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La Pieve di Cartoceto

 

LA PIEVE DI SANTI PIETRO E PAOLO

La Pieve di Santi Pietro e Paolo,  sorge a 1 km dal centro storico, sulla sommità di una collina che domina la bassa valle del Metauro.

L’edificio primitivo sorse probabilmente in età paleocristiana in sostituzione di un tempio pagano. Lo testimonia una lapide datata 79 a.C. murata nella facciata della chiesa il cui originale si conserva ad Urbino che dice testualmente: L. Razio e L.L. Polibio dedicarono questo portico il 23 maggio sotto il consolato di L. Mennio Pollione e di Q. Allio Maximc.

Fu la chiesa parrocchiale di Cartoceto fino al 1573 quando fu istituita la nuova parrocchia nel borgo. Nel XVII secolo fu ceduta ai frati minori osservanti che trasformarono la chiesa e costruirono a fianco il loro convento.

Il campanile risale al 1726. Nel 1861 il convento fu abbattuto per ampliare l’adiacente cimitero. Il suggestivo portico a cinque arcate sostenute da pilastri ci introduce all’interno dell’edificio dalle caratteristiche neoclassiche che conserva cinque paliotti d’altare in scagliola dei primi decenni del XVIII secolo e, nel primo altare di destra, un interessante affresco del 1477 raffigurante la Crocifissione sotto il quale recenti restauri hanno portato alla luce un precedente affresco, forse del XIV secolo, avente lo stesso tema.

Il coro ligneo, in radica di olivo e ornato con colonnette tortili, è opera dell’intagliatore Ottaviano Marchegiani di Fossombrone (XVIII secolo).

Sant'Anna di Cartoceto

 
ANTICHE RESIDENZE DI CAMPAGNA

Diverse sono le residenze storiche private che caratterizzano la campagna di Cartoceto. Villa Salomone, poco lontana dalla Pieve, risale alla fine del secolo XVIII e gli inizi del XIX. Al piano nobile il salone, controsoffittato da una tela dipinta, ospita un antico pianoforte dove si tramanda la leggenda che vi abbia suonato Liszt.

Poco lontana, dall’altro lato della strada, sorge Villa Bellaria con la sua bella scala a due rampe e bel portale in pietra. Il salone d’ingresso conserva le porte originarie e, nelle grandi cantine, è ancora esistente la rampa di accesso per i cavalli.

Casa Montefiore o Villa Beatrice sorge nei pressi della strada che dalla pieve porta alla località Molinaccio. Risale alla metà del 1800 conserva ancora l’annessa cappella.

Villa Corbelli ha origini seicentesche ed è posta in un punto che domina tutta la bassa vallata del Metauro, fino al mare. Interessante la chiesetta di Sant’Anna che sorge nell’altro lato della strada: recentemente restaurata, è uno splendido esempio di architettura rurale del 1600.  

 
fonte:mondodelgusto

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