Salerno panorama notturno

“Praesentia, gusto di Campania. Divina”: 3ª tappa Salerno

Campania  Storia, natura e sapori si innamorano del tempo

Immaginate una terra dove il sole danza sul mare cobalto, i vulcani scrivono leggende e l’aria profuma di zagara e basilico fresco. Benvenuti in Campania, un palcoscenico naturale che da millenni incanta il mondo, tra città vibranti, borghi senza tempo e paesaggi che tolgono il fiato.

Napoli, anima ribelle e generosa, vi catturerà con il suo Vesuvio fumante, i tesori del Museo Archeologico e i vicoli dove il caffè profuma di vita vera. Poco lontano, Pompei ed Ercolano viaggerete indietro nel tempo, tra affreschi perfetti e strade lastricate di storia.

La magia continua lungo le costiere: quella Amalfitana, con i suoi borghi sospesi tra cielo e mare, e la Cilentana, più selvaggia, dove il Parco Nazionale del Cilento custodisce Paestum e i suoi templi maestosi, testimoni di una Magna Grecia ancora viva.

E poi Salerno, con la sua Scuola Medica, prima università di medicina d’Europa, e il Giardino della Minerva, dove i monaci studiavano le erbe curative. Nell’entroterra, la Reggia di Caserta vi stupirà con la sua bellezza barocca, mentre Benevento, tra leggende di streghe e archi romani, e Avellino, con i suoi vigneti pregiati, vi racconteranno una Campania autentica.

E come dimenticare i sapori? Dalla pizza napoletana UNESCO alla mozzarella di bufala, dai limoni della Costiera al fiano d’Avellino, ogni piatto è una poesia.

Che cerchiate arte, avventura o relax, la Campania vi aspetta con il suo abbraccio caldo. Venite, e lasciatevi conquistare.

Praesentia: il tour continua a Salerno

Territorio casertano enogastronomia -esperienza sensoriale - aliciPrima di immergerci nelle meraviglie della città e delle sue costiere, è doveroso raccontare il contesto speciale che quest’anno celebra la Campania in tutta la sua ricchezza:
Praesentia, il progetto culturale promosso dalla Regione Campania, un viaggio in 8 tappe (dal 7 aprile al 7 dicembre 2025) per riscoprire il territorio oltre gli stereotipi.
Dopo le inaugurazioni a Portici (7 aprile, con il suo legame borbonico e vulcanico) e Capua (12 maggio, tra anfiteatri romani e miti gladiatori), il 9 giugno è toccato a Salerno, terza tappa di un percorso che vuole rivelare al mondo una Campania inedita.
L’obiettivo di Praesentia (www.praesentiacampania.it)? Dimostrare che la Regione Campania non è solo mare, sole, pizza e mozzarella, ma un caleidoscopio di:

  • strati di Storia (dai templi di Paestum alle terme romane di Benevento);
  • natura maestosa (dai sentieri del Parco del Cilento alle foreste dell’Irpinia);
  • eccellenze meno celebrate (come le tradizioni longobarde a Salerno o il barocco rurale di Caserta).

Praesentia è un invito a guardare oltre la cartolina: ogni tappa, con mostre, percorsi tematici, cooking show e degustazioni, trasformerà i visitatori in esploratori di un patrimonio sorprendente. E Salerno, con il suo mix di medievale, medicina antica e costiere da sogno, ne è l’ambasciatrice perfetta.

Non tutti sanno che la provincia di Salerno e una delle più estese d’Italia, con oltre un milione di abitanti e una superficie di quasi 5mila km². Probabilmente è più nota per la varietà del suo territorio, che comprende la Costiera amalfitana, il Cilento e la Piana del Sele. Percorrendo la strada costiera da Positano a Sapri, la distanza totale arriva a150-160 km. Ora, siete pronti a scoprirla?

Salerno: dove storia, arte e devozione si intrecciano tra i vicoli

Immergerti nel centro storico di Salerno è come sfogliare un libro di pietra, dove ogni pagina racconta secoli di storia, fede e arte raffinata. Inizia il tuo viaggio nel cuore pulsante, Via dei Mercanti, brulicante di vita e antiche memorie. Qui, quasi un guardiano silenzioso, sorge la Chiesa del Santissimo Crocifisso. Oltrepassa la sua soglia e respira l’aria di un passato che affonda le radici nell’epoca longobarda, forse addirittura legata alla famiglia dell’imperatore Costantino. Lasciati avvolgere dalla solennità della sua struttura basilicale a tre navate, dove sei colonne romane, ognuna con la sua storia scolpita nel capitello, sorreggono archi che sfidano i secoli.
Ma la vera sorpresa, una scoperta del 1950, ti aspetta nelle viscere della cripta: affreschi medievali di straordinaria forza. Fermati davanti alla commovente Crocifissione del Duecento, uno dei primi audaci tentativi italiani di prospettiva, dove le figure di dimensioni diverse creano profondità, un linguaggio nuovo ispirato a Cimabue e alle maestranze catalane. È un tuffo emozionante nella pittura che stava cambiando volto.
Il Museo Diocesano San Matteo, adiacente alla Cattedrale di Salerno, custodisce i preziosissimi “Avori Salernitani”, capolavori medievali di arte eburnea.

Il Duomo e la Cripta

Pochi passi ed ecco apparire l’imponente Duomo, il vero gioiello della città. Voluto dal potente Roberto il Guiscardo e consacrato nientemeno che da Papa Gregorio VII nel 1084, il Duomo ti accoglie con il suo elegante quadriportico romanico. Perditi tra le 28 colonne di granito, ammira il gioco cromatico delle tarsie in travertino e mattone, e osserva i rosoni che traforano la luce. Al centro, una maestosa vasca di granito di epoca classica evoca antichi riti battesimali. Attraversa il magnifico Portale dei Leoni – fiancheggiato dalle fiere simbolo di forza e carità – ed entra in un mondo di luce e splendore.
La basilica, a croce latina, ti incanta con il suo pavimento a mosaico del XII secolo, un tappeto prezioso di porfido e marmi colorati che guida lo sguardo verso l’abside. Qui, nella Cappella delle Crociate, quasi senti l’eco delle preghiere dei guerrieri in partenza per la Terra Santa, mentre riposano le spoglie di Gregorio VII. Alzando gli occhi, i mosaici bizantini del catino, con i loro santi maestosi, parlano di influenze siciliane e orientali. Non perdere i due splendidi amboni, capolavori di scultura medievale, dono di mecenati orgogliosi. E svetta su tutto, slanciato e severo, il campanile dell’arcivescovo Guglielmo, un faro di pietra alto 52 metri.

La sorpresa continua scendendo nella Cripta del Duomo. Dimentica il romanico originario: i re di Spagna Filippo II e Filippo III la trasformarono nel Seicento in un trionfo barocco dedicato a San Matteo, il santo patrono qui sepolto. È un’esplosione di marmi policromi, stucchi dorati e ben 37 affreschi che narrano le storie del Vangelo. Al centro, sotto un sontuoso baldacchino, riposa l’Evangelista, in un’atmosfera di devozione intensa e sfarzosa.

Palazzo Pinto e Palazzo Genovese

Per concludere in bellezza, ritorna su Via Mercanti ed entra in Palazzo Pinto. Questa nobile dimora normanna, con tracce della sua storia antica ancora visibili nelle arcate, ospita oggi la Pinacoteca Provinciale. È un viaggio diverso, attraverso la pittura dal Quattrocento al Settecento. Percorri le sale e scopri le opere donate dalla stessa famiglia Pinto, ammira la collezione dedicata agli artisti salernitani e ai “Costaioli” che dipinsero la magica Costiera, e lasciati sorprendere dalla sezione degli artisti stranieri. Un dialogo silenzioso tra secoli e stili, nel cuore di un palazzo che è esso stesso storia. Palazzo Pinto e Palazzo Genovese (con la Fontana dei Pesci di Vanvitelli) offrono un tuffo nell’arte tra un acquisto e l’altro.

Salerno Lungomare Trieste

Lungomare Trieste: dove il mare incontra la Storia

Con i suoi oltre 2 km di passeggiata affacciata sul Tirreno, il Lungomare Trieste è l’anima romantica di questa città. Definito negli anni ’50 “il più bello del Mediterraneo”, unisce il centro storico al porto turistico di Piazza della Concordia, disegnando un tappeto di palme (Phoenix canariensis, Washingtonia), lecci e pini d’Aleppo. Di giorno, i salernitani si ritrovano qui per correre lungo la pista ciclabile, sorseggiare un caffè nei chioschi fronte mare o ammirare la Costiera Amalfitana che si staglia all’orizzonte, mentre al tramonto le panchine si trasformano in palchi per spettacoli di luce rosa e oro. Non è solo un viale: è un palcoscenico di vita, dove una fontana monumentale anni ’90 crea giochi d’acqua e la scogliera invita a fermarsi ad ascoltare il ritmo delle onde. Curiosità storica: parte della sua struttura nacque dalle macerie dei bombardamenti del 1944 e dalle ceneri dell’eruzione del Vesuvio, simbolo di rinascita.

Piazza della Libertà: il palcoscenico sul mare

Immaginate di camminare sul marmo verde del Guatemala che disegna un emiciclo perfetto, mentre il Tirreno vi bacia i piedi. Con i suoi 28mila m², Piazza della Libertà è la piazza sul mare più grande d’Europa – un anfiteatro futurista nato dalla visione dell’archistar Ricardo Bofill e voluta dall’intraprendente Vincenzo De Luca. Qui, tra palme Washingtonia e giochi d’acqua della fontana centrale, il tramonto tinge la Costiera Amalfitana di rosa e oro. Nelle notti d’inverno, con le Luci d’Artista, la piazza si trasforma in una galleria a cielo aperto. Ma la vera magia è sotto i vostri piedi: scendete le scale laterali e troverete la spiaggia di Santa Teresa, con lidi chic e cocktail pieds dans l’eau.

La perla del porto: la Stazione Marittima di Zaha Hadid

Proprio dove la piazza incontra il molo, sorge un’icona architettonica: la Stazione Marittima, ultimo gioiello dell’archistar anglo-irachena Zaha Hadid, scomparsa nel 2016 poco prima dell’inaugurazione. Concepita come “un’ostrica” – guscio esterno rigido che racchiude fluidi interni sinuosi – questa scultura di cemento e ceramica è un inno al Mediterraneo. Nata da un concorso internazionale del 1999, fa parte del piano di rigenerazione urbana di Salerno, pensato per riconnettere la città al suo mare. Ha un design rivoluzionario: la copertura in ceramica maiolica riflette la luce come un faro di notte, omaggiando le cupole della Costiera, mentre le forme fluide guidano i passeggeri tra biglietterie, ristoranti e sale d’attesa.
Salerno Guida Bio 2025 «Qui si vive la transizione da terra a mare, dal solido al liquido», diceva Hadid. Provate a percorrerla al tramonto: la luce che filtra dalle nervature del tetto crea un gioco di ombre simile a un fondale marino.

Via dei Mercanti & Corso Vittorio Emanuele

Lusso e “peccati di gola” tra Storia e modernità
Salerno Via dei Mercanti photo Tom Podmore unsplashTornate verso il centro e immergetevi in Via dei Mercanti, l’antico salotto longobardo dove palazzi barocchi ospitano oggi boutique d’alta gamma. Cercate Brancaccio (abiti maschili e femminili con firme come Jacob Cohen e Dsquared²) o i sandali su misura artigianali, mentre l’aroma di peperoncini appesi alle porte vi guida verso il Corso Vittorio Emanuele. Qui, tra vetrine luccicanti di Emporio Armani e outlet come Brancaccio Store, spiccano le ceramiche vietresi con smalti blu cobalto e le enoteche di limoncello artistico.

Salerno Corso Vittorio Emanuele foto SoloxSalerno

In Via dei Principati, ad un passo dalla boutique Brancaccio, c’è una tappa golosa che non si può proprio saltare: un piccolo negozio di babà, dove la tradizione napoletana incontra la creatività. Qui, dietro una vetrina invitante, troneggiano babà di ogni forma e dimensione, da quelli classici inzuppati di rum a versioni innovative farcite di crema al limone, cioccolato fondente o frutti di bosco. Un peccato di gola irrinunciabile, perché ogni viaggio in Campania merita un dolce ricordo… e questo, letteralmente, si scioglie in bocca!

Salerno Pasticceria Pantaleone
Sempre per restare in tema, concludete con un rito goloso alla Pasticceria Pantaleone, attiva dal 1868. Qui, tra arredi ottocenteschi e clienti come Wojtyla e Clinton, non perdetevi la Scazzetta: cupola di pasta frolla farcita di crema e fragoline, glassata di rosso cardinalizio e le sfogliatelle ricce: croccanti fuori, cremose dentro, profumate di zagara.

Perché Salerno vi ruberà il cuore:

  • architettura che racconta: dalla stazione di Hadid ai palazzi barocchi, ogni edificio è un dialogo tra passato e futuro;
  • shopping con anima: niente centri commerciali, ma botteghe dove l’artigiano spiega perché quel corallo è rosso Scirocco;
  • il mare come regista: la piazza è un palco, la stazione un faro, il lungomare un set cinematografico.

Il consiglio finale: sedetevi su una panchina del lungomare con una Scazzetta in mano. Guardate la stazione di Hadid specchiarsi nel mare: vedrete l’anima di Salerno, sospesa tra terra e acqua, storia e avanguardia.

Salerno non è solo una porta per la Costiera Amalfitana. È infatti una destinazione ricca di anima, dove ogni pietra, ogni affresco, ogni colonna sussurra storie di imperatori, santi, monaci e artisti. Un centro storico che invita a perdersi, a guardare con lentezza, a scoprire la stratificazione della bellezza. Un invito al viaggio, nel tempo e nell’arte.

Dalla costa d’Amalfi al Cilento: il viaggio continua…

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