051 852094
– Piadaland, Medicina, cell. 334 9152941

 

 

Infoline: info@iovivoiovivro.it; 347 0506246

 

 

 

Ufficio stampa Teatro

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