manifesto FULLINLEGGEFULLIN bassa risoluzione
Manifesto Fullinleggefullin Bassa Risoluzione

Spettacolo leggermente autoreferenziale

di e con Alessandro Fullin

Testi di Alessandro Fullin e Mario Angioni

Alessandro Fullin si racconta attraverso l’attività che più ama: lo scrivere.

Dalla lista della spesa ai spensierati aforismi, dalle lettere d’amore alle mail mai inviate, il ritratto di un uomo che molti  percepiscono come un comico non vedendolo per quello che realmente è: una missionaria.

Gli anni passano e le carte aumentano: se ci fosse un ventilatore questo spettacolo sarebbe un’ opera di Boltanski. Anche per il tono, che ha momenti di assoluta comicità e di tristezza fulminante, un po’ come i Tweet che Fullin ogni giorno, alle 9.00 a.m., lancia ai suoi followers.

Solo sul palco, per 60 minuti, Fullin si legge per tentare di trovare un filo logico in una vita che ha fatto il possibile per essere un gomitolo che anche Arianna avrebbe difficoltà  nel dipanare.

Alessandro Fullin (Trieste, 1964) è autore di testi teatrali e di narrativa.Dal 2001 costante è stata la sua presenza in molti programmi televisivi (“Zelig Off”, “Zelig Circus”, “Comedy Lab”, “Belli dentro”, “Nientology”, “G day”) e radiofonici. In teatro ha portato in scena diverse sue commedie (“L’auto dei comizi”, “Piccole gonne ovvero infeltrimento teatrale di un classico della letteratura americana”). Con la commedia “Le serve di Goldoni” è stato ospite alla Biennale di Venezia. Il suo ultimo lavoro teatrale “Un delitto senza importanza: chi ha ucciso Oscar Wilde?” ha debuttato al Castello dell’Imperatore di Prato. Ha pubblicato per Mondadori “Tuscolana” e “Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna”. Nel 2011 pubblica il suo primo romanzo: “Ho molto tempo dopo di te” (Kowalski). Attore raffinato e interprete sensibile. Fullin adora il travestimento (pudico e senza alcuna presunzione “Queen”) con il quale si trasforma nei suoi vari eroi dalla traballante virilità. Attraverso uno stile unico e irripetibile rivela, con ispirata consapevolezza, le qualità principali di chi si esibisce sul palcoscenico: narcisismo e follia.


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