Occasione preziosa è quella che la storica dell’arte Raffaella Monteverde ha offerto a La Spezia, la sua città, dove lei abita.
Una mostra d’arte “Open Art Space” che ha allestito nel suo appartamento fronte mare in Via Chiodo 101 che attraverso le poetiche di alcuni artisti sa farci riflettere sul nostro tempo dialogando sul mediterraneo come mare circolare in cui perdersi e ritrovarsi.
Chi, come la vulcanica Loredana Salzano, attraverso i suoi dipinti, intrisi di retrogusti ironici, affronta la condizione della donna contemporanea immergendoci nei suoi vulcani uterini. Lei vive tra Roma e le Eolie dove da oltre 15 anni ha un Atelier laboratorio in cui produce inimitabili sensazioni marine come le sue deliziose alici attonite sospese, come ben ci ricorda la curatrice, “sospese tra arte filosofia e design”.
Chi, come la vulcanica Loredana Salzano, attraverso i suoi dipinti, intrisi di retrogusti ironici, affronta la condizione della donna contemporanea immergendoci nei suoi vulcani uterini. Lei vive tra Roma e le Eolie dove da oltre 15 anni ha un Atelier laboratorio in cui produce inimitabili sensazioni marine come le sue deliziose alici attonite sospese, come ben ci ricorda la curatrice, “sospese tra arte filosofia e design”.
Oppure visitando questa stimolante esposizione ti puoi trovare di fronte agli splendidi bianco e nero del fotografo Roberto Vendasi che ha saputo raccontarci una Liguria colma di fascino, con le sue coste salate e rocciose che però hanno l’impronta dell’uomo che da sempre le abita e le tenta di dominare. Una serie di scatti di grande fascino che tanto ricordano i racconti di Ansel Adams. Un fotografo che ama il territorio in cui da sempre vive e che ne valorizza la sua unicità assediata anche questa estate da un turismo mordi e fuggi che ancora non si riesce a regolamentare per preservarne la sua delicata personalità che non a caso richiama turisti da tutto il mondo.
Il fotografo nel suo testo introduttivo cita mirabilmente Ferdinando Scianna che ci ricorda come “le fotografie si fanno con i piedi” e Vendasi ha sicuramente condiviso da sempre il suo pensiero. Gran camminatore sempre alla ricerca del momento magico per immortalare la bellezza del suo territorio. Lui nato nel 1974 si definisce a metà tra due secoli: tra l’analogico e il digitale, tra il Commodore e Windows, tra Myspace e Facebook. E questo suo essere in mezzo a queste mutazioni lo rende ancora più incisivo riuscendo a produrre scatti di grande impatto emozionale che ci riportano a osservare i nostri territori con un’attenzione dimenticata troppo spesso inquinata da mille stimoli effimeri.
Le sue foto diventano inaspettatamente anche simbolo della forza ma anche della fragilità dell’universo femminile.
Ma il 14 luglio ci sarà l’evento conclusivo assolutamente da non perdere di questa esposizione racchiuse dentro le mura di questo delizioso appartamento che si affaccia sul golfo di La Spezia e che non a caso è a fianco alla storica preziosa libreria indipendente Ricci.
Ci sarà infatti la presentazione del libro “Il viaggio delle Orchidee danzanti“, ultima creazione di Susanna Sitari Rescio che illustrerà anche i suoi precedenti lavori letterari come “Sessualità e consapevolezza” e “Il tocco sensuale e consapevole” assieme a una performance della poetessa Simona Albano. Lei fa parte del collettivo poetico “Poetry and Discovery” capitanato dal grande poeta ungherese Tomaso Kemeny. Tanto amato dal Premio LericiPea che ne ha più volte ricordato l’importanza.
Ma soprattutto l’Albano ha meritoriamente partecipato al progetto di poesia internazionale di Antje Stehn, Rucksack- A Global Poetry Patchwork” e alla chiamata poetica “Hair in the Wind” dedicata alle lotte delle donne iraniane, ideata dall’artista visuale e curatrice Antje Stehn.
Temi quanto mai attuali quelli da lei affrontati.
Il 14 luglio alle 18 ci riproporrà le sue toccanti “autopsie” a colori contenute nella sua prima raccolta “Solo poche gocce” partecipando a Festival reading, eventi di Poesia Performativa.
Giorno in cui fra l’altro Lerici inaugura la sua seconda edizione del Premio Ariel dedicato ai giovani poeti in memoria di Shelley. Evento, fra l’altro, meritoriamente sostenuto da anni dal cantiere navale Sanlorenzo che si svilupperà per tutto il weekend.
Insomma il Golfo Dei Poeti anche quest’anno si arricchisce di stimoli culturali legati all’arte e alla Poesia grazie anche a questa pregevole iniziativa di Raffaella Monteverde che regolarmente ama organizzare questo tipo di microeventi aperti a tutti i cittadini che desiderano uscire dal frenetico quotidiano disseminato di mille confusi stimoli dettati dagli algoritmi e riflettere sulla bellezza che ci sanno ancora trasmettere gli artisti contemporanei.
Sergio Buttiglieri