…di Cinzia Boschiero
“La favola più bella è quella che ho scritto con te” ha detto lo scrittore Alberto Neri, rivolgendosi alla gentile consorte Paola Neri, presentando in pieno centro a Milano presso Palazzo Parigi & Grand Hotel Spa i il Suo nuovo libro intitolato “Il re curioso”. Ed in effetti “quando il potere dell’amore supererà l’amore del potere si avrà la pace”. E’ una delle riflessioni che emergono dalla lettura di questa favola per adulti e piccoli lettori.
Alberto Neri, laureatosi in ingegneria elettronica ha lavorato in Italia e all’estero, poi, guidato dallo spirito di indipendenza che lo caratterizza, nel 1979 ha fondato la Sua società I.A.N. Srl e a seguire, con tenacia e serietà ha avviato nel 2009 anche la casa editrice Billy Boy per pubblicare racconti, poesie, biografie, cronache di paese, favole e un glossario dialettale.
“Ogni favola – ci spiega – ha in sé una verità e nasce da mie riflessioni su esperienze personali. Questo libro riguarda il tema della successione del potere. Lo spunto è la mia scelta di trasferire a mia figlia parte della mia attività imprenditoriale. Inoltre desideravo dare voce alla situazione attuale di disagio in Italia dovuto alla inefficienza della burocrazia, al disinteresse di chi governa nella storia del nostro Paese da anni per il buon funzionamento dello Stato, all’incapacità dei potenti che si susseguono nella storia di riconoscere i propri errori”. Un altro tema che emerge dal libro è l’indifferenza dei sudditi/cittadini nei confronti di chi regna, interessati solo ai risultati ottenuti e al loro benessere quotidiano, ossia il fatto che non esista la fedeltà alle ideologie, ma una disattenzione colpevole di ognuno di noi verso chi eleggiamo o lasciamo che rimanga al potere. Numerose le persone presenti in sala, molti Vip e dame dell’alta borghesia quali Daniela Javarone, madrina della Associazione Amici della Lirica e dei City Angels, la splendida Marinella di Capua, e volti importanti quali Dora Invernizzi, Loredana Vergani, Presidente della associazione “Ascolta e ViVi”, Umberta Gnutti Beretta, Silvia D’Urso Falk, Alessandra De Marco che hanno acquistato copie del libro, i cui introiti andranno in beneficenza alla associazione “Ascolta a Vivi Onlus”, che ha come finalità l’aiuto a coloro, soprattutto bambini, che, per malformazioni congenite, sono sordi (www.aevo.org).
Si potrebbe dire che “una latente nostalgia monarchica fa sì che il popolo aspiri ad essere sovrano” eppure ognuno di noi, dice l’autore “ha in sé un grande potere che non esercita : la partecipazione e la capacità di essere buoni cittadini, attenti a chi eleggiamo o lasciamo che ci governi”. Il re curioso non solo torna a palazzo per vedere come Suo figlio regni, ma, pur consapevole di aver promulgato una legge iniqua, dallo stesso modificata, non esita ad affermare che una legge non è né buona, né cattiva, semplicemente è da rispettare. Con saggezza, una volta, visto che il figlio regnava cercando di fare del bene e correggere le leggi inique, si allontana di nuovo dal Palazzo reale, senza titubanze e ripensamenti, dimostrando a sua volta, rispetto per il ruolo che aveva trasferito al figlio. Il fatto che il figlio, per evitare di mettere in cattiva luce le scelte inique del padre, suo predecessore, avesse scelto di mostrare al popolo un mago alla guida del potere, viene dal saggio anziano sovrano accettato e il popolo, al quale il potere non deve mostrare crepe o debolezze, come recita il libro ”indifferente a chi reggesse le sorti del regno, visse felice e contento perché l’essere governati bene interessava molto di più di chi in realtà li governasse”. Una lezione da non dimenticare che fa riflettere oggi più che mai.