Poterium Spinosum

Questa pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee è poco conosciuta e raramente citata in letteratura botanica. Ippocrate la menziona nel suo libro “La natura della donna” (capitolo 34), come “pianta da imbottitura”. Dioscoride descrive il Poterium come “spinoso, con rami che assomigliano all’astragalus” (Libro III, cap. 15).

Il decotto della radice è molto utilizzato tra i beduini come antidiabetico; le popolazioni autoctone della Siria sono raramente affette da diabete mellito pur avendo una dieta particolarmente ricca di carboidrati. Si deve questa refrattarietà a contrarre il diabete all’usanza di bere un decotto di radici di Poterium che cresce in zone desertiche. I beduini solitamente lasciano cuocere la radice dal mattino e continuano a farla bollire a fuoco lento per tutto il corso della giornata, per poi berla prima di cena.

Questo decotto viene tradizionalmente utilizzato per controllare e normalizzare la glicemia, mentre l’impiastro delle radici pestate aiuta a cicatrizzare le ferite. La botanica farmaceutica attribuisce queste proprietà a sostanze come i tannini e glicosidi triterpenici, mentre il principio attivo di maggiore importanza si trova nelle radici ed è rappresentato dall’estere dell’acido 23 idrossitormentico.

Esaminando attentamente il Poterium spinosum, notiamo la forma esagonale delle foglie: tale forma la si può ritrovare, ad esempio, nelle cellette dell’alveare, nei chicchi del melograno e anche i fiocchi di neve, pur avendo una miriade di forme diverse, rappresentano tutte variazioni di un esagono.
Rudolf Steiner ci dice come
«Nella Terra è contenuta la forza di configurare in forma esagonale […] la Terra la riceve dall’Universo e l’uomo dalla Terra; quindi, nell’uomo stesso vi è la stessa forza che fa sorger dalla Terra i cristalli di quarzo»
(R. Steiner, OO 351).

Con questa bellissima immagine Steiner ci fa riflettere sul fatto che il quarzo o acido silicio è contenuto anche nell’uomo, non ovviamene allo stadio minerale, ma in forma fluida e che senza queste forze plastiche non potremmo dominare il metabolismo degli zuccheri.

Il Poterium spinosum è quindi un ipoglicicemizzante ILA (attività simile all’insulina): il suo principio attivo stimola la funzione ormonale nelle isole di Langerhans. Inoltre ha un’azione benefica in caso di gastrite, allieva il mal di denti e le infiammazioni gengivali, e come blando sedativo. Secondariamente viene utilizzato come vasodilatatore periferico e coronarico, contro l’ipertensione moderata, le aritmie e come sudorifero.

È sicuramente una pianta officinale ancora da scoprire e molto promettente per un suo versatile impiego nella pratica clinica. La sua mancanza di tossicità rende questa pianta particolarmente adatta a essere utilizzata anche per lunghi periodi di tempo.

Dott Andrea Pitrelli

Dott Andrea Pitrelli
Farmacista antroposofo
Farmacia Duomo – Milano
duomo@cofa.it
www.cofa.it

 

Tratto da

Milano 24orenews italiadagustare Luglio 2021
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