ETHEKWINI – MILANO E RITORNO:
Un grande progetto di scambio culturale promosso dalla Municipalità di Durban (Sud Africa) porta a Milano i New Talents della moda di uno dei Paesi più energetici e vitali dell’Africa a cui Sartoria ANGELA ALTA MODA ha aderito con altri partners
A cura di Cinzia Boschiero
Sartoria Angela ALTA MODA ha accolto tre giovani talenti africani Zama Mathe; Jacquie Munsami e Melinda Gopaul per uno stage presso il suo atelier. “Si è trattato – spiega Angela Formaggia – di un importante progetto di scambio culturale, di formazione sul campo, di dimostrazione nella pratica del lavoro quotidiano di quelle che sono le logiche di un sistema moda strutturato e avanzato come quello italiano a cui la Sartoria ha aderito con entusiasmo perché crediamo molto nei giovani e nell’internazionalizzazione”.
“Non avrei mai immaginato – dice Zama – che lavorare nell’Alta Moda significasse a cucire a mano così tanto! E’ un lavoro molto costoso e molto lungo e non so se saprò applicarlo alla mia azienda. Sono molto contenta perché ho visto un nuovo modo di preparare una collezione di moda“
Il progetto nasce dalla cooperazione tra la Municipalità di eTthekwini (Durban – Sud Africa) e Sae Comunicazione Integrata di Milano. I giovani hanno potuto affiancare le sarte e comprendere i segreti dell’alta moda.
“Tutte le cuciture sono nascoste e ben appiattite – dice Melinda – Sotto le spalle sono attaccati dei passanti per far passare le spalline del reggiseno: non avevo mai visto dei dettagli così accurati”. E dice Jacquie: “Ho trovato l’esperienza vissuta da Angela particolarmente utile e perfetta per il tipo di progettazione e lavorazione che voglio per il mio Brand. Angela ci ha dato i modelli su misura nella nostra taglia e un bel libro con tutte le principali collezioni di stagione“.
Angela, con il 2015 festeggerà i suoi 30 anni di attività nella sartoria di alta moda, come è cambiato il suo settore negli anni? In Italia e in Europa secondo Lei il mondo dell’artigianato è abbastanza valorizzato?
Siamo poco considerati, non ci sono abbastanza sgravi fiscali e aiuti. Noi vorremmo dare spazio ai giovani ma cerchiamo lavoranti e non ne troviamo. Il lavoro degli artigiani deve essere più valorizzato e occorre trasferire ai giovani il nostro mestiere perché è utile e dà lavoro oltre che professionalità importanti.
Lei aiuta a che giovani stilisti?
Più di una volta ho confezionato abiti non solo per grandi firme che mi contattano ancora oggi per fare loro abiti particolari per le loro sfilate e clienti; ma ho lavorato per giovani talenti della moda perché credevo in loro e dando loro fiducia ho creato magari i primi loro abiti . Tuttavia non sempre i giovani stilisti sono sufficientemente preparati oggigiorno perché non basta saper disegnare un abito, occorre sapere maneggiare ago e filo, conoscere i tessuti , come abbinare determinati filati ad altri, avere nozioni pratiche di confezionamento per l’abbigliamento e poi serve umiltà e rispetto per il lavoro sartoriale e voglia di fare dei sacrifici
Lei con la crisi punta di più a mercati esteri?
Mantengo fede alla mia filosofia di coniugare estro creativo, arte sartoriale alla scelta di tessuti Made in Italy di elevata qualità. Quest’anno ho introdotta una innovazione: una linea di produzione prêt-à-porter”. Mi aprirò a mercati anche difficili come quello cinese che apprezza molto il Made in Italy di qualità.
La Sartoria Angela da sempre realizza abiti su misura con la maestria del proprio personale specializzato e, con il prêt-à-porter, va a completare la sua linea di prodotti. “Si tratta,” sottolinea Angela Formaggia,” di abiti pronti da indossare, realizzati non su misura del cliente ma venduti finiti in taglie standard , pronti per essere acquistati. Per fare questo, ho allargato la mia produzione e il numero delle mie lavoranti. Ho iniziato la mia carriera all’età di 19 anni ed ho profuso il mio impegno nella lavorazione di abiti di alta moda e da cerimonia,”prosegue Angela Formaggia,”Ora intendo crearmi più spazio sul mercato della moda. La mia passione rimane quella comunque di vestire a 360° con eleganza ed armonia le mie clienti valorizzando le loro forme. Il mio iter professionale è stato graduale ma sempre in crescita. La crisi per me è una sfida per andare avanti”. Quest’anno in occasione della sfilata tra le novità c’è stata la scelta di elargire l’importo della vendita di un abito della linea di produzione primavera/estate 2014 alla associazione di volontariato CITY ANGELS. “Come madrina dei City Angels,” dice Daniela Javarone,”ringrazio la premiere Angela che ci è di sostegno da molti anni con la sua generosità. I fondi serviranno per i senza tetto che la nostra associazione assiste”. Sul sito della casa di moda www.sartoria-angela.eu ogni sei mesi ci sarà un abito il cui introito andrà in beneficenza. Saranno pertanto on line e in visione tutti gli abiti della sfilata, sia quelli di alta moda che quelli prêt-à-porter.