Pubblicità vacanze

Pubblicità vacanze: un viaggio nel tempo

In estate le vacanze sono al centro delle attenzioni, con 2 italiani su 3 già pronti a partire. Secondo l’Osservatorio Compass, la scelta della meta è oggi influenzata non solo dal prezzo ma anche dalle modalità di pagamento. Sempre più viaggiatori utilizzano formule come il buy now pay later, cioè “compra ora, paga dopo”, per organizzare le partenze in anticipo. Negli anni ’80 e ’90 la pubblicità vacanze aveva un solo obiettivo: far sognare. Bastavano un mare azzurro, un tramonto romantico o una famiglia felice in spiaggia per conquistare i viaggiatori. I claim erano semplici e memorabili, come il celebre “Turista fai da te? No Alpitour? Ahi ahi ahi”. All’epoca i viaggi erano raccontati in modo collettivo e pianificati tramite cataloghi cartacei e guide turistiche.

Pubblicità vacanze e rivoluzione digitale

Con l’arrivo del nuovo millennio e l’esplosione del digitale, la pubblicità vacanze è cambiata radicalmente. Non si tratta più di un messaggio uguale per tutti, ma di un racconto personalizzato e interattivo. Video brevi, creator e piattaforme digitali mostrano le mete in tempo reale, rendendo il viaggio parte dell’identità di chi lo vive e lo condivide. Oggi le campagne sono iper-targettizzate: famiglie, coppie, over 60, single o amanti dell’outdoor ricevono messaggi diversi, costruiti su misura. Brand come Club Med vendono l’esclusività del relax totale, Airbnb punta sull’autenticità e le compagnie aeree scelgono emozioni e storytelling. Ryanair, invece, utilizza l’ironia e i meme per conquistare il pubblico.

Neuromarketing e pubblicità vacanze

Secondo Luna Mascitti, esperta di neuromarketing e storytelling, non scegliamo una vacanza con la testa ma con la pancia. Funzionano immagini evocative, la FOMO (fear of missing out), il senso di appartenenza e soprattutto lo storytelling. Quando vediamo una foto che ci emoziona o un video che racconta una storia, abbiamo già deciso prima di confrontare i prezzi. Il messaggio pubblicitario ci conquista con emozioni e identità, più che con l’elenco dei servizi inclusi.

Consigli pratici per scegliere e vendere vacanze

Il neuromarketing applicato al turismo offre indicazioni utili sia a chi cerca una destinazione sia a chi lavora nella promozione:

  • Parti da te: chiediti che emozione desideri vivere in vacanza.
  • Meno è meglio: scegli offerte che parlano al tuo desiderio autentico.
  • Fidati delle immagini: una foto che ti colpisce può dirti molto.
  • Racconta (o scegli) una storia: emozioni e narrazione restano impresse più di una lista di servizi.
  • Offri identità: non solo luoghi, ma esperienze che trasformano.

La pubblicità vacanze oggi non vende pacchetti generici, ma visioni personalizzate, cucite sull’immaginario di chi guarda.

Pubblicità vacanze come specchio della società

Il modo di raccontare i viaggi riflette i cambiamenti sociali e culturali. Non compriamo solo un volo o un hotel: acquistiamo la versione migliore di noi stessi che immaginiamo in quel luogo. Immagini suggestive, parole ispiranti e storie coinvolgenti trasformano la vacanza in un ricordo già prima della partenza.

Luna Mascitti, tra storytelling e formazione

Dopo una lunga esperienza in multinazionali e agenzie pubblicitarie, Luna Mascitti ha fondato Mio Cugino ADV, realtà specializzata in marketing digitale. Oltre a manuali, corsi e coaching, ha formato più di 1.600 alunni e portato la sua esperienza anche in contesti accademici e TEDx.  Il suo approccio dimostra come la pubblicità vacanze e il neuromarketing possano cambiare il modo in cui percepiamo i viaggi: non solo destinazioni, ma storie capaci di lasciare un segno.

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