Luna Park dittico cm. 100x 160 2011

di Jacek Kruazyr

Sabato 29 ottobre 2022, alle ore 17.00, al Mac,n – Museo di Arte Contemporanea e del Novecento, a Monsummano Terme (PT) – si inaugura “Axis Mundi” la nuova personale dell’artista bolognese Roberta Serenari, curata da Silvia di Paolo e Rocco Normanno.

Roberta Serenari racconta, con una tecnica pittorica altissima, il suo universo tutto al femminile, popolato da splendide bambine, ragazze, donne. Icone affascinanti e perfette, misteriose ed enigmatiche, avvolte in atmosfere oniriche e metafisiche, le creature di Roberta Serenari illumineranno con la loro algida bellezza le sale di Villa Renatico Martini e rapiranno letteralmente il pubblico”, dichiarano i curatori della mostra.

Il titolo è dato da uno dei dipinti più emblematici esposti, in cui forse confluisce e si palesa il senso della sua ricerca pittorica. “Axis Mundi” assurge ad icona del sé estromesso dalla visione di ipotetici astanti; tutto è concentrato sulla calligrafia dei volumi pittorici, in cui il bianco si impone sulla luce che ne disegna ombre e certezze. La maestria tecnica dell’artista Roberta Serenari gioca un ruolo fondamentale nella assenza di elementi che possano fungere da contralto alla regalità delle braccia protese a sorreggere, con la leggerezza del gesto, la preziosa corona. Quasi una prova di un’incoronazione domestica ed ancestrale: ognuna forse, per l’artista è regina in pectore, qualunque cosa possa configurarsi come simbolo di regalità silenziosa ed intimistica.

Nel nome della madre cm 280x120 2015
Nel nome della madre (2015) – 280x120cm

Se nelle altre opere in mostra, talora il senso della rappresentazione ha bisogno di simboli/sema che rafforzano la profondità dello sguardo verso il fruitore ultimo, nel trittico “Nel nome della madre”, non vi è alcun disvelamento: tutto è descritto con la semplicità apparente delle due figure che mostrano appieno la lezione abusata da Roberta dell’aristocratica ars pingendi del ritratto. Le nuance cromatiche sono un mero esercizio di stile come la scelta paradigmatica delle raffigurazioni ora di profilo (l’adolescente a sinistra), ora di prospetto (l’anziana donna a destra). Entrambe sono assise su podi obliterati (o piuttosto ideali?) da campiture orizzontali di colore. Le sedute immaginarie risultano percepite in virtù della geometria euclidea: entro quadrati si inscrivono cerchi, attraversati da fasce parallele e verticali. L’artista insiste nella definizione maniacale dei volti e dei corpi quasi ad onta di contemporanei shooting fotografici. La profondità di campo è ottenuta mediante precise regole di costumata simmetria d’arte. Il piatto bianco sospeso in un vuoto coloristico, trae la sua spazialità dalle ombre definite mediante uno studiatissimo effetto di luminismo radente. Il garofano bianco e le rose antiche dai colori stenti, tendono a squarciare l’assenza di un locus preciso. È la rappresentazione contemporanea del tempus fugit, definito in maniera assolutamente magistrale dall’artista, quale segmento terreno per definire la parabola vitale d’un universo qui marcatamente declinato al femminile. Quest’ultimo ritorna quale constante connotativa ed alta della ricerca pittorica di Roberta Serenari come ad esempio le ragazze negli altri dipinti in mostra, dall’impressiva “La contesa” all’apparente alterigia de “La Domatrice”. In questa superba opera, i giocattoli e le maschere sono solo tributi alle istanze d’un Realismo Magico, saccheggiato a piene mani dall’artista bolognese, nei luoghi deputati dell’Arte Italiana. il piano pavimentale a scacchiera e il celeberrimo burattino rappresentano non onirici rimandi ad un’infanzia perduta come nella dualistica “Eterna Bugia”, bensì la possibilità della fuga dal piano secondo e finale all’interno del quadro. Come in una stupenda fania cromatica, Pinocchio tenta di uscire in sordina dalla mise en scène, quasi tratta tout court da una pièce du théâtre de l’absurde. Immaginarie quinte architettoniche ritornano puntuali e scenografiche nell’opera “Invito” a rimarcare la presenza, priva di alcun moto dell’animus, della fanciulla vestita di tutto punto, chiusa nel suo immobilismo pittorico, ancorché simbolico! La giostrina e il manichino, l’eroe collodiano e le maschere bianche e la ciotola, il giocoliere e la rosa in cornice distraggono il nostro occhio; forse tentano di stigmatizzare un ipotetico tempo artistico di matrice profondamente italica. Un medesimo spaccato disvelato, ritorna in “Il cuore di Matilde è una rosa”, in “Rosa-Rosae” e nell’altro dipinto “Ascoltando l’incantesimo”. Nel primo, la figura femminile al centro, tenta di simulare una ieratica parvenza, mentre l’attenzione è rapita dal rosso vermiglio dei petali a sinistra e dalla rosa carnosa a destra. Nell’altra opera, le due adolescenti di bianco vestite hanno lo sguardo rivolto nel vuoto; ancora una volta, è l’assenza a riempire lo spazio e il trasognato carillon che risuona nel dipinto come le nenie di un tempo altro e mai esistito. Inutile cercare nei maestri italiani del Secondo Quattrocento e negli esiti artistici del Ventesimo secolo, ascendenze e matrici, fonti e rimandi a cui Roberta ha attinto ed ha affinato la perizia del suo fare pittorico. Il lavoro diuturno e la sapienza, lo studio e la costanza, la capacità dell’immaginazione e la visione, la perizia e l’esperienza sottendono ai suoi delicati e forti ritratti di vita, ritratti d’arte!

Sabato 29 ottobre 2022, h. 17.00, Mac,n
Museo di Arte Contemporanea e del Novecento  
Villa Renatico Martini Via Gragnano, 349
Monsummano Terme, Pistoia

La mostra sarà visitabile gratuitamente e con ingresso libero fino al 15 gennaio 2023.

L’evento inaugurale è gratuito su prenotazione.

Per info e prenotazioni: 366 5363331, 0572 952140 (telefono fisso in orario di apertura del museo) oppure scrivere a macn.villa@gmail.com

Per info e prenotazioni: 0572.952140 (in orari di apertura del museo) – 366.5363331 oppure macn.villa@gmail.com

Orario di apertura:

  • lunedì, giovedì, venerdì: ore 15,30-18,30 (ora solare) 16,00-19,00 (ora legale)
  • mercoledì: ore 9,30-12,30
  • sabato e domenica: ore 9,30-12,30 e 15,30-18,30 (ora solare) 16,00-19,00 (ora legale).
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