Padula Certosa di San Lorenzo

Saperi, sapori e memoria spirituale nel Cilento: la Certosa di Padula e “I Cibi dell’Anima”. Sesta tappa del ciclo Praesentia.

La Certosa di Padula si trasforma in teatro della gastronomia sacra
Lunedì 8 settembre, dalle ore 11.00, la maestosa Certosa di San Lorenzo a Padula si appresta a diventare il palcoscenico di un evento straordinario che intreccerà storia millenaria, spiritualità monastica e tradizioni gastronomiche campane.
La sesta tappa di “Praesentia, Gusto di Campania. Divina” porta nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni un racconto affascinante dal titolo evocativo “I Cibi dell’Anima”. Il ciclo di eventi “Praesentia” è promosso dalla Regione Campania e dall’Agenzia Campania Turismo.
Un viaggio nel tempo che svelerà come la cultura alimentare cristiana, tra rigidi digiuni, severe astinenze e irresistibili peccati di gola, abbia forgiato nel corso dei secoli le tradizioni culinarie non solo campane, ma dell’intera penisola italiana. Un patrimonio custodito gelosamente tra le mura sacre di Certose, Monasteri e Conventi. Luoghi dove la preghiera si mescolava ai profumi di antiche ricette, dove la meditazione si accompagnava alla lenta lievitazione del pane benedetto.
La Certosa di Padula, con la sua imponente architettura barocca e i suoi chiostri silenziosi, non poteva offrire cornice più suggestiva per questa narrazione. Un racconto che unisce memoria, innovazione e cultura gastronomica in un crescendo di emozioni sensoriali e spirituali.

Padula Certosa di San Lorenzo

Autorità e visionari dell’enogastronomia si incontrano nel Sancta Sanctorum del Cilento

La cerimonia inaugurale vedrà sfilare sul palcoscenico della Certosa di Padula alcune delle personalità più influenti del panorama turistico e culturale campano. Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania, aprirà i lavori insieme alla Prof.ssa Elisabetta Moro, curatrice scientifica di Praesentia e autorità indiscussa nell’antropologia culturale e nella storia della gastronomia mediterranea.
Ad affiancarli,

  • Rosanna Romano, direttore della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo,
  • Alessandro Fimiani, commissario dell’Agenzia Campania Turismo,
  • Michela Cimino, sindaca di Padula
  • e Vittorio Esposito, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano e sindaco di Sanza,

in una rappresentanza istituzionale che testimonia l’importanza strategica dell’iniziativa.

«Con Praesentia vogliamo offrire al pubblico un’esperienza che andrà oltre l’assaggio: un percorso di conoscenza che unisce storia, spiritualità e comunità», dichiara con evidente passione Felice Casucci.
«La tappa di Padula rappresenterà la forza dei territori interni, custodi di tradizioni che continueranno a parlare al presente e ad attrarre visitatori da tutto il mondo».

Parole che risuonano come un manifesto programmatico per una Campania che non si accontenta di essere meta turistica, ma ambisce a diventare esperienza trasformativa, luogo dell’anima prima ancora che destinazione geografica.

Padula Certosa di San Lorenzo internoIl filo rosso che lega le Certose campane in un disegno di valorizzazione visionaria

L’evento presso la Certosa di Padula si inserisce in una strategia di lungo periodo che testimonia la lungimiranza della Regione Campania nella valorizzazione del proprio patrimonio monastico. Il progetto affonda le radici nel 2017, quando nacque “Il cammino delle Certose – I percorsi dell’anima”, un’iniziativa di eccellenza sostenuta dal Ministero della Cultura che ha saputo coniugare tradizione e contemporaneità con risultati sorprendenti.

Il momento più emblematico di questo percorso fu senza dubbio la performance VB82 di Vanessa Beecroft proprio all’interno della Certosa di San Lorenzo a Padula, un evento che trasformò gli antichi chiostri in palcoscenico di arte contemporanea, creando un dialogo inedito tra spiritualità monastica e linguaggio artistico moderno. Un esperimento replicato poi nella Certosa di San Martino a Napoli e in quella di San Giacomo a Capri, dimostrando come il patrimonio storico possa diventare fertile terreno di sperimentazione culturale.

«La prossima tappa di Praesentia si colloca in piena continuità con un percorso di valorizzazione intrapreso anni fa. Ciò conferma l’impegno da parte della Regione a trasformare la ricchezza storica e identitaria del territorio in esperienze culturali innovative, capaci di generare valore e riconoscibilità a livello nazionale e internazionale»,
spiega Alessandro Fimiani, commissario dell’Agenzia Campania Turismo, delineando una visione che trasforma il turismo da consumo passivo a partecipazione attiva alla cultura del territorio.

Elisabetta Moro: la guida sapiente nel labirinto dei sapori sacri

Il pubblico sarà condotto in questo viaggio di scoperta dalla Prof.ssa Elisabetta Moro, docente di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” e di Storia della gastronomia mediterranea all’Università “Federico II”. Una studiosa che ha fatto della ricerca gastronomica una missione scientifica, capace di svelare i legami profondi tra alimentazione e spiritualità, tra tradizione culinaria e identità culturale.
La professoressa Moro illustrerà il ruolo fondamentale della cultura alimentare cristiana nell’evoluzione delle specialità campane, raccontando come i monasteri e le Certose abbiano influenzato lo sviluppo dei prodotti tipici regionali. Dall’antica olivicoltura monastica ai dolci iconici come la sfogliatella, nata proprio tra le mura di un convento napoletano, fino ai “divini amori” e alla leggendaria Santa Rosa, ogni preparazione nasconde una storia di fede, sacrificio e creatività culinaria.
Un racconto che svelerà come dietro ogni ricetta si celi un universo di significati simbolici, dove il cibo diventa veicolo di spiritualità e la cucina si trasforma in atto di devozione.

Ospiti internazionali e testimoni autentici del territorio

L’evento si arricchisce della presenza di Alfredo Tesio, corrispondente di DR – TV Nazionale Danese, special guest che offrirà una prospettiva inedita sulla cucina campana vista dalla lontana Scandinavia. Un punto di osservazione privilegiato che permetterà di comprendere come le tradizioni gastronomiche del Mezzogiorno d’Italia riescano a varcare confini geografici e culturali, conquistando palati educati a sapori completamente diversi.
Tra i social guest spiccano figure di grande spessore umano e culturale: Padre Vincenzo Federico, che porterà la sua testimonianza spirituale arricchendo la dimensione contemplativa dell’evento, e Antonio Pellegrino, sociologo e presidente della cooperativa Terre di Resilienza. Pellegrino racconterà una delle esperienze più significative di recupero delle tradizioni agricole cilentane: la rinascita dei grani antichi, la creazione del Monte Frumentario e l’organizzazione del Palio del Grano, festa popolare che celebra la tradizione contadina e rafforza i legami identitari tra le comunità del Cilento.
Storie di resistenza culturale e rinascita economica che dimostrano come il rispetto per le tradizioni possa diventare motore di innovazione sostenibile e sviluppo locale.

Showcooking d’autore: quando l’alta cucina incontra la tradizione monastica

Il momento clou dell’evento sarà lo showcooking guidato da Maddalena Fossati, giornalista e direttrice de La Cucina Italiana, da anni promotrice instancabile della candidatura della Cucina Italiana a patrimonio UNESCO. Una battaglia culturale che trova nella giornata di Padula uno dei suoi momenti più significativi, dove la narrazione si trasforma in esperienza sensoriale diretta.
Ad affiancarla, due chef ambassador di assoluto prestigio: Cristian Torsiello, stella Michelin e chef del ristorante Osteria Arbustico di Paestum, presenterà la sua interpretazione della Zuppa di cipolla di Vatolla con nocciola e tartufo, un piatto che trasforma un ingrediente umile in protagonista di alta gastronomia, accompagnato dall’elegante bianco Asterias Fiano del Cilento Doc di Tempa di Zoè.
Antonio Giordano, chef della Locanda S. Cipriano di Atena Lucana, realizzerà invece la Ciambotta di Baccalà, piatto della tradizione contadina cilentana rivisitato con sensibilità contemporanea e abbinato al bianco Maroccia dell’Azienda San Giovanni.

Un momento di particolare suggestione sarà la presentazione del gelato ideato da Enzo Crivella al gusto di pane e fichi, un richiamo poetico alla tradizione contadina cilentana che trasforma la memoria in dolcezza, il ricordo in piacere del palato.

Le eccellenze territoriali raccontano la storia del Cilento

La giornata sarà anche un’occasione per valorizzare le produzioni locali più autentiche e pregiate. La mozzarella nella mortella di Tenuta Chirico, avvolta nelle foglie aromatiche secondo l’antica tradizione, la soppressata di Gioi, insaccato che racchiude i segreti della norcineria cilentana, i carciofi bianchi di Pertosa, varietà rara e preziosa, il pane di Storie di Pane di Vallo della Lucania, dove ogni pagnotta racconta generazioni di fornai, e gli oli EVO di Nicolangelo Marsicani e Piero Matarazzo, liquid gold che cattura l’essenza del paesaggio mediterraneo.
Un momento di particolare fascino storico sarà la rievocazione della

  • “Frittata di Carlo V”, arricchita dalla Patata “R’ filetta” di Postiglione,

prodotto agroalimentare tradizionale della Campania che rappresenta un simbolo della storia gastronomica del Cilento. Un piatto che unisce la leggenda imperiale alla sapienza contadina, la grande storia ai piccoli gesti quotidiani della cucina popolare.

La festa dei sapori chiude una giornata di emozioni

La giornata si concluderà nel modo più autentico possibile: con la merenda contadina cilentana, momento conviviale che trasformerà i partecipanti in una grande famiglia allargata.

Inoltre

  • i distillati locali,
  • il caffè della Cooperativa delle Donne della Casa Circondariale di Pozzuoli “Le Lazzarelle” – esempio virtuoso di reinserimento sociale attraverso il lavoro –
  • e il concerto Promenade a Sud, eseguito da Matteo Mauriello e Marianita Carfora,

creeranno l’atmosfera perfetta per celebrare convivialità, memoria e cultura gastronomica.

Un finale che trasforma l’evento in esperienza esperienziale comunitaria, dove il cibo diventa pretesto per riscoprire il piacere dell’incontro, della condivisione, della festa autentica.

Il viaggio continua: le prossime tappe di un’odissea gastronomica

“I Cibi dell’Anima” rappresenta solo una tappa di un percorso più ampio che continuerà a svelare le ricchezze nascoste della Campania.
Il 27 ottobre a Sant’Agata de’ Goti si celebrerà “Il pomo della concordia”, evento dedicato ai frutti e all’agricoltura campana.
Il gran finale è fissato per il 7 dicembre a Napoli con “Maestri e margherite”. Un omaggio all’arte del pizzaiolo napoletano, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale www.praesentiacampania.it. Ciò  conferma la volontà della Regione Campania di rendere la cultura accessibile a tutti, trasformando ogni cittadino in ambasciatore delle proprie tradizioni.

Praesentia, Gusto di Campania. Divina si conferma così non come semplice rassegna enogastronomica, ma come progetto culturale ambizioso che trasforma il territorio in narrazione vivente, la tradizione in esperienza contemporanea, il turismo in viaggio dell’anima.

Puoi seguire qui tutte le tappe di Praesentia:
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