Trapani Birgi Ryanair Aeroporto voli Sicilia occidentale - western Sicily flight

Ryanair torna a Trapani Birgi: Rosalia D’Alì annuncia nuove prospettive per il turismo in Sicilia occidentale

Il ritorno di Ryanair all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani Birgi segna una svolta strategica per lo sviluppo turistico ed economico della Sicilia occidentale. A esprimere grande soddisfazione è Rosalia D’Alì, presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, che ha commentato con entusiasmo l’annuncio della compagnia irlandese, pronta a riaprire una base operativa a Birgi a partire da gennaio 2026.
Non possiamo che essere molto soddisfatti. È un risultato molto significativo per lo scalo trapanese e per tutto il territorio,” ha dichiarato D’Alì.
Un plauso va al Governo regionale e alla società di gestione Airgest, che insieme hanno lavorato per consentire nuove opportunità di collegamento aereo e quindi di sviluppo economico e turistico per la Sicilia occidentale”.

Una nuova base Ryanair: 23 rotte e 800 posti di lavoro a Trapani Birgi

La nuova base Ryanair a Trapani Birgi prevede due aeromobili B737, 23 rotte totali – di cui 11 nuove verso destinazioni italiane ed europee – e un investimento complessivo di 200 milioni di dollari. L’obiettivo è superare un milione di passeggeri all’anno, con una crescita del traffico del 33% in inverno e del 22% in estate, e la creazione di oltre 800 posti di lavoro locali.

Promozione e destagionalizzazione: il piano del Distretto Turistico

Il Distretto Turistico Sicilia Occidentale continuerà a sostenere il settore con campagne mirate nei territori collegati agli aeroporti di Birgi e Palermo, puntando sulla destagionalizzazione dell’offerta turistica.

Da tempo lavoriamo nella promozione della destinazione turistica West of Sicily con l’obiettivo di renderla appetibile in ogni periodo dell’anno,” ha spiegato D’Alì. “Continueremo il lavoro congiunto per valorizzare ulteriormente la destinazione grazie anche a queste nuove opportunità che da gennaio si apriranno con le nuove rotte nazionali ed europee”.

F35 e turismo: una convivenza possibile

Tra le novità previste per lo scalo trapanese, anche la futura presenza del centro di addestramento per piloti F35, operativo dal 2026. D’Alì ha espresso fiducia nel fatto che questa attività non ostacolerà lo sviluppo turistico, ma possa rappresentare un’opportunità.

Ci auguriamo che la presenza del centro di addestramento degli F35 nello scalo non ostacoli lo sviluppo di questo percorso ma sia un valore aggiunto,” ha concluso.
Il lavoro di promozione della destinazione turistica ha un orizzonte temporale a medio e lungo termine e va svolto con la partecipazione e il sostegno di tutti gli attori coinvolti”.

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