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Sagra dek Maiale e del Cinghiale

ANTILLO – 4 e 5 dicembre 2010
  

    

       

 
ANTILLO.  La Sagra del Maiale e del Cinghiale è nata con lo scopo di diffondere all’esterno del territorio comunale quei prodotti tipici locali ottenuti da questi animali: salsiccia, salumi, porchetta, lardo, “frittuli”, che già sono noti ed apprezzati in buona parte della provincia di Messina. Ulteriore finalità della sagra è poi quella di rivalutare un’attività – l’allevamento del maiale – che, seppure in declino, è particolarmente diffusa tra gli Antillesi e che, soprattutto nei periodi più difficili, ha rappresentato una delle componenti più rilevanti dell’economia del luogo.  L’allevamento del maiale ad Antillo vanta una tradizione secolare. In tutta la Val d’Agrò un vero allevamento in massa del maiale esisteva solo ad Antillo. Centinaia e centinaia di capi all’anno erano allevati in tutte le famiglie e spesso ne erano la risorsa principale, poiché all’atto della vendita si poteva ricavare qualche centinaio di lire. Nei primi decenni del secolo scorso l’allevamento del maiale era un’attività talmente diffusa nella popolazione locale al punto che ad Antillo si teneva un frequentatissimo mercato domenicale dî purcidditta e ddî gnarri, (i cosiddetti lattonzoli). In marzo ed aprile si smerciavano decine e decine di lattonzoli mentre in dicembre e gennaio si compravano i maiali svezzati da tempo. L’alimentazione dei maialetti consisteva in ghiande, granturco, castagne, frutti scadenti appositamente raccolti (pere e mele) e nel classico “bbiviruni” formato da un intruglio di latte, crusca e residui di cibo. Alla fine dell’estate i maiali erano così cresciuti al punto da poter essere venduti o macellati “a pprima carne”, come prima carne suina della stagione.

 

L’estensione della sagra anche ai prodotti derivati dal cinghiale è stata decisa per far conoscere e apprezzare la carne prelibata di un animale sempre più diffuso nel territorio antillese. Difatti taluni allevatori locali si stanno specializzando nell’allevamento di questa specie appartenente alla famiglia dei suini, senza dimenticare poi che i boschi di Antillo sono particolarmente ricchi di cinghiali che vivono allo stato selvatico e che possono essere cacciati nei periodi in cui lo consente il calendario venatorio. La sagra del maiale e del cinghiale ospita anche una ricca e variegata mostra mercato dei prodotti tipici antillesi (funghi, olio, vino, miele, frutta secca, pane casereccio, formaggi, ecc. oltre agli apprezzati prodotti dell’artigianato locale).

 

CENNI STORICI SU ANTILLO

 

 

 

 

 

 

 

 

         

Posto a ridosso del litorale jonico, il territorio del Comune di Antillo si estende a sud-ovest da Messina per una superficie di Kmq. 43,400. L’agglomerato urbano è adagiato sul versante sinistro del torrente Antillo a valle di uno scosceso monte in cima al quale si erge un imponente masso: “u casteddu”. Già esistente in epoca romana e bizantina, quando, in seguito, passò sotto il dominio dei Normanni, il casale di Antillo legò le proprie sorti a quelle di Savoca da cui divenne autonomo soltanto il 17 febbraio 1845, allorchè, con Real Decreto, Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie, lo elevò a Comune.

Antillo si raggiunge da S. Alessio Siculo attraverso un percorso piacevole che si snoda in mezzo ad una campagna ricca di frutteti, agrumeti, uliveti, fichi d’India ed alberi d’alto fusto. Una volta giunto in questa amena località collinare il visitatore trova aria pura, sorgive d’acqua limpide e cristalline e la possibilità di trascorrere giornate di relax e tranquillità da godere immersi in scenari naturalistici di inusuale bellezza.

Oppure può tuffarsi nel passato alla scoperta della magica atmosfera che si avverte passeggiando tra angusti vicoli e vetuste dimore di un centro storico ancora pulsante di vita. O ancora può ammirare gli antichi utensili custoditi nel Museo Agro-Pastorale. E poi può, magari, rinfrancare lo spirito visitando il Giardino di Redenzione, centro di preghiera e solidarietà, e la Campana bronzea dedicata ai dispersi di tutte le guerre. Senza dimenticare che in qualsiasi periodo dell’anno chi viene a trovarci può godere di prodotti genuini, sapori antichi ed aromi intensi, frutto della nostra terra e dei nostri allevamenti.

Ed è proprio per promuovere i prodotti tipici locali, in particolare i celebratissimi granturco, castagne, carni di maiale e cinghiale, che il Comune di Antillo, annualmente, organizza tre sagre alle quali intervengono migliaia di visitatori provenienti da tutta la Sicilia.

 

 

  

 

 

    

 

 

 

 

COME RAGGIUNGERE ANTILLO

 

 

 

 

Antillo è raggiungibile in auto tramite l’autostrada A18 (Messina – Catania) alle uscite di Roccalumera (27 Km a Nord) o di Taormina (28 Km a Sud). Si prosegue lungo la strada statale S.S. 114 fino all’altezza di S. Alessio Siculo e qui s’imbocca la strada provinciale S.P. 12 per Antillo

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

     

 

 

   

 

 

      

 

 

 

 

LUOGHI E MONUMENTI DA VISITARE

 

 

 

 

– Museo Agro-Pastorale
– Monumento ai Caduti

– Monumento all’emigrante
– Giardino di Redenzione: oasi di pace e luogo di preghiera
– Campana dedicata ai dispersi di tutte le guerre
– Mosaico artistico in ceramica

– Mosaico artistico in terracotta
– Valle dei Platani

 

 

  

  

                                 

 

 

Per ulteriori informazioni contattare il Comune di Antillo tramite tel. 0942.723031, cell. 320.4332175, e-mail comuneantillo@tiscali.it

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