cane e gatto

Quante volte abbiamo sentito questa espressione? Si riferisce a due persone che litigano continuamente, spesso per cose futili, ed è tipico tra colleghi o conviventi che proprio non vanno d’accordo. In realtà, però, i nostri due amici animali non hanno così tanti problemi. Si può dire che qualche problema nasce a causa del fatto che i due animali abbiano modi diversi di comunicare, e non mi riferisco solo al miagolare o all’abbaiare, il loro “linguaggio” che si riesce a decifrare grazie ai diversi “toni” affiancati a specifici “gesti” e posizioni corporee che quasi mai lasciano dubbi, ma che assumono un significato diverso se si tratta del gatto o del cane. Quando ad esempio il nostro cane scodinzola e agita energicamente la coda, vuole far capire che è felice per qualcosa che ha fatto, è felice di vederci, oppure ha tanta voglia di giocare. Se a farlo è un gatto, muovendo la coda a scatti, più lentamente, attenzione! È nervoso e infastidito e probabilmente se stuzzicato ancora sarà ci graffierà. Se il gatto, con la coda ben eretta si sta avvicinando a noi, ci dà un chiaro segnale di “amicizia” o che vuole strapparci qualche coccola. Ma se a fare lo stesso è un cane, ciò che vuol fare intendere è che ci considera “di rango” inferiore, ci segnala (in atteggiamento di sfida) che è lui a dominare. Insomma nulla a che vedere con le intenzioni del gatto. I problemi di comprensione tra i due nascono perciò proprio dai loro antitetici sistemi di comunicazione: un diverso linguaggio del corpo, posizione delle orecchie, della coda, delle zampe. Tutto ciò può precludere una convivenza? Non necessariamente. Sta a noi padroni, come sempre, fare in modo che i nostri animali vivano in un ambiente sereno, mediando e favorendo, in questo caso, una quanto più pacifica convivenza tra coinquilini. E allora, se possediamo già un cane ma vogliamo adottare un gatto, nessun problema: evitiamo di farli incontrare immediatamente e lasciamoli vivere all’inizio in stanze separate. L’uno sentirà l’odore dell’altro e si abituerà gradualmente alla presenza di un estraneo. Dopo qualche giorno, non mostrando noi in primis ansia e nervosismo, facciamoli incontrare. Vedremo sicuramente i due iniziare a considerarsi parte della medesima famiglia. Se invece già possediamo un gatto, sarà bene adottare un cucciolo di cane, poiché essendo il primo molto geloso delle sue cose (casa e padrone) tenderà ad infastidirsi nel vedere mutare la sua routine quotidiana con l’arrivo di un nuovo “inquilino”. A patto che il cucciolo non lo disturbi troppo, il gatto finirà presto per considerarlo parte della casa, disinteressandosi completamente di lui e non lo vedrà più come “intruso”.

A noi padroni dunque l’arduo compito.

 

John Reddy

 

 

 

 

 

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