La sensibilità e l’amore che rivolgiamo ai nostri amici animali sono sempre più evidenti, tanto che tendiamo a considerarli veri e propri membri di famiglia ai quali vogliamo riservare le migliori cure per farli vivere in salute e serenità. Oltre a preoccuparci di garantire loro un’ottima alimentazione, di offrire una comoda e degna sistemazione nella nostra casa e di farli divertire e svagare con giochi e passeggiate al parco, dovremmo tuttavia anche far attenzione alla loro salute mentale. Sì, perché non sono rari i casi di animali che come noi esseri umani soffrono, ad esempio di depressione. Potrà far sorridere, ma per gli amanti degli amici a quattro zampe, la notizia non è da sottovalutare. Le cause, difficili da individuare per i padroni, possono essere le più svariate, ma i sintomi più comuni che si presentano sono molto simili ai nostri nelle medesime condizioni. L’animale depresso tende ad essere visibilmente triste, diminuisce le quantità di cibo che assume, fino alla totale cessazione dello stimolo della fame; inoltre non sembra avere più voglia di giocare e non si entusiasma più per nessun avvenimento che prima lo faceva tanto emozionare. Riconoscere i segnali della malattia è di fondamentale importanza, per poi risalire alle cause scatenanti e dunque intervenire prontamente per aiutarli. Se il motivo riguarda una minore attenzione del padrone percepita dall’animale, una soluzione ottimale, anche se impegnativa, potrebbe essere adottare un altro animale in modo da tenere compagnia a quello già presente, che non si sentirà più solo e trascurato. Se invece la depressione sembra dipendere dalla scomparsa del proprio padrone o di un proprio cucciolo, allora la situazione appare più delicata e un rimedio efficace può essere quello di fargli sentire un costante e caloroso affetto per aiutarlo a superare la sua, non sottovalutabile, tristezza. Oltre a questi accorgimenti, ci si può anche rivolgere presso degli asili, dove l’animale potrà stare in compagnia di un pet-sittere di altri amici. Se anche questo non dovesse servire, è bene rivolgersi ad un veterinario, che saprà consigliare una giusta terapia, sia questa estrema e consistente nella somministrazione di farmaci antidepressivi adeguati, oppure sia la consultazione di uno psicologo specializzato, che con sedute, esercizi e metodi di comunicazione precisi e studiati per singolo caso, risolverà i problemi legati alla sfera emotiva e psicologica del “paziente a quattro zampe”.
John Reddy